Famiglia : Serranidae

Testo © Giuseppe Mazza

Dermatolepis dermatolepis è una cernia alta e piatta del Pacifico orientale presente dalla California meridionale al Perù ed isole oceaniche fin verso le Galapagos © www.carlosestape.photoshelter
Nota come Cernia di cuoio o Cernia marmorizzata, Dermatolepis dermatolepis (Boulenger, 1895), tradizionalmente inserito nella famiglia dei Serranidae, appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate e all’ordine dei Perciformes, ma oggi, per evidenziarne le differenze, alcuni studiosi lo collocano nel sottordine dei Serranoidei e nella famiglia degli Epinephelidae, quella delle cernie in senso stretto.
Il genere Dermatolepis, creato da Gill nel 1861, nasce composto dal greco “dermatos”, pelle, e “lepis”, squama, con riferimento alle sue piccole scaglie cicloidi incorporate nella pelle, termine ripreso anche per la specie da Boulenger nel 1895.
A differenza delle piante, la tautonomia, l’uso cioè della stessa parola per il genere e la specie, è infatti ammessa nella tassonomia animale.

Può raggiungere i 91 cm con un peso di 10 kg. Il profilo frontale è obliquo è ripido, e la livrea, a fasce verticali alternate quasi nere e grigie, reca numerose macchie chiare © Billy Bensted-Smith
Zoogeografia
Dermatolepis dermatolepis copre un areale molto vasto lungo le coste del Pacifico orientale dalla California meridionale al Perù, dove il mare ha temperature comprese fra 23,6 e 28 °C, spingendosi poi in isole oceaniche fin verso le Galapagos.
Ecologia-Habitat
Si muove in genere fra 4 e 40 m di profondità ma può scendere anche più in basso, fra formazioni madreporiche o in ambienti rocciosi ricchi d’anfratti.

A volte le fasce scompaiono e il corpo a macchie sembra marmorizzato. Il bordo delle pinne è comunque sempre rigorosamente giallo © www.carlosestape.photoshelter
I giovani crescono riparandosi dai predatori fra i lunghi aculei dei ricci di mare del genere Centrostephanus o Diadema.
Morfofisiologia
Dermatolepis dermatolepis può raggiungere i 91 cm ed il peso massimo pubblicato di 10 kg. Il corpo è alto e fortemente compresso col muso molto più lungo dell’occhio e profilo frontale obliquo e ripido. Il preopercolo mostra una fine seghettatura e le narici posteriori sono 2-3 volte più grandi delle anteriori.
La pinna dorsale reca 11 raggi spinosi e 18-20 molli; l’anale 3 raggi spinosi e 9 inermi; le pettorali 18-20 raggi; le pelviche sono più piccole e la caudale è più o meno troncata.

Per la riproduzione si formano aggregazioni di 30-70 pesci circa che salgono insieme verso la superficie per affidare i loro gameti alle correnti © Billy Bensted-Smith
La livrea degli adulti è nell’insieme marrone grigiastra con fasce verticali alternate quasi nere e grigie che recano numerose macchie bianche o pallide. Le barre possono anche mancare ma il margine delle pinne è sempre giallo.
I giovani sono in un primo tempo a fasce verticali bianche e nere, mimetiche fra gli aculei dei ricci, ma poi crescendo il capo e la fronte si colorano di giallo.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Dermatolepis dermatolepis è un predatore diurno che si nutre prevalentemente di piccoli pesci bentonici.

I giovani sono in un primo tempo a fasce verticali bianche e nere, mimetiche fra gli aculei dei ricci dei generi Centrostephanus o Diadema che li proteggono dai predatori © Billy Bensted-Smith
Per snidarli segue talora la caccia delle murene che li fanno uscire terrorizzati dai nascondigli.
Un’altra astuzia consiste nel mischiarsi ai pesci erbivori, fingendosi al pascolo, per afferrarli a tradimento.
Granchi e gamberetti fanno ugualmente parte del suo regime alimentare ed anche se non è un pesce molto studiato si sa che alcune femmine possono trasformarsi in maschi diventando più grandi di quelli tali dalla nascita.
La riproduzione, per lo più in febbraio o luglio secondo le località, avviene al crepuscolo con aggregazioni di 30-70 pesci circa che salgono verso la superficie affidando i loro gameti alle correnti.

Poi, crescendo, il capo e la fronte dei giovani si tingono di giallo. La loro speranza di vita è di circa 24 anni, ma si sa ben poco sull’andamento delle popolazioni e nonostante il suo vasto areale Dermatolepis dermatolepis appare quindi prudentemente nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo come “DD, Data Deficient”, cioè “Dati Carenti” © www.carlosestape.photoshelter
La resilienza della Cernia di cuoio è bassa con un tempo minimo per il raddoppio delle popolazioni di 4,5-14 anni e la vulnerabilità alla pesca, alta, segna 56 su una scala di 100.
La speranza di vita è di circa 24 anni, ma si sa ben poco sull’andamento delle popolazioni e dal 2018 Dermatolepis dermatolepis figura quindi come “DD, Data Deficient”, cioè “Dati Carenti”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Serranus inermis Valenciennes, 1833; Epinephelus inermis (Valenciennes, 1833); Dermatolepis zanclus Evermann & Kendall, 1898; Dermatolepis marmoratus Osburn & Mowbray, 1915.
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