Cynometra cauliflora

Famiglia : Fabaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Originaria del Sud-est asiatico, la Cynometra cauliflora è un alberello molto ramificato che non supera gli 8 m © Giuseppe Mazza

L’esatto luogo di origine non è noto, è diffusa principalmente in India, Indonesia (Giava e Kalimantan), Malaysia Peninsulare, Sulawesi e Sumatra.

Il nome del genere deriva dalla combinazione dei sostantivi greci “κύων, κυνός” (cyon, cynós) = cane e “μήτρα” (metra) = utero, con riferimento alla forma dei frutti; il nome specifico è la combinazione dei sostantivi latini “caulis, is” = caule, gambo e “flos, oris” = fiore con riferimento ai fiori che crescono direttamente sul tronco.

Nomi comuni: nam nam, niam niam, puki (India); nam nam, namu namu (Indonesia); katak puru, salah nama (Malaysia Peninsulare); hima, nang-ai (Thailandia).

La Cynometra cauliflora L. (1753) è un arbusto o piccolo albero sempreverde molto ramificato, che solitamente non supera 8 m di altezza, con corteccia bruno-grigiastra. Le foglie, su un picciolo lungo 0,4-0,8 cm, sono alterne, composte da due foglioline oblungo-ovate, dissimmetriche rispetto alla nervatura centrale, con apice ottuso o leggermente appuntito e margini interi, lunghe 6-15 cm e larghe 2-5 cm, di colore verde scuro lucido superiormente, verde chiaro inferiormente, coriacee; le foglie giovani, di colore rosa brillante, pendenti, sono particolarmente ornamentali. Le infiorescenze sono corti racemi compatti raggruppati ai nodi del tronco o dei rami principali, spesso in vicinanza del suolo, con piccoli fiori bisessuali, di circa 0,8 cm di diametro, con calice generalmente quadripartito con lobi bianco-rosati, lunghi e larghi circa 0,4 cm, retroflessi, 5 petali lanceolati sottili bianchi o bianco-rosati, lunghi circa 0,4 cm, 8-10 stami e stilo lungo circa 0,5 cm. I frutti sono legumi reniformi con polpa giallastra, eduli, lunghi 5-10 cm, larghi 4-5 cm e spessi 1,2-3 cm, dalla superficie rugosa di colore verde bruno tendente al giallo verdastro a maturità, contenenti un solo seme, lungo 3,5-6 cm.

Si riproduce generalmente per seme, preventivamente tenuto un acqua per due giorni, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea grossolana o agriperlite per un 30% mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione piuttosto lunghi, 1-3 mesi e prima fruttificazione a partire dal 6°-7° anno.

Specie di lenta crescita presente principalmente nel sudest asiatico dove viene spesso coltivata nei giardini familiari per i suoi frutti, necessita di un clima tropicale o subtropicale umido, non sopportando temperature prossime a 0 °C, con elevata piovosità annua, pieno sole o parziale ombra e suoli ricchi, da leggermente acidi a neutri.

Le infiorescenze sono corti racemi compatti raggruppati ai nodi del tronco con piccoli fiori bisessuali di circa 0,8 cm. I frutti eduli, contenenti un solo seme, sono legumi reniformi con polpa giallastra lunghi 5-10 cm. I frutti maturi sono leggermente aciduli, quelli acerbi vengono consumati solo cotti. Proprietà medicinali © Giuseppe Mazza

Le infiorescenze sono corti racemi compatti raggruppati ai nodi del tronco con piccoli fiori bisessuali di circa 0,8 cm. I frutti eduli, contenenti un solo seme, sono legumi reniformi con polpa giallastra lunghi 5-10 cm. I frutti maturi sono leggermente aciduli, quelli acerbi vengono consumati solo cotti. Proprietà medicinali © Giuseppe Mazza

Non va sottovalutata la sua potenzialità come ornamentale per il colore rosa intenso delle foglie giovani e i curiosi frutti lungo il tronco. È un ottimo soggetto per bonsai da coltivare in posizione particolarmente luminosa con valori minimi invernali di temperatura non inferiori a 16 °C.

I frutti immaturi hanno un sapore particolarmente acido e vengono consumati solo cotti, quelli maturi sono di gradevole sapore leggermente acidulo e sono consumati freschi, aggiunti in insalate o pietanze tipiche per aromatizzarle, fritti in pastella o cotti con lo zucchero per confetture. Varie parti della pianta sono impiegate nella medicina tradizionale per varie patologie, l’olio estratto dai semi nelle malattie della pelle e nella lebbra. Studi di laboratorio hanno evidenziato negli estratti dei frutti proprietà antileucemiche e in tutte le parti della pianta la presenza di composti con proprietà antiossidanti di potenziale interesse per la farmacopea ufficiale.

Sinonimi: Cynometra cauliflora var. elongatis Hassk (1842); Cynometra cauliflora var. subsessilis Hassk. (1842); Cynometra acutifolia S.Vidal (1886).

 

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