Gymnothorax griseus

Famiglia : Muraenidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

La Murena grigia (Gymnothorax griseus Lacépède, 1803) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine degli Anguilliformes ed alla inconfondibile famiglia dei Muraenidae.

Il nome del genere Gymnothorax viene dal greco “gymnos” = nudo e dal latino “thorax” = torace, con riferimento al fatto che a differenza delle anguille il torace è senza pinne pettorali e quindi nudo.

Il nome della specie griseus = grigio in latino, fa riferimento al colore.

Zoogeografia

Vive nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano Occidentale. A titolo orientativo la troviamo dal Sud Africa ed il Madagascar fino al Mar Rosso ed il Mare Arabico, alle isole Riunione, Maurizio, Seychelles e Chagos.

Ecologia-Habitat

Vive in acque poco profonde fino ad un massimo di 40 m.

Il Gymnothorax griseus è una murena ermafrodita simultanea presente nell’Oceano Indiano e il Mar Rosso © Giuseppe Mazza

Il Gymnothorax griseus è una murena ermafrodita simultanea presente nell’Oceano Indiano e il Mar Rosso © Giuseppe Mazza

Morfofisiologia

Inoffensiva per l’uomo, non supera i 65 cm. Le pinne dorsali, caudali ed anali, sono fuse fra loro per formare una vistosa cresta cutanea sul dorso, che continua poi più bassa lungo la coda fino all’ano. Come d’uso fra le murene, mancano le pinne pettorali e la ventrale. Il corpo, serpentiforme, è privo di squame e coperto da un muco scivoloso che lo protegge dagli ectoparassiti e gli permette d’infilarsi nei pertugi delle rocce e sotto le madrepore. Le aperture branchiali sono ridotte a due semplici fori sul collo.

La vista è modesta, compensata da un perfetto olfatto grazie a due narici anteriori e due posteriori. Le prime, come sempre all’estremità del muso, sono a forma di tubicino e puntano in basso; le seconde, appena visibili a livello degli occhi, guardano invece verso l’alto. Un modo per scovare le prede anche al crepuscolo, quando questa specie esce a caccia. La bocca, grande rispetto al capo, mostra due file di denti conici sulla mascella superiore ed una sola fila su quella inferiore. Anche il palato è armato, con due denti più lunghi per trattenere le prede.

Il colore di fondo, grigio lilla pallido, mostra talora leggeri disegni marmorizzati con sfumature marroni. Sul capo si notano dei caratteristici puntini neri allineati secondo un preciso schema che le ha valso il nome francese di “Murène tatouée” cioè di murena tatuata.

La vista è modesta, compensata da un perfetto olfatto grazie a due narici anteriori e due posteriori. Non supera i 65 cm ed è poco a rischio rispetto ad altre murene © Giuseppe Mazza

La vista è modesta, compensata da un perfetto olfatto grazie a due narici anteriori e due posteriori. Non supera i 65 cm ed è poco a rischio rispetto ad altre murene © Giuseppe Mazza

Etologia-Biologia Riproduttiva

La murena grigia si nutre di piccoli pesci e crostacei che ingoia interi, come i serpenti, visto che non possiede una dendatura idonea alla masticazione.

È una specie ermafrodita simultanea, ogni individuo può cioè comportarsi, secondo i casi, da maschio o da femmina.
Le uova sono pelagiche e le larve, dette leptocefali, trasparenti, a forma di foglia di salice, col capo piccolissimo. Un carattere di primitività nell’evoluzione dei pesci caratteristico degli Anguilliformes. I giovani vivono spesso insieme nella stessa tana.

Meno a rischio di altre murene ha un livello di vulnerabilità di 41 su una scala di 100, con popolazioni che in caso di bisogno possono raddoppiare in 1,4-4,4 anni.

Sinonimi

Muraenophis grisea Lacépède, 1803; Siderea grisea Lacépède, 1803; Siderea schonlandi Smith, 1949.

 

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