Famiglia : Serranidae

Testo © Giuseppe Mazza

Plectropomus laevis è una cernia che presenta due livree. Questa è la “fase del calciatore”, con selle nere su uno sfondo biancastro col peduncolo caudale e le pinne gialle © uwkwaj (sopra) e © Karine Marangon
Come molte cernie, la Cernia corallina dalla sella nera, Plectropomus laevis (Lacepède, 1801), ha una livrea molto mutevole per effetto dei cromatofori e per il fatto che è una specie ermafrodita protogina con femmine che crescendo si trasformano in maschi.
Tradizionalmente inserito nella famiglia dei Serranidae, appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate e all’ordine dei Perciformes, ma oggi, per sottolinearne le differenze, alcuni studiosi lo collocano nel sottordine dei Serranoidei e nella famiglia degli Epinephelidae, quella delle cernie in senso stretto.
Il genere Plectropomus, creato da Oken nel 1817, nasce composto dal greco “plettro”, sperone, e “pomo”, coperchio, con riferimento al bordo ventrale del preopercolo che reca 3 grandi spine dirette verso il basso, per lo più invisibili perché coperte dalla pelle. Il termine specifico laevis, liscio, levigato in latino, è invece un probabile riferimento all’area senza squame fra gli occhi e certe zone opercolari.

L’altra grigia rossastra, con la testa scura e piccole macchie blu con bordo scuro, mentre le selle sono per lo più sbiadite o assenti © uwkwa (sopra) e © Claire Goiran
Zoogeografia
Plectropomus laevis copre un areale molto vasto nell’Indo-Pacifico tropicale dove l’acqua ha temperature comprese fra 25,5 e 28,9 °C. Lo troviamo dal Kenya alla baia di Delagoa, in Mozambico, ma è assente dal Mar Rosso e il Golfo Persico. Poi, verso Levante, dopo l’Australia, raggiunge la Polinesia Francese con Tuamoto e Pitcairn e a Nord le coste del Giappone.
Ecologia-Habitat
Plectropomus laevis si muove fra 4 e 100 m di profondità preferendo il lato esterno delle barriere coralline con temperature comprese fra 25,5 e 28,9 °C. I giovani crescono in acque basse mescolati alle aggregazioni di Canthigaster valentini, noto come Pesce cofano stellato, che imitano, oltre che nel colore, tenendo la pinna caudale ripiegata. È un pesciolino lungo appena 10 cm ma con la pelle intrisa, come i pesci palla, di un muco velenosissimo, la tetrodotossina, che nonostante le abili precauzioni dei cuochi giapponesi, ha ucciso qualche buongustaio di fugo, il loro piatto tradizionale.

Vive nell’Indo-Pacifico tropicale dove può raggiungere i 125 cm, con un peso massimo di 24,2 kg, e per effetto dei cromatofori esistono altre fugaci varianti cromatiche © John Thorogood
Un classico esempio del così detto mimetismo batesiano, quello usato da animali inoffensivi che per non essere attaccati imitano nell’aspetto specie pericolose o sgradite ai predatori.
Morfofisiologia
La Cernia corallina dalla sella nera, nota anche come Merluzzo calciatore o Trota dai puntini blu, può raggiungere i 125 cm, con un peso massimo pubblicato di 24,2 kg, ma la lunghezza corrente si aggira sui 84 cm. Presenta due livree: una, nota come “fase del calciatore”, con selle nere su uno sfondo biancastro con peduncolo caudale e pinne gialle; e l’altra grigia rossastra, con la testa scura e piccole macchie blu con bordo scuro, mentre le selle sono per lo più sbiadite o assenti.
La crescita di Plectropomus laevis è relativamente rapida. Le femmine maturano verso i 40 cm di lunghezza, a 2,2-3 anni circa, trasformandosi in maschi solo verso 8-9 anni d’età.

Plectropomus laevis preda soprattutto pesci ma si nutre talvolta anche di crostacei. La sua carne è ottima ma in certe località è purtroppo a forte rischio di ciguatera, una intossicazione alimentare molto grave, causata dall’ingestione di pesci contaminati da una tossina di origine non batterica nota come ciguatossina © Jean-Paul Cassez
La pinna dorsale ha 7-8 raggi spinosi, più corti dei 10-12 raggi molli; l’anale presenta 3 spine e 8 raggi inermi. La parte spinosa della pinna dorsale ha una base più corta di quella a raggi molli; le pettorali recano 16-18 raggi e la caudale è più o meno troncata.
Le narici anteriori e posteriori sono inserite in un solco poco profondo che parte dall’occhio. L’ampia bocca reca 2 grandi canini sulla mascella superiore e da 1 a 4 per ciascun lato dell’inferiore.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Plectropomus laevis è un vorace piscivoro che si nutre occasionalmente di crostacei. La sua carne è ottima ma a forte rischio ciguatera, una grave intossicazione alimentare causata dall’ingestione di pesci contaminati da una tossina di origine non batterica nota come ciguatossina.

Questa è la livrea nuziale dei maschi. Come per altre cernie, possono aver luogo luogo delle migrazioni ma si tratta in genere d’aggregazioni modeste © Claire Goiran
Questa s’accumula anno dopo anno nei loro tessuti, tanto più che la Cernia corallina dalla sella nera preda spesso altre cernie che l’hanno a loro volta accumulata.
Per la riproduzione si formano delle aggregazioni, talora modeste di una trentina d’individui, ma anche più del doppio nella parte settentrionale della Grande Barriera Corallina, con migrazioni comunque modeste rispetto a quelle spettacolari, con analogo copione, di Cephalopholis argus. Anche qui i cambiamenti repentini di livrea lanciano segnali importanti nel corteggiamento, con maschi che si fanno neri con la parte centrale del corpo candida, in netto contrasto, come accade per le labbra e alcune zone frontali.
Le uova planctoniche si disperdono galleggiando appena sotto la superficie e le larve sono pelagiche con una speranza di vita di circa 20 anni.

I giovani crescono mescolati alle aggregazioni di Canthigaster valentini, pesciolini di 10 cm che imitano nei colori e portando la pinna caudale ripiegata. Sono protetti, come i pesci palla, da un muco velenosissimo, la tetrodotossina e vengono così rispettati dai predoni che li credono mortali. Un classico esempio di mimetismo batesiano © uwkwaj
La resilienza della specie è mediocre con un tempo minimo per il raddoppio delle popolazioni di 1,4 e 4,4 anni e la vulnerabilità alla pesca, alta, segna 61 su una scala di 100.
Si sa poco sull’andamento delle popolazioni, ma considerando anche il vasto areale dal 2016 Plectropomus laevis appare come “LC, Least Concern”, cioè “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Labrus laevis Lacepède, 1801; Bodianus melanoleucus Lacepède, 1802; Paracanthistius melanoleucus (Lacepède, 1802); Plectropoma melanoleucum (Lacepède, 1802); Plectropomus maculatum melanoleucum (Lacepède, 1802); Plectropomus melanoleucus (Lacepède, 1802); Bodianus cyclostomus Lacepède, 1802.
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