Schizostachyum jaculans

Famiglia : Poaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Nelle umide foreste del Sud-Est asiatico, lo Schizostachyum jaculans raggiunge i 10 m d’altezza con culmi molto lunghi e sottili usati dagli aborigeni per costruire cerbottane, come indica il nome latino della specie © Giuseppe Mazza

La specie è originaria della Cina (Hainan), Malaysia Peninsulare e Thailandia dove vive nelle foreste umide a basse altitudini.

Il nome del genere è la combinazione del verbo greco “σχιζω” (schizo) = fendere, dividere e del sostantivo “στάχυς” (stachys) = spiga, con riferimento alla spaziatura delle spighette; il nome specifico è il participio presente del verbo latino “jaculor” = lanciare dardi, con riferimento all’uso dei culmi come cerbottana da parte degli aborigeni della Malaysia Peninsulare.

Nomi comuni: blow-pipe bamboo (inglese); ling nan si lao zhu (cinese); buloh kasap, buloh sumpitan, buloh temiang (malay); phai miang fai (thailandese).

Lo Schizostachyum jaculans Holttum (1954) è una specie rizomatosa sempreverde con fusti (culmi) cilindrici ravvicinati, eretti con apice ricurvo, di 5-10 m di lunghezza e 1,5-3 cm di diametro, di colore verde con un anello ceroso biancastro sotto i nodi. I culmi, cavi tra i nodi con pareti spesse 1,5-2 mm e internodi lunghi 50-130 cm, sono inizialmente ricoperti da guaine decidue provviste di peli ispidi bruno rossicci, lunghe fino a 30 cm, con lamina pressoché lineare con apice lungamente appuntito, di 10-25 cm di lunghezza e 0,5-1,6 cm di larghezza, inizialmente eretta poi retroflessa. Ramificazioni ai nodi, a partire dalla metà del culmo, lunghe 40-50 cm, con 5-9 foglie alterne, da lanceolate a oblungo-lanceolate con apice appuntito, lunghe 5-35 cm e larghe 2-7 cm, di colore verde intenso e lucide superiormente, ricoperte da una sottile peluria inferiormente. Infiorescenze, raramente prodotte, lunghe 9-15 cm, con spighette sessili raggruppate ai nodi ciascuna portante un solo fiore fertile con 6 stami e uno stilo con 3 stigmi porpora. Il frutto è una cariosside (frutto secco indeiscente tipico delle Poaceae) fusiforme.

Si riproduce per seme, ma più frequentemente per divisione di cespi.

Specie che forma cespi compatti dal fogliame lussureggiante, frequentemente coltivata in Malaysia sia per scopi ornamentali che per il controllo dell’erosione dei suoli; i sottili culmi vengono inoltre utilizzati per realizzare stuoie ed altri oggetti artigianali. Coltivabile nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido e marginalmente in quelle temperato calde, dove temperature di poco inferiori a 0 °C sono eccezioni di breve durata. Richiede pieno sole o parziale ombreggiatura e suoli drenanti ricchi di sostanza organica, da leggermente acidi a leggermente alcalini, mantenuti costantemente umidi, prolungati periodi di siccità provocano la caduta delle foglie. Si presta anche ad essere coltivata in contenitore per la decorazione di spazi aperti o ampi interni particolarmente luminosi, avendo cura di mantenere costantemente umido il substrato e concimare mensilmente, dalla primavera all’autunno, con prodotti specifici per piante verdi in vaso. È uno dei bambù con internodi più lunghi, i suoi culmi erano utilizzati in passato dagli aborigeni della Malaysia per costruire lunghe cerbottane, venivano in genere utilizzate due porzioni di culmo accuratamente unite e inserite in culmi di diametro maggiore per aumentarne la rigidezza e mantenere perfettamente rettilinei.

 

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