Calanthe triplicata

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Calanthe triplicata nel suo ambiente naturale.

Calanthe triplicata è una specie ad ampia diffusione, nativa delle foreste pluviali dell’Oceania, dell’Asia e delle isole dell’Africa orientale © Lauren Gutierrez

Calanthe triplicata (Willemet) Ames (1907) appartiene alla famiglia Orchidaceae, sottofamiglia Epidendroideae, tribù Collabieae.

È una specie ad ampia diffusione originaria dell’Oceania, dell’Asia e delle isole dell’Africa orientale.

È stata rinvenuta a Mauritius, Madagascar, Seychelles, Assam, Himalaya orientale, India meridionale, Sri Lanka, Myanmar, Tailandia, Malesia, Laos, Cambogia, Cina meridionale, Vietnam, Borneo, Giava, Piccole Isole della Sonda, Molucche, Filippine, Sulawesi, Sumatra, Isole Bismarck, Nuova Guinea, Isole Salomone, Australia, Fiji, Nuova Caledonia, Samoa, Vanuatu, Wallis e Futuna, Marchesi, Isole Santa Cruz, Isole Caroline, Isole Marianne, Taiwan, Isole Ryukyu. In Australia si trova tra l’Iron Range nel Queensland e l’Illawarra nel New South Wales, e sull’isola di Norfolk e di Lord Howe.

Cresce sul suolo delle foreste pluviali di latifoglie, in prossimità di torrenti, nei crepacci di rocce calcaree, sui terreni umidi e ombreggiati ricchi di humus, ad altitudini comprese tra 500 (700) a 1500 (2400) metri sul livello del mare.

Le radici di Calanthe triplicata non penetrano in profondità nel terreno ma rimangono fra le foglie in decomposizione e su altri detriti forestali presenti anche su rocce e tronchi in decomposizione.

Infiorescenza di Calanthe triplicata

La ricca infiorescenza, su un racemo lungo fino a 20 cm, reca 18-40 fiori bianchi, larghi circa 5 cm © Giuseppe Mazza

Questa specie fu formalmente descritta per la prima volta nel 1796 dal botanico francese Pierre Rémi Willemet (1735-1807) che pubblicò la descrizione in Neue Annalen der Botanik, Paul Usteri 18: 52 assegnandole il nome di Orchis triplicata.

Il nome fu cambiato in Calanthe veritifolia nel 1823 dal botanico scozzese Robert Brown (1773-1858), grande viaggiatore che raccolse in Australia oltre 3400 specie, di cui circa 2000 nuove per la Scienza.

Nel 1907, il botanico statunitense Oakes Ames (1874-1950) che ha identificato e studiato le orchidee della Florida, dei Caraibi, delle Filippine e dell’America centrale e meridionale, dopo attento esame dei campioni d’erbario della ricca collezione presente nel Philippine Bureau of Science, si rese conto che il nome, assegnatole da Brown, si basava sulla buona specie Calanthe furcata descritta da Lindley.

Tuttavia quest’ultima era stata descritta prendendo per carattere valido la diversità dei lobi laterali del labello e dello sperone a punta forcata che, invece, non sono un carattere valido, perché variabili in numerosi campioni.

In conformità a ciò il nome dato da Brown lo ritenne non valido. Ames ripristinò, pertanto, l’epiteto specifico di Willemet e oggi il nome accettato per questa specie è Calanthe triplicata (Willemet) Ames.

Il nome del genere Calanthe deriva dal greco “καλός” (kalos) che significa ‘bello’ e “ἄνθος” (anthos) ‘fiore’, con riferimento all’attrattiva dei suoi fiori.

L’epiteto specifico deriva dal prefisso latino tris con il significato di ‘tre volte’  e plicatus che significa ‘piegato’, per i tre lobi del labello. È chiamata comunemente Giglio di Natale, Orchidea di Natale, Calanthe piegato tre volte, San Zhe Xia Ji Lan in Cina.

Calanthe triplicata è una pianta perenne alta 40-100 cm con piccoli pseudobulbi, in gran parte nascosti dalle foglie, ovoidei-cilindrici, lunghi 40-80 mm e larghi 20-40 mm, a coste prominenti, avvolti da 2 o 3 guaine.

