Pseudocaranx dentex

Famiglia : Carangidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

Presente nelle acque tropicali e subtropicali di tutti gli oceani Pseudocaranx dentex è una specie troppo pescata che si muove in banchi.

Presente nelle acque tropicali e subtropicali di tutti gli oceani, Pseudocaranx dentex è una specie troppo pescata che si muove in banchi © John Turnbull

Il Carango dentice (Pseudocaranx dentex Bloch & Schneider, 1801) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia dei Carangidae, che conta circa 30 generi ed oltre 140 specie.

Il nome del genere viene dal greco “pseudes” = falso, apparentemente simile, e dal noto genere Caranx (Lacepède, 1801) che con oltre 200 specie ha dato origine alla famiglia.

Il termine specifico “dentex” evoca, per il profilo del capo e le grosse labbra, il genere Dentex, (Cuvier, 1814) che tuttavia appartiene alla famiglia degli sparidi.

Ormai raro nel Mediterraneo Pseudocaranx dentex preda pesci e molluschi in nuoto lungo le coste, nutrendosi anche di plancton e animali bentonici, come crostacei, echinodermi, vermi e bivalvii.

Ormai raro nel Mediterraneo preda pesci e molluschi in nuoto lungo le coste, nutrendosi anche di plancton e animali bentonici, come crostacei, echinodermi, vermi e bivalvi © John Turnbull

Zoogeografia

Presente nelle acque tropicali e subtropicali di tutti gli oceani, raro nel Mediterraneo, il carango dentice ha la sua massima diffusione nell’Oceania, lungo le coste del Messico, della Namibia, di Hong Kong ed alle Isole Ogasawara.

Ecologia-Habitat

Specie pelagica, evita le acque fredde e non nuota quasi mai in alto mare. Si sposta principalmente lungo le coste, generalmente fra 10-25 m di profondità, anche se è stata trovata a 238 m.

Pseudocaranx dentex si muove veloce, in genere a 10-25 m di profondità, e può scendere anche più in basso, con un avvistamento a 238 m

Si muove veloce, in genere a 10-25 m di profondità, e può scendere anche più in basso, con un avvistamento a 238 m © Giuseppe Mazza

Perfettamente a suo agio fra i coralli, non disdegna, specie in gioventù, le acque salmastre e torbide degli estuari e mostra in genere una particolare predilezione per le piccole isole.

Morfofisiologia

A differenza di molti Carangidae il muso non è rincagnato e la seconda pinna dorsale e l’anale non sono falcate. Il corpo, piatto e ovale, è protetto da minuscole squame che si estendono fin sopra all’opercolo. Anche se in genere il pescato si aggira sui 40 cm, Pseudocaranx dentex può superare il metro di lunghezza con un record a 122 cm e 18,1 kg di peso.

Il pescato si aggira sui 40 cm, ma Pseudocaranx dentex può superare il metro di lunghezza raggiungendo 122 cm e 18,1 kg.

Il pescato si aggira sui 40 cm, ma Pseudocaranx dentex può superare il metro di lunghezza raggiungendo 122 cm e 18,1 kg © Giuseppe Mazza

La bocca è relativamente piccola e non arriva al livello dell’occhio. La parte mandibola è leggermente più corta della mascella. Negli adulti mostrano entrambe una sola fila di denti minuti, mentre nei giovani esiste una seconda fila e si notano altri minuscoli denti sulla lingua e il palato. La linea laterale è composta da 26-30 scudetti ossei appuntiti. Le pinne dorsali sono 2. La prima, spesso piegata, è un’arma di difesa con 8 solidi raggi spinosi. La seconda reca 1 solo raggio spinoso e 25-26 inermi. Le due pinne anali sono analoghe: la prima con 2 raggi spinosi e la seconda con 1 raggio spinoso e 21-23 inermi.

Le pinne pettorali, falcate con 18-21 raggi, sono giallo-dorate come più o meno le altre pinne, donde il nome spagnolo di “jurel limón” (carango limone), e non raggiungono la linea laterale. Le pinne ventrali hanno un raggio spinoso e 5 inermi. La caudale è forcuta.

Grosse labbra, ma non cercate gli aguzzi denti del Dentex dentex: le similitudini si fermano qui.

Grosse labbra, ma non cercate gli aguzzi denti del Dentex dentex: le similitudini si fermano qui © G. Mazza

La colorazione di fondo è iridescente con riflessi dorati, bluastri, verdognoli e rosati. Caratteristica la macchia nera sul margine supero-posteriore dell’opercolo. L’iride è di colore argenteo.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Pesce gregario e veloce, Pseudocaranx dentex è un predatore dal regime alimentare molto vasto: pesci e molluschi del nekton, ma anche animali di fondo come vermi, crostacei, echinodermi e bivalvi. L’epoca e le modalità della riproduzione sono ancora da approfondire. Le uova vengono affidate alle correnti e le larve, che si nutrono di zooplancton, raggiungono i 4 cm a 2-3 mesi dalla nascita con una speranza di vita di quasi 50 anni.

È un pesce troppo pescato, anche se la resilienza è buona con popolazioni che potrebbero raddoppiare in 1,4-4,4 anni.

L’indice di vulnerabilità alla pesca segna infatti 73 su una scala di 100 e considerando che non si hanno dati precisi sulla tendenza delle popolazioni, Pseudocaranx dentex figura oggi come “Least Concern” nella Lista Rossa delle specie in pericolo.

Sinonimi

Scomber dentex Bloch & Schneider, 1801; Caranx dentex Bloch & Schneider, 1801; Trachurus imperialis Rafinesque, 1810; Caranx luna Geoffroy Saint-Hilaire, 1817; Citula banksii Risso, 1820; Caranx solea Cuvier, 1833; Caranx analis Cuvier, 1833; Caranx georgianus Cuvier, 1833; Usacaranx georgianus Cuvier, 1833; Caranx platessa Cuvier, 1833; Longirostrum platessa Cuvier, 1833; Caranx lutescens Richardson & Solander, 1843; Scomber lutescens Solander, 1843; Scomber micansSolander, 1843; Scomber platinoides Solander, 1843; Caranx cestus Richardson, 1846; Caranx nobilis Macleay, 1881; Usacaranx nobilis Macleay, 1881; Caranx delicatissimus Döderlein, 1884; Longirostrum delicatissimus Döderlein, 1884; Carangus cheilio Snyder, 1904; Caranx cheilio Snyder, 1904; Pseudocaranx cheilio Snyder, 1904; Caranx natalensis Gilchrist & Thompson, 1911; Usacaranx archeyi Griffin, 1932.

 

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