Bentinckia nicobarica

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

multi

In natura la Bentinckia nicobarica delle Isole Nicobare è ad alto rischio d'estinzione © Giuseppe Mazza

La specie è originaria delle foreste umide delle Isole Nicobare (Oceano Indiano) dove cresce a basse altitudini in prossimità delle coste.

Il genere è dedicato a William Henry Cavendish Bentinck (1774 - 1839), politico inglese che fu governatore generale delle Indie; il nome specifico fa riferimento al luogo di origine.

Nomi comuni: Bentinck’s palm, Nicobar palm (inglese); palmeira-de-Nicobar (portoghese).

La Bentinckia nicobarica (Kurz) Becc. (1885) è una specie monoica a fusto singolo, alto 15-18 m e diametro fino a 25 cm, di colore grigiastro nella parte più vecchia e su cui sono evidenti gli anelli traccia dell’attaccatura delle vecchie foglie.

Le foglie, su un corto picciolo, sono pennate, lunghe 1,6-2,4 m, elegantemente arcuate e con il rachide che subisce una lieve torsione; la base fogliare, di colore grigio verde, avvolge interamente il fusto per una lunghezza di circa 1,8 m formando una sorta di elegante capitello.

Le pinnule sono lanceolate di colore verde scuro, lunghe 30-50 cm, regolarmente inserite lungo il rachide, tranne nelle piante giovani in cui sono unite tra loro in gruppi di varia larghezza. Le infiorescenze nascono sotto le foglie, sono ramificate con fiori disposti nella caratteristica triade (un fiore femminile in mezzo a due fiori maschili). I frutti sono obovoidi, di 1,5 cm di lunghezza e 1,2 cm di diametro, di colore marrone o bruno rossastro a maturità, contenenti un solo seme. Si riproduce per seme che germina in 2-3 mesi alla temperatura di 24-28 °C.

Specie di grande valore ornamentale e paesaggistico per il fusto slanciato e l’elegante chioma; di grande effetto se disposta allineata ai bordi di viali od in gruppi numerosi. È adatta a essere coltivata esclusivamente nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido, non sopporta infatti temperature prossime a 0 °C, le minime dovrebbero mantenersi superiori a 10 °C, e la mancanza di umidità. Nelle condizioni climatiche più favorevoli, se posta in pieno sole e su suoli ricchi di sostanza organica e ben drenati, è una delle palme più veloci nella crescita.

Le popolazioni locali consumano l’apice vegetativo (cuore di palma), che comporta la morte della pianta, e utilizzano i fusti nelle costruzioni delle capanne, mettendo a rischio la sopravvivenza della specie, già decimata da catastrofici eventi naturali; l’International Union for Conservation of Nature (IUCN) ha inserito la specie nella lista delle piante ad altissimo rischio di estinzione in natura nel prossimo futuro (“Endangered”).

Sinonimi: Orania nicobarica Kurz (1875).

 

→ Per nozioni generali sulle ARECACEAE, cliccare qui.

→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle ARECACEAE e trovare altre specie, cliccare qui.