Dagli pseudobulbi si formano le foglie in numero di 2 o più (6-10), sempreverdi, completamente sviluppate durante la fioritura, con lamina lunga 20-60 cm e larga 5-17 cm, ellittica o ellittica-lanceolata, acuta, poco pelosa nella pagina superiore e pubescente in quella inferiore. Hanno nervature quasi parallele in numero di 6 o più (9). Il picciolo è lungo 6,5 (10)-18 (25) cm. Le infiorescenze si formano in corrispondenza delle ascelle fogliari. Sono racemi lunghi 4-20 cm, eretti e pubescenti con numerosi fiori, da 18 a 40, con brattee persistenti, in parte ricurvi.

I fiori sono bianchi, circa 5 cm di diametro. L’ovario con il pedicello è lungo 29-60 mm, pubescente. I sepali sono ellittici, 10–18 x 3–9 mm, pubescenti. I laterali talora sono leggermente più lunghi del sepalo mediano. I petali, da oblunghi a oblanceolati, misurano 8,5-15 x 3,5-7,7 mm. Il labello è trilobato, 14-23 x 7-24 mm, con la base unita alla colonna e simile a una Croce di Lorena. I tre lobi sono lunghi 4-15 mm e larghi 2-6 mm; il lobo centrale è ulteriormente diviso in due. Alla base del labello, superiormente, si trova un’escrescenza (callo) di colore giallo, arancione o rosso.

Fiore di Calanthe triplicata

Particolare del fiore, con la base unita alla colonna, simile a una Croce di Lorena. Sopra alla base del labello, vi è un’escrescenza gialla, arancione o rossa © Giuseppe Mazza

Lo sperone è cilindrico, lungo 10-30 mm, pubescente e curvo. La colonna è lunga 4-7 mm, scarsamente pubescente. Il frutto è una capsula ellissoidale, 25-35 x 8-15 mm, pubescente. La fioritura avviene da ottobre a febbraio in Australia e in aprile e maggio in Cina. I fiori durano circa 3-4 settimane e si aprono in successione.

In passato, a Sumatra, i fiori si utilizzavano come antidolorifici. In Nuova Caledonia la pianta era utilizzata contro i disturbi gastrointestinali. In India i fiori trovano impiego come antidolorifici mentre le radici e i rizomi sono masticati per curare la diarrea e applicati sulle mani per ridurre il gonfiore.

Calanthe triplicata è un’orchidea molto ornamentale facile da coltivare. Di essa esistono ibridi con labello di un bel colore rosa intenso. Le piante resistono al sole diretto ma preferiscono l’ombra. Vanno poste, quindi, dove la luce del sole è filtrata fino a metà mattinata, rimanendo in piena ombra per il resto della giornata. Tenerli al riparo se le temperature scendano sotto i 15 °C.

Calanthe triplicata si può coltivare in giardino in zone ben drenate, mantenute sempre umide nei periodi di massima siccità. È anche possibile coltivarla in appartamento in vaso abbastanza grande da darle la possibilità di espandersi. Cresce abbastanza bene su terriccio specifico per le orchidee formato da torba bionda e corteccia con aggiunta di foglie ben decomposte. Si può anche aggiungere letame vaccino senza eccedere per evitare la produzione molte foglie a scapito dei fiori.

Virtù medicinali di Calanthe triplicata

Un tempo i fiori di erano usati per i disturbi gastrointestinali e come antidolorifici. Radici e rizomi venivano masticati per curare la diarrea e un loro impasto, applicato sulle mani, ne riduceva il gonfiore. Oggi Calanthe triplicata è apprezzata come orchidea ornamentale di facile da coltura anche in giardino, con minime superiori ai 15 °C, o in casa © Giuseppe Mazza

Questa specie essendo originaria di climi con abbondanti precipitazioni, quasi tutto l’anno, richiede nebulizzazioni giornaliere. Per impedire la crescita di funghi si suggerisce una buona ventilazione, ma non esporla a correnti d’aria.

Dare abbondante acqua, soprattutto durante i mesi estivi e dopo la fioritura, evitare che il terriccio si asciughi completamente.

