Hoya acuta

Famiglia : Apocynaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria dell’Indonesia, Malaysia e Thailandia dove vive nelle foreste umide a basse e medie altitudini.

Il genere è dedicato a Thomas Hoy (ca. 1750-1822), botanico e curatore dei giardini del duca di Northumberland; il nome specifico è l’aggettivo latino “acutus, a, um” = acuto, acuminato, con riferimento all’apice della foglia.

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Nativa del Sud-Est asiatico, l’Hoya acuta è un rampicante delle umide foreste a medie e basse altitudini. Le infiorescenze ad ombrella contano anche 45 corolle © Giuseppe Mazza

L’ Hoya acuta Haw. (1821) è un rampicante sempreverde con fusti, che possono raggiungere alcuni metri di lunghezza, provvisti di radici avventizie con cui si ancorano ai supporti.

Le foglie sono opposte, semplici, da ovato-ellittiche a oblunghe con apice acuminato e margine intero, piuttosto carnose, lunghe 4-12 cm e larghe 3-5 cm, di colore verde intenso lucido.

Gli eleganti fiori, profumati, hanno circa 1 cm di diametro e durano 4-5 giorni © Giuseppe Mazza

Gli eleganti fiori, profumati, hanno circa 1 cm di diametro e durano 4-5 giorni © Giuseppe Mazza

Infiorescenze ascellari ad ombrella portanti fino ad oltre 45 fiori, di circa 1 cm di diametro, di colore bianco o bianco verdastro con centro rosa, o rosa, gradevolmente profumati, della durata sulla pianta di 4-5 giorni; i peduncoli sono persistenti e possono rifiorire, quindi non vanno tagliati dopo la fioritura. I frutti sono follicoli fusiformi contenenti numerosi semi provvisti a una estremità di un ciuffo di peli sericei che ne favoriscono la dispersione tramite il vento.

Si riproduce per seme, ma solitamente per talea, con 2-3 nodi, in terriccio molto sabbioso o agriperlite mantenuti umidi ad una temperatura di 26-28 °C, o per margotta; la prima fioritura avviene dopo 2-3 anni.

Trattasi di una specie molto discussa dal punto di vista della nomenclatura, non essendoci accordo sul considerarla una specie o un sinonimo, fiorifera e di facile coltivazione, coltivabile all’aperto nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido in posizione molto luminosa, anche con qualche ora di sole diretto al mattino; sopporta periodi di secco, ma cresce al meglio con umidità atmosferica mediamente elevata e costante.

Altrove può essere coltivata in vaso, su opportuni supporti, per essere riparata in inverno in ambiente particolarmente luminoso con temperature minime non inferiori a 15 °C; una buona escursione termica giornaliera favorisce la fioritura.

Necessita di un substrato molto aerato e drenante, ricco di sostanza organica, neutro o leggermente acido, e innaffiature regolari in estate, ma senza ristagni e lasciando asciugare il substrato prima di ridare acqua, diradate in inverno, in modo da mantenerlo leggermente umido; utili le nebulizzazioni, in presenza di aria secca ed elevate temperature, con acqua a temperatura ambiente non calcarea, piovana, demineralizzata o da osmosi inversa, anche per evitare antiestetiche macchie sulle foglie.

È stata selezionata una varietà con foglie variegate di bianco crema particolarmente ornamentale.

 

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