Brownea grandiceps

Famiglia : Fabaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria della Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela (Aragua, Carabobo, Distretto Federale e Yaracuy), dove cresce nelle foreste della regione amazzonica a bassa e media altitudine.

Il genere è dedicato al botanico irlandese Patrick Browne (1720-1790); il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo latino “grandis” = grande e del suffisso “ceps”, forma derivata dal latino “caput” = testa, con riferimento alla infiorescenza globosa.

multi

Nativa della Colombia, Ecuador, Perù e Venezuela, la Brownea grandiceps è un sempreverde a lenta crescita che raggiunge i 10 m d’altezza © Giuseppe Mazza

Nomi comuni: rose of the jungle, rose of Venezuela, scarlet flame bean (inglese); rose de Colombie, rose du Venezuela (francese); bráunia, rosa-da-mata, rosa-oa-montanha, rosa da Venezuela, sol-da-Bolívia (portoghese); rosa de montaña, rosa de monte, palo de cruz (spagnolo); rose von Venezuela (tedesco).

La Brownea grandiceps Jacq. (1789) è un albero di medie dimensioni a crescita lenta, alto fino a circa 10 m, sempreverde, con rami rigidi discendenti. Le foglie sono paripennate, alterne, lunghe 10-45 cm, pendenti, con 4-16 paia di pinnule lanceolate o oblunghe con apice appuntito, di colore verde chiaro, lunghe 6-15 cm e larghe 2-3 cm; le foglie giovani sono raggruppate, pendenti, di colore brunastro marmorizzato di rosa porpora e bianco verdastro.

È considerato uno degli alberi più ornamentali per le grandi infiorescenze di 20-25 cm © G. Mazza

È considerato uno degli alberi più ornamentali per le grandi infiorescenze di 20-25 cm © G. Mazza

Le infiorescenze, pendenti all’estremità dei rami, sono globose, a pannocchia o a capolino di 20-25 cm di diametro, con numerosi fiori di 5-8 cm di lunghezza, strettamente a contatto l’uno con l’altro; i singoli fiori hanno 5 petali obovati di circa 4 cm di lunghezza e 2 cm di larghezza di colore rosa intenso o rosso che si aprono in successione a partire dall’anello più esterno.

I frutti sono baccelli piatti lunghi 25 cm di colore bruno e ricoperti da fine peluria contenenti 1-4 semi ovali larghi circa 4 cm e spessi 1,2 cm di colore grigio.

Si riproduce per seme e per margotta; il seme deve essere messo a dimora entro breve tempo, 1-3 settimane, dalla raccolta, avendo una breve durata di germinabilità, in substrato ricco di sostanza organica con aggiunta di sabbia intorno al 30% ad una temperatura di 22-24 °C, la germinazione avviene generalmente entro 1-2 mesi.

È considerato uno degli alberi più ornamentali per le grandi infiorescenze, ma anche per il caratteristico portamento e colore della nuova vegetazione, coltivabile nelle zone a clima tropicale e marginalmente subtropicale, dove può resistere ad eccezionali, e per brevissimo periodo, temperature prossime a 0 °C. Le piante adulte crescono bene in pieno sole, per le piante giovani è preferibile una leggera ombreggiatura. Il substrato deve essere permeabile, ricco di humus e mantenuto costantemente umido durante il periodo vegetativo, lasciando asciugare lo strato superficiale del terreno nella stasi vegetativa.

Dove non è possibile la coltivazione all’aperto può essere coltivato, in capienti contenitori, in grandi serre luminose, utilizzando un terriccio ricco di humus con aggiunta di sabbia per un 30 %, a temperature superiori a 12 °C in inverno; le innaffiature devono essere abbondanti e regolari in estate, moderate in inverno. Parti della pianta sono variamente utilizzate nella medicina tradizionale, in particolare la corteccia contiene un potente emostatico.

Sinonimi: Hermesias grandiceps (Jacq.) Kuntze (1891); Brownea amplibracteata Pittier (1945); Brownea araguensis Pittier (1945).

 

→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle FABACEAE cliccare qui.