Arenga westerhoutii

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Notevole valore ornamentale, ma è monocarpica. Dopo i frutti muore © Mazza

L’ Arenga westerhoutii Griff. (1845) è originaria delle foreste umide di una vasta area che va dal Bhutan, India nord-orientale ed estremo sud della Cina a tutta la penisola indocinese.

Il termine generico, Arenga, deriva dal malese ‘areng’ riferito alla Arenga pinnata. La specie è dedicata al suo raccoglitore, il botanico olandese J. B. Westerhout.

La specie è nota nei paesi anglofoni col nome “westerhout’s sugar palm”.

Palma a fusto solitario, alto fino a circa 12 m e diametro intorno a 40 cm, ricoperto dalle basi persistenti delle foglie e da fibre nerastre, le foglie sono erette, lunghe fino ad 8 m, con pinnule lineari lunghe fino a circa 70 cm, irregolarmente dentellate all’estremità, ed inserite regolarmente sul rachide su un piano. Il colore è verde scuro superiormente e grigio chiaro inferiormente. Specie monoica e monocarpica (dopo la fruttificazione, che dura alcuni anni, muore), produce infiorescenze pendenti, ramificate, lunghe circa 0.5 m.

I frutti sono globosi, 4-5 cm di diametro, di colore nerastro a maturità, contenenti solitamente 3 semi. I semi germinano in 2-3 mesi con calore di fondo. È una palma di notevole valore ornamentale, adatta a giardini di ampio respiro in clima tropicale e subtropicale, sia in pieno sole che in parziale ombra. Non ha particolar esigenze in fatto di suolo, purché mantenuto umido.

La sua resistenza alle basse temperature non è ben nota, essendo ancora poco coltivata al di fuori delle zone di origine, sembra comunque non sopportare, se non per brevissimi periodi, temperature intorno allo zero.

Sinonimi: Saguerus westerhoutii (Griff.) H.Wendl. & Drude (1878).

 

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