Barringtonia edulis

Famiglia : Lecythidaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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La Barringtonia edulis è un sempreverde delle isole Fiji e Vanuatu. Poco ramificato raggiunge i 6-18 m d'altezza. A destra un’infiorescenza in boccio © Giuseppe Mazza

La specie è originaria delle isole Fiji e Vanuatu dove cresce lungo le coste nelle foreste tropicali umide fino a circa 400 m di altitudine.

Il genere è dedicato all’avvocato e naturalista inglese Daines Barrington (1727-1800); il nome specifico è il termine latino “edulis” = edule, commestibile, con riferimento ai semi.

Nomi comuni: box-fruit tree, cut nut, heart tree, pan nut, pao nut, yum yum tree (inglese); navele (bislama); vutu, vutu valu, vutu kana (fijiano); nuez de Fiji (spagnolo).

La Barringtonia edulis Seem. (1866) è un albero sempreverde poco ramificato, alto 6-18 m, con tronco eretto di 30-40 cm di diametro e corteccia liscia di colore grigio-bruno. Le foglie, raggruppate all’estremità dei rami su un picciolo lungo 0,5-1,5 cm, sono semplici, intere con margini leggermente ondulati, di forma oblungo-ellittica con apice appuntito, lunghe 16-45 cm e larghe 5-18 cm, coriacee, di colore verde intenso lucido superiormente, di colore più chiaro inferiormente, e nervature prominenti.

Ai fiori ermafroditi, disposti a spirale sul rachide, seguono bacche oblunghe con calice persistente © Mazza © Giuseppe Mazza

Ai fiori ermafroditi, disposti a spirale sul rachide, seguono bacche oblunghe con calice persistente © Mazza © Giuseppe Mazza

Infiorescenze terminali racemose pendule ricoperte da un tomento cinereo, lunghe 50-80 cm, portanti numerosi fiori ermafroditi, ravvicinati e disposti a spirale sul rachide, con calice globoso, inizialmente intero che si divide in 2-4 lobi tondeggianti di colore cremisi, 4 petali oblunghi di colore bianco, una moltitudine di stami gialli o bianco crema disposti in verticilli di 4-8, lunghi fino a circa 8 cm, e stilo più lungo degli stami.

Il frutto è una bacca indeiscente (che non si apre spontaneamente a maturità) oblunga con calice persistente, generalmente a sezione leggermente tetra o pentagonale, tomentosa, di 5-10 cm di lunghezza e 3,5 cm di diametro, di colore da grigioverde a rosso o porpora, con mesocarpo fibroso ed endocarpo legnoso che racchiude un seme bianco oblungo di 2-3 cm di lunghezza e 1 cm di diametro.

Si riproduce per seme in terriccio organico, con aggiunta di sabbia o perlite per un 30% per migliorare il drenaggio, mantenuto umido alla temperatura di 22-24 °C.

I frutti maturi sono tomentosi, grigioverde, rosso o porpora, a sezione leggermente tetra o pentagonale. Raggiungono i 10 cm di lunghezza e 3,5 cm di diametro. I semi, di gradevole sapore, vengono consumati crudi, bolliti o arrosto. Corteccia e foglie sono localmente usate nella medicina tradizionale per varie patologie © Giuseppe Mazza

I frutti maturi sono tomentosi, grigioverde, rosso o porpora, a sezione leggermente tetra o pentagonale. Raggiungono i 10 cm di lunghezza e 3,5 cm di diametro. I semi, di gradevole sapore, vengono consumati crudi, bolliti o arrosto. Corteccia e foglie sono localmente usate nella medicina tradizionale per varie patologie © Giuseppe Mazza

Specie particolarmente ornamentale per le grandi e lucide foglie e le lunghe e vistose infiorescenze, coltivabile esclusivamente nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido in pieno sole o leggera ombreggiatura, in particolare allo stato giovanile, su suoli ricchi di sostanza organica mantenuti umidi; nei luoghi di origine spesso la si trova piantata nei villaggi attorno alle abitazioni e lungo le strade e i sentieri.

I semi, la parte edule del frutto, di gradevole sapore, sono consumati crudi, bolliti o arrostiti; corteccia e foglie sono utilizzate nella medicina tradizionale per varie patologie.

Il legno è leggero, densità circa 480 kg/m3, e viene impiegato nelle costruzioni, per rivestimenti, pagaie, utensili e oggetti di uso comune e inoltre localmente come combustibile.

Sinonimi: Butonica edulis (Seem.) Miers (1875); Huttum edule (Seem.) Britten (1901).

 

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