Acacia dealbata

Famiglia : Fabaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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L'Acacia dealbata è una pianta di grande valore ornamentale © Giuseppe Mazza

L’ Acacia dealbata Link (1822) è originaria dell’Australia (Nuovo Galles del sud, Tasmania, Territorio della capitale e Victoria) dove vive sia nelle foreste xerofile che umide, tra 300 e 1000 m di altitudine.

Il nome generico latino Acacia deriva dal greco akakia, nome utilizzato da Teofrasto e Dioscoride per indicare un albero spinoso egiziano, probabilmente derivato da “aké” = spina, punta; il nome specifico latino “dealbata” = imbiancata, fa riferimento al colore grigiastro dei giovani rami e delle foglie.

Nomi comuni: “mimosa” (italiano); “acacia bernier”, “mimosa”, “silver wattle” (inglese); “mimosa d’hiver”, “mimosa argenté”, “mimosa de bormes”, “mimosa des fleuristes” (francese); “ Silberakazien”, “Mimosengewächs”, “Mimose” (tedesco); “mimosa fina”, “mimosa”, “mimosa común”, “mimosa plateada”, “aromo francés” (spagnolo).

Èun arbusto o albero sempreverde, inerme, di crescita veloce, che può raggiungere in natura, nelle foreste umide o lungo i corsi d’acqua, i 25-30 m di altezza, ma in coltivazione non supera i 7-9 m anche per le frequenti potature necessarie per mantenere la chioma, per natura piuttosto disordinata, compatta.
La corteccia, inizialmente liscia e di colore dal grigio al nerastro, tende a fessurarsi con l’età. Le foglie, lunghe fino a circa 15 cm, sono bipennate con pinnule lunghe 5-6 cm di colore dal grigio verde al grigio bluastro.

I fiori ermafroditi, molto profumati, compaiono tra gennaio e marzo e sono costituiti da capolini globosi, 5-6 mm di diametro, dall’aspetto piumoso per i numerosi stami gialli, riuniti in racemi ascellari o terminali lunghi una decina di centimetri. Il frutto è un baccello lungo 5-9 cm, largo circa 1 cm, piuttosto piatto, contenente semi nerastri reniformi lunghi circa 5-6 mm.

Si riproduce per seme o talea semi-legnosa in estate; i semi, per una sollecita germinazione, vanno preventivamente scarificati o immersi in acqua inizialmente calda e lasciati per due giorni oppure in acqua bollente per 1 minuto.

Dettaglio di un ramo di mimosa (Acacia dealbata) © Giuseppe Mazza

Dettaglio di un ramo di mimosa (Acacia dealbata ) © Giuseppe Mazza

In natura la dormienza, che può durare alcune decine di anni, è generalmente interrotta dagli incendi.

Specie di grande valore ornamentale per l’elegante fogliame a la splendida fioritura, va coltivata in pieno sole ed al riparo dai venti in terreni drenanti acidi o neutri; in terreni alcalini deve essere innestata su altre acacie resistenti al calcare (in genere su A. retinoides); presenta inoltre una discreta resistenza alle basse temperature, fino a circa -8 °C per breve periodo ed in esemplari adulti.

La pianta necessita di periodiche potature, per mantenere la chioma compatta, e vanno tenuti sotto controllo i polloni radicali che produce numerosi anche a notevole distanza dalla base.

La specie può avere usi diversi da quello ornamentale e della produzione delle infiorescenze, in particolare per la Giornata Internazionale della Donna, i fiori infatti sono eduli ed a volte utilizzati in frittelle, come pure l’essudato gommoso del tronco che può essere usato come sostituto della gomma arabica (che si ricava solitamente da altre specie dello stesso genere, in particolare Acacia senegal ed Acacia seyal).

I fiori sono usati anche nell’industria dei profumi e dei colori; la corteccia inoltre è ricca in tannini.

Il legno infine, molto apprezzato per la facilità di lavorazione e l’estetica del prodotto finito, è utilizzato nell’industria del mobile.

Sinonimi: Acacia decurrens Willd. var. dealbata (Link) F. Muell. (1862); Acacia decurrens var. dealbata (Link) F. Muell. ex Maiden 1906; Acacia decurrens var. dealbata (Link) Maiden 1907; Racosperma dealbatum (Link) Pedley (1987).

 

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