Heliconia metallica

Famiglia : Heliconiaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Heliconia metallica, Heliconiaceae,

L’Heliconia metallica è una specie con fiori modesti ma foglie dagli splendidi riflessi © Giuseppe Mazza

La specie è originaria della Bolivia, Brasile (Acre, Amazonas, Amapá, Pará, Roraima, Rondônia e Tocantins), Colombia, Costa Rica, Ecuador, Honduras, Nicaragua, Panama, Perù e Venezuela dove cresce nelle foreste umide in prossimità di corsi o specchi d’acqua, spesso in depressioni periodicamente inondate.

Il nome del genere deriva dal latino “Heliconius, a, um” = dell’Elicona, monte sacro ad Apollo ed alle Muse nella mitologia greca; il nome della specie è l’aggettivo latino “metallicus, a, um” = metallico, con riferimento ai riflessi metallici della pagina inferiore della foglia.

Nomi comuni: metallic heliconia, red leaf heliconia, shining bird of paradise (inglese).

L’ Heliconia metallica Planch. & Linden ex Hook. (1862) è una specie erbacea eretta rizomatosa perenne, sempreverde, che forma densi cespi alti 1-3 m. Le foglie, su un picciolo lungo 3-9 cm, sono basali, alterne, distiche, semplici, intere, oblungo-lanceolate con apice lungamente appuntito e nervatura centrale prominente nella pagina inferiore, lunghe 0,3-1,2 m e larghe 10-25 cm, di colore verde intenso vellutato superiormente, porpora scuro con riflessi metallici inferiormente, e basi fogliari tubolari inguainanti che formano uno pseudo fusto di circa 5 cm di diametro alla base.

L’infiorescenza, su un peduncolo lungo fino a 50 cm, è una spiga terminale eretta lunga 25 cm con rachide lievemente ondulato di colore verde e 5-7 brattee di colore verde, a volte rosso-rosato, distiche, coriacee, concave con apice smussato, lunghe alla base circa 8 cm e decrescenti gradualmente verso l’alto.

Le brattee sottendono fiori tubolari, su un pedicello bianco lungo 2-3 cm, di colore rosa rossastro con apice bianco, lunghi 3,5-5 cm, ricchi di nettare, che si aprono in successione. I fiori, a simmetria bilaterale, sono ermafroditi, con 3 sepali, di cui due fusi e uno libero, e 3 petali fusi insieme, poco differenziati tra loro, 5 stami fertili e uno staminoide opposto al sepalo libero; i fiori sono impollinati dai colibrì. I frutti sono drupe subglobose con apice tronco lunghe circa 1 cm, inizialmente di colore bianco inferiormente, verde superiormente, poi blu a maturità, contenenti 1-3 semi di colore bruno chiaro, rugosi, di circa 0,5 cm di lunghezza e diametro.

Si riproduce per seme, preventivamente scarificato e tenuto in acqua per 3 giorni per ammorbidire il tegumento, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite per un 30%, mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione variabili, da alcuni mesi ad un anno, ma solitamente e facilmente si ricorre alla divisione dei rizomi in primavera, con ciascuna sezione provvista di diverse gemme vegetative.

Specie apprezzata essenzialmente per il magnifico fogliame, essendo le brattee, al contrario della stragrande maggioranza delle Heliconia, poco appariscenti, coltivabile nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido preferibilmente in posizione semi ombreggiata, anche se sopporta il pieno sole. Di grande effetto ornamentale utilizzata in massa, come copri suolo, in particolare le varietà a portamento ridotto, o per bordure, richiede suoli ricchi di sostanza organica, acidi o neutri, ben drenanti, mantenuti pressoché costantemente umidi, ma senza ristagni, e una posizione al riparo dai venti. Può essere coltivata anche in vasi capienti, utilizzando un substrato organico particolarmente drenante e aerato, per la decorazione di patii e terrazze o per essere riparata in serre, verande e giardini d’inverno luminosi, dove il clima non consente la permanenza all’aperto durante i mesi invernali, con umidità ambientale e temperature diurne elevate e minime notturne non inferiori a 15 °C. Le innaffiature devono essere regolari e abbondanti in estate, lasciando parzialmente asciugare il substrato prima di ridare acqua, evitando i ristagni, causa di facili marciumi, più diradate in inverno, ma senza fare asciugare completamente il substrato, e le concimazioni effettuate preferibilmente con prodotti bilanciati a lento rilascio con aggiunta di microelementi.

Sinonimi: Heliconia vinosa W. Bull ex Ender (1871); Bihai metallica (Planch. & Linden ex Hook.) Kuntze (1891); Heliconia nitens hort. (1923); Heliconia nana G.Rodr. (1954).

 

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