Euryops chrysanthemoides

Famiglia : Asteraceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria del Sudafrica (Provincia del Capo Orientale e KwaZulu-Natal) dove cresce lungo le coste, le rive dei fiumi e ai margini delle foreste fino a 1500 m di altitudine.

Il nome generico è la combinazione dei termini greci “eurys” = ampio e “ops” = aspetto, con riferimento all’abbondante fioritura, secondo alcuni, alla grandezza del singolo fiore, secondo altri; il nome specifico deriva dalla combinazione di “chrysanthemum” = crisantemo e dal suffisso greco “-oeidḗs”, da êidos” = forma, aspetto, quindi simile al crisantemo.

Nomi comuni: geelmadeliefiebos, geel- margriet, harpuisbos (afrikaans); african bush-daisy, California bush daisy, daisy-bush, Paris daisy, sunsplash daisy (inglese).

L’ Euryops chrysanthemoides (DC.) B.Nord. (1968) è un arbusto molto rami- ficato di forma arrotondata, alto 0,5-1,5 m, con foglie alterne raggruppate all’es- tremità dei rami, da ellittiche a obovate, pennatosette, di colore verde scuro lucido, lunghe 3-8 cm e larghe 1-2 cm. Le infiorescenze, su un peduncolo striato lungo 10-15 cm, solitarie o a capolino composto, formate cioè da un asse principale con numerose ramificazioni culminanti con un capolino, sono la tipica infiorescenza delle Asteraceae.

Il capolino è costituito da una moltitudine di fiori sessili inseriti a spirale su una base tondeggiante e convessa, il ricettacolo, circondata da un involucro campanulato formato da 14-15 brattee ovate, glabre o ciliate ai margini, lunghe 0,5 cm, unite e alla base per circa un terzo della loro lunghezza. I fiori dell’anello esterno, detti fiori del raggio hanno la corolla oblanceolata, di 1,5-2 cm di lunghezza, costituita da cinque petali fusi insieme di colore giallo brillante. I fiori del raggio sono femminili, ma hanno soprattutto la funzione di attrarre l’attenzione dell’impollinatore, come i petali di un singolo fiore. All’interno dell’anello si trovano i fiori bisessuali, detti fiori del disco, con corolla tubulosa a cinque lobi di colore giallo.

L’Euryops chrysanthemoides ha una lunga fioritura ed una notevole resistenza alla siccità e al caldo © Giuseppe Mazza

L’Euryops chrysanthemoides ha una lunga fioritura ed una notevole resistenza alla siccità e al caldo © Giuseppe Mazza

I frutti, contenenti un solo seme e chiamati acheni (o più correttamente cipsele) nelle Asteraceae, sono fusiformi, rigati, di colore nerastro, lunghi circa 2 mm. Si riproduce facilmente per seme o per talea in primavera, posta a radicare in terriccio costituito per il 50% da sabbia o agriperlite; si autodissemina facilmente e pertanto, dove il clima lo consente, è potenzialmente infestante.

Specie molto apprezzata, in particolare nelle zone a clima tropicale e subtropicale, per le foglie ornamentali finemente suddivise, che ricordano quelle delle felci, e la copiosa e pressoché ininterrotta fioritura durante l’arco dell’anno.

Necessita per svilupparsi al meglio di pieno sole e pur non essendo particolarmente esigente in fatto di suolo, purché drenante, crescendo anche in quelli poveri, per una rigogliosa vegetazione sono utili terreni ricchi e regolari concimazioni.

Sopporta le elevate temperature e brevi periodi di siccità, e per questo può anche essere utilizzata in giardini desertici, ma si avvantaggia di regolari innaffiature nei periodi più caldi. È abbastanza resistente alle basse temperature, fino a circa -7 °C per breve periodo, al di sotto di questa temperatura perde la parte aerea, ma fino a circa -10 °C ricresce dalla base in primavera; nei climi più rigidi può essere coltivata come annuale, data la velocità di crescita. Poiché il fogliame col tempo tende a spogliarsi verso il basso, per rinfoltirlo e renderlo più compatto sono utili periodiche potature dopo la fioritura, mentre per un completo rinnovo si può potare drasticamente alla base a fine inverno.

Si utilizza per bordure, siepi contro una parete, copri suolo o esemplare isolato; per la sua buona resistenza alla salsedine è adatta anche a giardini in riva al mare. È anche una apprezzata pianta da vaso e da fiore reciso, contrariamente ad altre Asteraceae i fiori non si chiudono di notte o all’ombra, quindi possono essere utilizzati in composizioni floreali.

Sinonimi: Gamolepis chrysanthemoides DC. (1838).

 

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