Agama agama

Famiglia : Agamidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

Agama agama, Agamidae, Agama comune, Agama dei coloni

Lunga al massimo 40 cm l’Agama agama vive in gran parte dell’Africa subsahariana. Nel periodo riproduttivo i maschi assumono sgargianti livree nuziali © Giuseppe Mazza

L’agama comune (Agama agama Linneus, 1750) è un sauro appartenente alla famiglia degli Agamidae, che conta circa 480 specie presenti nelle zone calde dell’Africa, del sudest asiatico e dell’Australia.

Prendendolo alla lettera, il nome scientifico della specie deriverebbe dal greco “αγαμος” (agamos), composto dal prefisso “α” privativo, = senza e “γαμος” (gamos) = matrimonio, e in effetti i maschi dell’Agama agama sono scapoli con molte mogli, ma in realtà Linneo, convinto com’era che venisse dall’America, nel suo Systema Naturae parla di una Lacerta Agama con la specie scritta maiuscola prendendo come sostantivo il nome creolo di lucertola, quello con cui gli schiavi provenienti dall’Africa occidentale chiamavano i camaleonti.

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Giovane femmina e maschio. Gli accoppiamenti avvengono in genere poco prima della stagione delle piogge © Giuseppe Mazza

Zoogeografia

Comune in gran parte dell’Africa subsahariana, è stata introdotta nelle isole di Capo Verde, in Madagascar, Comore, Riunione ed altre località, persino in Florida dove ormai è di casa sul muro di cinta e le palme del Fairchild Tropical Botanic Garden.

Ecologia-Habitat

È un rettile diurno terrestre, nato per la savana cespugliosa con grandi massi emergenti, i famosi kopjes, ed altre formazioni rocciose dove i maschi dominanti iniziano la giornata scaldandosi al sole in luoghi prospicenti il loro piccolo regno che conta al massimo una ventina sudditi fra giovani e femmine.

Oggi però la specie si è notevolmente antropizzata ed è talmente comune sui muri delle case da meritare in varie lingue anche il nome d’Agama dei coloni.

Morfofisiologia

Può raggiungere i 40 cm, compresa la coda più lunga del corpo, e presenta un notevole dimorfismo sessuale, specie nel periodo riproduttivo quando i maschi dominanti ravvivano i colori e balza subito all’occhio la differenza con la livrea marrone olivastra delle femmine e degli adolescenti subordinati. Non solo la testa ma tutta la parte anteriore brilla allora di giallo-arancio, rosso o magenta in elegante contrasto col blu del corpo molto più accentuato del solito. Il ventre è biancastro.

Squame spinose sulla nuca, la gola e accanto ai timpani protetti da tre ciuffi appuntiti. L’udito è finissimo. Gli occhi, come quelli dei gechi e dei serpenti, sono protetti da una squama trasparente e può emettere suoni schioccanti per segnalare presenza o irritazione.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il piatto forte dell’Agama agama è costituito da formiche e temiti, che acchiappa facilmente con la punta della lingua ricca di ghiandole mucose, ma si nutre anche ragni, cavallette, coleotteri ed in genere tutto quello che trova al suolo, compresi piccoli vertebrati, frutti e germogli.

I maschi dominanti si spartiscono i territori di caccia mettendosi ben in vista fin dal mattino quando, abbandonata la grigia livrea notturna i colori si accendono al sole. Ciascun membro del branco ha, gerarchicamente, la sua piccola zona di caccia e prima d’attaccare con colpi di coda in faccia i maschi adulti che si avvicinano al confine, il dominante manda chiari segnali d’ammonimento, alzando e bassando la testa con le squame della gola distese mentre si solleva ripetutamente sulle zampe anteriori secondo un preciso rituale che in genere evita gli scontri.

Agama agama, Agamidae, Agama comune, Agama dei coloni

L’Agama agama si nutre per lo più di formiche e termiti, che acchiappa rapida con la punta della lingua ricca di ghiandole mucose, ma anche di ragni, cavallette, coleotteri ed in genere di tutto quello che trova compresi piccoli vertebrati, frutti e germogli. Per delimitare il territorio i maschi dominanti attirano l’attenzione sul roccione prospicente il loro regno con movimenti ritualizzati del capo e delle zampe anteriori. Di notte, nelle tane, non ha senso mostrarsi e quindi tutti i colori si spengono in un uniforme grigiore © Giuseppe Mazza

Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 18 mesi, i maschi a due anni e gli accoppiamenti avvengono in genere all’inizio della stagione delle piogge. A fecondazione avvenuta le femmine recano sui fianchi delle caratteristiche macchie giallo-arancio. Dopo 10 settimane interrano 3-8 uova in una fossetta profonda circa 5 cm e ben coperta, generalmente scavata nella sabbia umida. Con le piogge le uova aumentano di volume e schiudono nell’arco di 2-3 mesi.

Sinonimi

Lacerta agama Linnaeus, 1758; Agama colonorum Daudin, 1802; Agama occipitalis Gray, 1827; Agama smithii Boulenger, 1896; Agama congica Marques, 2018.

 

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