Bauhinia bidentata

Famiglia : Fabaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria della Malaysia Peninsulare e Sumatra dove cresce ai margini delle foreste umide e lungo i corsi d’acqua, arrampicandosi sugli alberi, a basse e medie altitudini.

Il genere è dedicato ai fratelli Jean (1541-1613) e Gaspard (1560-1624) Bauhin, botanici svizzeri, per le foglie bilobate; il nome specifico è la combinazione dell’avverbio latino “bis” = due volte e dell’aggettivo “dentatus, a, um” = dentato, con riferimento all’apice bifido delle foglie.

Nomi comuni: orange bauhinia, orange butterfly vine (inglese); akar kakatup, dedaup, kangkatok, katup-katup, ketup-ketup (Malaysia).

La Bauhinia bidentata Jack (1822) è un rampicante legnoso perenne, sempreverde, che può crescere fino a 12 m ancorandosi ai supporti mediante cirri semplici, con corteccia brunastra e rami giovani coperti da un tomento rossastro. Le foglie, su un picciolo lungo 4-8 cm, sono alterne, cordate con apice appuntito bifido, diversamente dalla classica forma bilobata caratteristica del genere, lunghe 7-12 cm e larghe 4-9 cm, glabre superiormente, leggermente villose inferiormente, di colore rossiccio inizialmente, poi verde intenso.

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Nativa della Malaysia Peninsulare e Sumatra, la Bauhinia bidentata è un rampicante legnoso che raggiunge i 12 m d’altezza ancorandosi ai supporti con solidi cirri © Giuseppe Mazza

Infiorescenze corimbose terminali portanti numerosi fiori ermafroditi con calice tomentoso e corolla con 5 petali, lunghi 1,5-2,2 cm, pressoché uguali, unguicolati (petali con la base lungamente ristretta simile ad uno stelo), con lembo ovale dal margine ondulato, di colore inizialmente arancio tendente poi al rosso arancio, con 8 stami, di cui i tre superiori sono più lunghi e fertili, gli altri sterili. I frutti sono legumi deiscenti (che si aprono spontaneamente a maturità) oblunghi, legnosi, di colore bruno a maturità, lunghi 10-12 cm e larghi 3-4 cm, contenenti 4-5 semi piatti, tondeggianti, di circa 1 cm di diametro.

Si propaga per seme, scarificato e mantenuto in acqua per 24 ore, per accelerarne la germinazione, prima della messa a dimora in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite mantenuto umido alla temperatura di 22-24 °C; si riproduce inoltre per talea ed innesto.

Rampicante vigoroso e di veloce crescita di grande valore ornamentale e paesaggistico per il lussureggiante fogliame e la spettacolare fioritura di lunga durata, dalla primavera all’autunno, coltivabile esclusivamente nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido dove valori di temperatura inferiori a 5 °C sono eventi eccezionali e di brevissima durata.

I petali delle ricche infiorescenze corimbose sfumano dal giallo-arancio al rosso-arancio. Foglie e le radici sono utilizzate nella medicina tradizionale per varie patologie © Giuseppe Mazza

I petali delle ricche infiorescenze corimbose sfumano dal giallo-arancio al rosso-arancio. Foglie e le radici sono utilizzate nella medicina tradizionale per varie patologie © Giuseppe Mazza

Richiede una esposizione in pieno sole per fiorire al meglio, suoli fertili e ben drenati, preferibilmente acidi o neutri, e innaffiature regolari e abbondanti. Adatta a ricoprire recinzioni, tralicci, pergole o, come in natura, fatta arrampicare sugli alberi; utili le potature, da effettuare dopo la fioritura, per mantenerne compatto il portamento e incoraggiare la formazione di nuovi rami fioriferi.

Dove il clima non consente la permanenza con continuità all’aperto può essere coltivata in capienti contenitori utilizzando un terriccio ricco di sostanza organica con aggiunta di sabbia silicea o perlite per circa il 30%, per essere riparata nei mesi più freddi in ambiente quanto più luminoso possibile con temperature non inferiori a 15 °C; le innaffiature devono essere regolari in estate, più diradate in inverno, ma senza fare asciugare completamente il substrato, e le concimazioni effettuate con prodotti bilanciati con aggiunta di microelementi.

Le foglie e le radici sono utilizzate nella medicina tradizionale per varie patologie.

Sinonimi: Phanera bidentata (Jack) Benth. (1852).

 

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