La moltiplicazione di queste piante avviene per semi e, più facilmente, per via vegetativa. Infatti, si possono dividere e rinvasare gli pseudobulbi in primavera dopo la fioritura. Per fare questo separare gli pseudobulbi più vecchi dalla pianta, metterli in una miscela di terriccio leggermente umido e attendere che i nuovi germogli appaiano dalla base degli pseudobulbi.

Le piante di Calanthe sono sensibili agli acari. Le piante infestate dovranno essere trattate con un insetticida.

Anche le cocciniglie possono attaccare queste piante. In genere si appostano sotto le foglie secche, sugli pseudobulbi e alla base dei peduncoli fiorali recisi. È bene rimuovere fisicamente le cocciniglie adulte e controllare gli stadi immaturi con un antiparassitario adeguato. Fare attenzione anche alle lumache. Questi gasteropodi si possono debellare utilizzando un molluschicida appropriato oppure mediante raccolta manuale durante regolari ispezioni.

Ibrido naturale

Calanthe × dominyi Lindl è un ibrido naturale di Calanthe masuca × Calanthe triplicata © Masaki Asuka–Ron Parsons

Sinonimi: Alismorkis angraeciflora (Rchb.f.) Kuntze (1891); Alismorkis diploxiphion (Hook.f.) Kuntze (1891); Alismorkis furcata (Bateman ex Lindl.) Kuntze (1891); Alismorkis gracillima (Lindl.) Kuntze (1891); Alismorkis veratrifolia Kuntze (1891); Amblyglottis veratrifolia Blume (1825); Calanthe anchorifera Rchb.f. (1883); Calanthe angraeciflora Rchb.f. (1876); Calanthe anthropophora Ridl. (1915); Calanthe australasica D.L.Jones & M.A.Clem. (2006); Calanthe bracteosa Rchb.f. (1882); Calanthe brevicolumna Hayata (1911); Calanthe breviflos Ridl. (1925); Calanthe catilligera Rchb.f. (1857); Calanthe colorans Rchb.f. (1885); Calanthe diploxiphion Hook.f. (1890); Calanthe furcata Bateman ex Lindl. (1838); Calanthe furcata ‘Albolineata’ K.Nakaj. (1969); Calanthe furcata ‘Albomarginata’ K.Nakaj. (1969); Calanthe furcata ‘Brevicolumna’ (Hayata) M.Hiroe (1971); Calanthe gracillima Lindl. (1855); Calanthe matsumurana Schltr. (1906); Calanthe muelleri Kraenzl. (1893); Calanthe nephroglossa Schltr. (1911); Calanthe orthocentron Schltr. (1912); Calanthe petri Rchb.f. (1880); Calanthe proboscidea Rchb.f. (1884); Calanthe pubescens Ridl. (1923); Calanthe rubicallosa Masam. (1975); Calanthe triantherifera Nadeaud (1873); Calanthe triplicata ‘Albolineata’ (K.Nakaj.) Hatus. (1971); Calanthe triplicata ‘Albomarginata’ (K.Nakaj.) K.Nakaj. (1973); Calanthe triplicata var. angraeciflora (Rchb.f.) N.Hallé (1977); Calanthe triplicata var. minahassae Schltr. (1925); Calanthe triplicata var. gracillima (Lindl.) N.Hallé (1998); Calanthe triplicata ‘Purpureoflora’ S.S.Ying (1990); Calanthe veratrifolia var. cleistogama Schltr. (1912); Calanthe veratrifolia var. lilacina Hassk. (1907); Calanthe veratrifolia var. timorensis J.J.Sm. (1934); Calanthe veratrifolia var. stenochila Rchb.f. (1857); Calanthe veratrifolia var. kennyi F.M.Bailey (1912); Calanthe veratrifolia var. dupliciloba J.J.Sm. (1922); Calanthe veratrifolia var. australis Linden (1851); Calanthe veratrifolia R.Br. ex Ker Gawl. (1823); Limodorum ventricosum Steud. (1821); Limodorum veratrifolium Willd. (1805); Orchis triplicata Willemet (1796).

 

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