Famiglia : Ophichthidae

Testo © Giuseppe Mazza

l’Anguilla serpente maculata (Ophichthus ophis) è una specie solitaria, poco comune ma con un vasto areale lungo le coste tropicali e temperate dell’Atlantico © www.carlosestape.photoshelter.com
A prima vista l’Anguilla serpente maculata, Ophichthus ophis (Linneo, 1758), potrebbe essere presa per un serpente marino tipo Hydrophis elegans, come del resto suggerisce l’etimologia del genere Ophichthus, dal greco “ophis”, serpente, e “ichthys”, pesce, e ancor più esplicitamente il termine specifico ophis, ma evoca anche una piccola murena, per esempio Gymnomuraena zebra o Echidna nebulosa, e infatti nel 1758 Linneo la chiamò Muraena ophis.
Appartiene come queste alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, e all’ordine degli Anguilliformes, ma nel corso dell’evoluzione ha conservato le pinne pettorali ed è quindi tassonomicamente più vicina alle anguille che alle murene.
Gli studiosi hanno allora collocato questa specie nella famiglia degli Ophichthidae, quella delle anguille serpente, un gruppo di pesci presenti già nell’Eocene inferiore, che conta oggi circa 60 generi ed oltre 300 specie. Specie marine, per lo più tropicali e subtropicali, con qualche rappresentante nelle acque dolci, che possono scendere fino a 1300 m di profondità, dove predano nel buio assoluto grazie ad un olfatto eccezionale.

Sulla porta della tana, scavata sui fondali molli sabbiosi o ghiaiosi, osserva nelle ore di luce i dintorni. Da notare le vistose narici per un olfatto eccezionale © www.carlosestape.photoshelter.com
Zoogeografia
Ophichthus ophis vive sulle due sponde dell’Atlantico. In America circola dalle Bermuda e la Florida meridionale alle Piccole Antille e il Brasile, e nel Mondo Antico si può trovare dal Senegal all’Angola, con qualche dubbia segnalazione nel Mediterraneo occidentale.
Ecologia-Habitat
È una specie bentonica costiera, diffusa ma poco comune, che ama le temperatura comprese fra 19,2 e 27,5 °C e vive solitaria in una tana permanente scavata su fondali molli sabbiosi o ghiaiosi.
Trascorre le ore di luce nascosta, osservando al più i dintorni col capo che sporge diagonale dall’apertura, e solo a notte fonda, col buio dalla sua parte, esce a caccia di polpi e pesci muovendosi fra 21 e 70 m di profondità. Si mantiene in genere verso i 50 m, ma per sorprendere le prede può spostarsi anche sotto la sabbia e si parla di un avvistamento a 137 m.

Esce a caccia solo a notte fonda, col buio dalla sua parte, in cerca di pesci e polpi © www.carlosestape.photoshelter.com
Morfofisiologia
Ophichthus ophis raggiunge eccezionalmente i 210 cm di lunghezza, ma la taglia corrente si aggira sul metro.
Il capo, col muso appuntito, reca una grande bocca armata da robusti denti conici, presenti con due file sulle mascelle, cui si aggiungono altri sul palato.
La narice anteriore è un vistoso tubo rivolto verso il basso con una piccola protuberanza a bilanciere che aiuta a localizzare la direzione degli odori, e la narice posteriore è delimitata dal labbro.
Come accade in genere negli Anguilliformes mancano le pinne pelviche. Le pettorali, simili a spatole con base ristretta, sono poste poco sopra le aperture branchiali. Più in alto, allo stesso livello, parte la dorsale, allungata come l’anale, ma la coda è smussata e senza pinne.

Eccola con una preda che sparirà a bocconi, ossa comprese, nella sua grande bocca © www.carlosestape.photoshelter.com
Il corpo, cilindrico, reca sui lati una ventina di macchie mimetiche nerastre ed altre 25-35 paia più piccole lungo la base della pinna dorsale. Una fascia scura attraversa infine la nuca, preceduta e seguita da macchiette nere.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Le modalità riproduttive di Ophichthus ophis sono poco note, a parte il fatto che le coppie affidano le uova fecondate alle correnti in primavera o all’inizio dell’estate.
Anche le larve sono pelagiche e assumono crescendo la forma tipica degli Anguilliformes, detta leptocefalo, simile ad una foglia di salice trasparente, col capo piccolo e denti aghiformi sporgenti. A differenza delle normali larve dei pesci, i leptocefali non si nutrono di plancton ma di minuscole particelle alimentari che trovano vaganti in mare.

Potrebbe essere presa per un serpente o una murena, ma la presenza delle pinne pettorali l’avvicina tassonomicamente alle anguille © www.carlosestape.photoshelter.com
Possono inoltre nuotare a ritroso e arricciarsi assumendo l’aspetto di cilindri gelatinosi, simili a meduse, che vengono per lo più evitate dai predatori.
La resilienza dell’Anguilla serpente maculata è molto bassa, con un tempo minimo per il raddoppio delle popolazioni superiore a 14 anni, e l’indice di vulnerabilità alla pesca, altissimo, segna 90 su una scala di 100. Nella Lista Rossa IUCN sulle specie in pericolo, Ophichthus ophis appare tuttavia dal 2011 come “LC, Least Concern”, cioè non a rischio, considerata l’ampia distribuzione e il fatto che non sono note minacce gravi.
Sinonimi
Muraena ophis Linnaeus, 1758; Ophichthys ophis (Linnaeus, 1758); Muraena hauannensis Bloch & Schneider, 1801; Ophisurus havanensis (Bloch & Schneider, 1801); Uranichthys havanensis (Bloch & Schneider, 1801); Anguilla serpens Shaw, 1803; Herpetoichthys sulcatus Kaup, 1856; Uranichthys brachycephalus Poey, 1867; Antobrantia ribeiroi Pinto, 1970.
→ Per nozioni generali sui PESCI cliccare qui.
→ Per nozioni generali sui PESCI OSSEI cliccare qui.
→ Per nozioni generali sui PESCI CARTILAGINEI cliccare qui.
→ Per apprezzare la BIODIVERSITÀ dei PESCI OSSEI cliccare qui.
→ Per apprezzare la BIODIVERSITÀ dei PESCI CARTILAGINEI cliccare qui.