Microsaccus truncatus

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria della Malaysia Peninsulare dove vive sugli alberi delle foreste montane intorno a 1200 m di altitudine.

Il nome del genere è la combinazione dell’aggettivo greco ““μικρός” (mikrós) = piccolo e del sostantivo latino “saccus, i” = sacco, con riferimento al labello; il nome specifico è il participio perfetto passivo del verbo latino “trunco” = troncare, mozzare, con riferimento al labello.

Il Microsaccus truncatus Carr (1932) è una specie epifita con fusti lunghi 10-13 cm provvisti di foglie lanceolate alterne, distiche, imbricate e appiattite lateralmente, lunghe 4-8 mm e larghe alla base 2-2,5 mm, coriacee, di colore verde chiaro. Infiorescenze laterali corte portanti due minuscoli fiori bianchi con macchia giallo verdastra sul labello, di circa 3 mm di diametro. Sepali oblunghi, di circa 1,5 mm di lunghezza e 1,7 mm di larghezza, petali oblunghi subfalcati, di circa 1,5 mm di lunghezza e 1 mm di larghezza, labello oblungo di 4 mm di lunghezza provvisto di una sorta di sperone cilindrico, di 2 mm di lunghezza e 1 mm di diametro, e colonna lunga circa 1 mm.

Il Microsaccus truncatus è un’orchidea miniatura della Malaysia Peninsulare dove vive sugli alberi delle foreste montane intorno a 1200 m di altitudine. Rara in coltura, ha fusti di 10-13 cm foglie lanceolate alterne, distiche, imbricate e appiattite lateralmente, ed infiorescenze laterali corte con due minuscoli fiori di circa 3 mm di diametro © Giuseppe Mazza

Il Microsaccus truncatus è un’orchidea miniatura della Malaysia Peninsulare dove vive sugli alberi delle foreste montane intorno a 1200 m di altitudine. Rara in coltura, ha fusti di 10-13 cm foglie lanceolate alterne, distiche, imbricate e appiattite lateralmente, ed infiorescenze laterali corte con due minuscoli fiori di circa 3 mm di diametro © Giuseppe Mazza

Si riproduce per seme, in vitro, e divisione.

Specie rara in coltivazione richiede una esposizione semiombreggiata, temperature intermedie, elevata umidità ambientale e ventilazione costante. Innaffiature regolari durante la crescita, più diradate durante la stasi vegetativa, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Viene solitamente montata su tronchi, pezzi di corteccia o zattere di sughero o di radici di felci arborescenti. Eventuali trapianti vanno effettuati alla ripresa vegetativa.

 

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