Cleistanthus malaccensis

Famiglia : Phyllanthaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria della Malaysia Peninsulare dove vive nelle foreste a basse altitudini.

Il nome del genere è la combinazione dell’aggettivo greco “κλειστός” (cleistόs) = chiuso e del sostantivo “ἄνθος” (ánthos) = fiore; il nome specifico latino “malaccensis” = della Malacca, località sulla costa occidentale della Malaysia, fa riferimento al luogo di origine.

Il Cleistanthus malaccensis Hook.f (1887) è un arbusto o piccolo albero molto ramificato con rami tendenzialmente ricadenti e corteccia bruno chiara. Le foglie, su un picciolo lungo circa 1 cm, sono alterne, pressoché distiche, semplici, da oblungo-ellittiche a lanceolate con apice appuntito e margine intero, lunghe 8-15 cm e larghe 1,5-4,5 cm, di colore verde intenso e lucide superiormente, grigioverdi inferiormente; le foglie giovani sono di colore rosa intenso lucido. Le infiorescenze sono spighe ascellari villose portanti minuscoli fiori unisessuali sessili di colore biancastro, con lobi del calice ovati e petali spatolati nei fiori maschili, lobi del calice lanceolati e petali arrotondati nei femminili. I frutti sono capsule triloculari deiscenti.

Il Cleistanthus malaccensis è un’alberello molto ramificato della Malaysia Peninsulare. Si nota per le giovani foglie ricadenti, rosa intenso lucido, in elegante contrasto col resto del fogliame. Fenomeno presente in varie specie, legato a un eccesso transitorio di antocianine. È una difesa della pianta, ma esattamente da che non è noto © Giuseppe Mazza

Il Cleistanthus malaccensis è un’alberello molto ramificato della Malaysia Peninsulare. Si nota per le giovani foglie ricadenti, rosa intenso lucido, in elegante contrasto col resto del fogliame. Fenomeno presente in varie specie, legato a un eccesso transitorio di antocianine. È una difesa della pianta, ma esattamente da che non è noto © Giuseppe Mazza

Si riproduce generalmente per seme, preventivamente tenuto in acqua per un giorno, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea grossolana o agriperlite per un 30% mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C.

Specie molto ornamentale per il fogliame lussureggiante e il colore delle giovani foglie che risalta sul verde intenso, ma raramente coltivata, presente al di fuori dei luoghi di origine quasi esclusivamente in giardini botanici. Coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido, richiede pieno sole o leggera ombreggiatura e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purché drenante, mantenuto pressoché costantemente umido.

Sinonimi: Kaluhaburunghos malaccensis (Hook.f.) Kuntze (1891).

 

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