Bulbophyllum lobbii

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Epifita del Sud-Est asiatico, il Bulbophyllum lobbii ha infiorescenze portate da solidi peduncoli di 10-15 cm © Giuseppe Mazza

La specie è originaria dell’Assam, Bangladesh, Borneo, Cambogia, Filippine, Giava, Himalaya orientale, Malaysia, Myanmar, Piccole Isole della Sonda, Sumatra e Thailandia dove vive sugli alberi delle foreste umide tra 200 e 1800 m di altitudine.

Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “βολβός” (bolbos) = bulbo e “φύλλον” (phyllon) = foglia, con riferimento alle foglie che crescono all’apice degli pseudobulbi; la specie è dedicata al raccoglitore inglese Thomas Lobb (1817-1894).

Nomi comuni: Lobb’s bulbophyllum (inglese); lin fa (thailandese).

Il Bulbophyllum lobbii Lindl. (1847) è una specie epifita piuttosto variabile, per dimensione e colore dei fiori, con rizoma strisciante, di 0,4-0,6 cm di diametro, radicante ai nodi distanti tra loro circa 1 cm.

Pseudobulbi, distanziati di 3-6 cm, ovoidi, di 3-5 cm di lunghezza e 2-3 cm di diametro, provvisti all’apice di un’unica foglia obovato-oblunga con apice ottuso, lunga 12-26 cm e larga 4-7 cm, di colore verde chiaro, coriacea.

Infiorescenza, su un peduncolo eretto lungo 10-15 cm, sia dal nodo alla base dello pseudobulbo che dai nodi lungo il rizoma, portante un unico fiore, di 6-9 cm di diametro, ceroso, gradevolmente profumato, con sepali e petali di colore variabile, da giallo pallido a giallo rossastro con venature longitudinali bruno porpora chiaro e punteggiature dello stesso colore più fitte verso l’apice.

Sepalo dorsale eretto, oblungo-lanceolato con apice acuminato, lungo 4-5 cm e largo 1-1,2 cm, sepali laterali ovato-lanceolati con apice acuto ricurvo, falcati, retroflessi, petali lanceolati con apice acuminato, lunghi 3-7 cm, più o meno retroflessi, labello mobile ovato con apice acuto ricurvo, lungo 0,8-1 cm e largo 0,5-0,7 cm.

Si riproduce per seme, in vitro, e per divisione, con ciascuna sezione provvista almeno di 3-4 pseudobulbi.
Fra le più note e coltivate del genere per la bellezza dei suoi fiori di lunga durata, circa due settimane, prodotti in abbondanza, e la facilità di coltivazione.

Il fiore, ceroso, gradevolmente profumato, dura 2 settimane e raggiunge i 9 cm di diametro. Coltura facile © Giuseppe Mazza

Il fiore, ceroso, gradevolmente profumato, dura 2 settimane e raggiunge i 9 cm di diametro. Coltura facile © Giuseppe Mazza

Richiede una posizione semiombreggiata, temperature intermedie, con valori diurni di 22-30 °C e notturni di 14-18 °C, costante elevata umidità, 70-85 %, e aria in continuo movimento.

Innaffiature e nebulizzazioni regolari durante il periodo di crescita, ma senza ristagni, in particolare durante la prima fase di sviluppo dei nuovi pseudobulbi, facilmente soggetti a marciume, più distanziate durante la stasi vegetativa, ma senza mai fare asciugare completamente, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa a temperatura ambiente.

Concimazioni mensili con un prodotto bilanciato idrosolubile, con microelementi, a 1/5 della dose riportata sulla confezione, opportunamente alternate alle innaffiature, essendo le radici particolarmente sensibili all’accumulo di sali.

Può essere coltivata sia in vasi o canestri, con composto costituito da frammenti di corteccia (bark) di media pezzatura e sfagno, o montata su tronchi, pezzi di corteccia o zattere di radici di felci arborescenti con sfagno alla base.

Non gradisce essere disturbata, pertanto rinvasi e divisioni vanno effettuati quando strettamente necessario alla ripresa vegetativa.

La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).

Sinonimi: Sestochilos uniflorum Breda (1828); Sarcopodium lobbii (Lindl.) Lindl. & Paxton (1851); Bulbophyllum henshallii Lindl. (1852); Sarcobodium lobbii (Lindl.) Beer (1854); Bulbophyllum siamense Rchb.f. (1867); Phyllorchis lobbii (Lindl.) Kuntze (1891); Phyllorkis lobbii (Lindl.) Kuntze (1891); Bulbophyllum claptonense Rolfe (1905); Bulbophyllum polystictum Ridl. (1909); Bulbophyllum sumatranum Garay, Hamer & Siegerist (1996).

 

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