Chelodina longicollis

Famiglia : Chelidae

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Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo

 

La Chelodina longicollis ha un lungo collo, non retrattile, simile a un serpente © Giuseppe Mazza

La Chelodina longicollis ha un lungo collo, non retrattile, simile a un serpente © Giuseppe Mazza

La Tartaruga a collo di serpente (Chelodina longicollis Shaw, 1794) è un membro del gruppo degli Anapsidi (Anapsida, vedi scheda Chelonia per il relativo significato), afferente alla classe dei Rettili (Reptilia), all’ordine dei Cheloni (Chelonia), al sottordine dei Pleurodiri (Pleurodira), ed alla famiglia dei Chelidi (Chelidae), genere Chelodini (Chelodina).

I Pleurodiri (Pleurodira), sono le testuggini che ripiegano il lungo collo lateralmente nel carapace, anziché retrarlo al suo interno.

Il nome comune di tartaruga collo di serpente, come viene chiamata dalle popolazioni aborigene australiane, che la cacciano per nutrirsi sia della carne che delle uova, nasce dal lungo collo di questo strano rettile, che assomiglia a quello di un serpente. La IUCN, oggi, dichiara lo status di questa testuggine, come comune.

Zoogeografia

È una specie endemica dell’Australia orientale e sudorientale.

Ecologia-Habitat

La tartaruga collo di serpente, frequenta fiumi a corso lento, torrenti, paludi e lagune. È una specie elettivamente piscivora, ma non disdegna anfibi, crostacei, insetti, molluschi. Ha attività prevalentemente diurna.

Come un periscopio il lungo collo gli permette d'individuare nascosta predatori e prede © Mazza

Come un periscopio il lungo collo gli permette d’individuare nascosta predatori e prede © Mazza

Morfofisiologia

Un collo estremamente lungo, di forma cilindrica, con una pelle verrucosa, è la caratteristica morfologica distintiva di questa testuggine.

Il carapace è color marrone scuro, largo e appiattito con scudi dai margini neri.

Il piastrone è di colore giallo, anch’esso piatto.

Le zampe sono provviste di ampie membrane interdigitali e di 4 unghie affilate.

Il lungo collo, che può essere più lungo del carapace, viene utilizzato quasi come il “periscopio” di un sommergibile, mantenendo fuori dall’acqua grazie ad esso, solo la testa, permettendogli così di individuare sia le prede fuor d’acqua, come le rane, che eventuali predatori, per esempio un coccodrillo.

La lunghezza, un po’ più a favore della femmina (unico carattere somatico distintivo tra i due sessi) è di 20-25 cm.

Una specie molto somigliante alla Tartaruga a collo di serpente (Chelodina longicollis), è la Tartaruga collo di serpente della Nuova Guinea (Chelodina novaeguineae).

Frequenta le acque a corso lento dove caccia principalmente i pesci © Giuseppe Mazza

Frequenta le acque a corso lento dove caccia principalmente i pesci © Giuseppe Mazza

Etologia-Biologia Riproduttiva

Questa testuggine ama scaldarsi al sole sui tronchi semisommersi o fra i vegetali galleggianti, ma non si lascia avvicinare facilmente e, sempre vigile, si tuffa in acqua al minimo segno di pericolo.

Durante la stagione secca, la Chelodina longicollis può migrare sul terreno, compiendo anche lunghe traversate, alla ricerca di una fonte d’acqua.

Quando vengono disturbate, sia il maschio che la femmina emettono un fluido biancastro, decisamente repellente, di cattivo odore, mediante una ghiandola del muschio.

Non si hanno molti dati sulla loro biologia riproduttiva.

Quello che si conosce è che la femmina depone da 2-10 uova di colore bianco sporco, nel terreno umido, sia erboso, che sabbioso, preferenzialmente di notte e dopo una intensa pioggia.

 

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