Bixa orellana

Famiglia : Bixaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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La Bixa orellana è un arbusto od albero sempreverde dell’America tropicale con numerosi fiori bianchi o rosa malva di 6 cm © Giuseppe Mazza

La Bixa orellana L. (1753) è originaria dell’America tropicale (Messico, Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama, Colombia, Venezuela, Guyana, Guyana Francese, Suriname, Ecuador, Perù, Brasile, Bolivia, Paraguay ed Argentina).

Il nome generico deriva da quello della pianta in lingua caribe, “bija”; la specie è dedicata a Francisco de Orellana (1511ca-1546), conquistatore ed esploratore spagnolo che da Quito, attraversando le Ande e percorrendo interamente il Rio delle Amazzoni, a cui diede il nome, giunse fino al suo estuario.

Nomi comuni: “annatto” (italiano); “chiote”, “lipstick tree” (inglese); “rocou”, “roucou”, “achiote”, “rocouyer” (francese) ; “annatto“, “orleanstrauch“ (tedesco); “achote”, “annatto”, “achiote”, “onoto” (spagnolo); “anato”, “urucú”, “açafroa-do-Brasil”, “urucum” (portoghese).

È nota per i caratteristici frutti spinosi, rosso vivo, molto decorativi ed un colorante, l’annatto, che si ricava dai semi, usato nei cosmetici e per l’industria alimentare © Giuseppe Mazza

È nota per i caratteristici frutti spinosi, rosso vivo, molto decorativi ed un colorante, l’annatto, che si ricava dai semi, usato nei cosmetici e per l’industria alimentare © Giuseppe Mazza

Arbusto o albero sempreverde fino a 10 m di altezza presenta foglie ovate di colore verde scuro lucido lunghe fino a 18 cm e larghe 12 cm. Le infiorescenze sono corimbi terminali lunghi circa 15 cm con molti fiori di 6 cm circa di diametro di colore dal bianco al rosa malva. I frutti sono bacche ovoidi con apice acuminato, lunghe circa 35 mm, generalmente di colore rosso vivo, ricoperte fittamente da setole lunghe 8 mm e contenenti molti piccoli semi angolosi, lunghi circa 4 mm, dal cui rivestimento (arillo), ricco di apo-carotenoidi e carotenoidi, si ricava il colorante comunemente noto col nome di annatto. Si riproduce per seme, per talea legnosa e margotta.

Oltre ad essere estesamente coltivata per la produzione del colorante utilizzato ampiamente nell’industria alimentare, oltre che tessile e dei cosmetici, è apprezzata come specie ornamentale per il fogliame lussureggiante, i fiori ed i vistosi frutti. È coltivabile in piena aria nelle zone tropicali e marginalmente in quelle subtropicali, altrove può essere coltivata in vaso per essere riparata nei mesi più freddi, non sopportando temperature già di qualche grado sopra 0°C.

Interessante forma orticola con frutti giallognoli. Tutte le parti della pianta sono variamente utilizzate dai nativi nella medicina tradizionale © Giuseppe Mazza

Interessante forma orticola con frutti giallognoli. Tutte le parti della pianta sono variamente utilizzate dai nativi nella medicina tradizionale © Giuseppe Mazza

L’esposizione ottimale è in pieno sole, mentre non è particolarmente esigente nei riguardi del suolo, purché ben drenato e mantenuto umido. Pianta coltivata da tempi remoti non solo per estrarne il colorante, tutte le parti della pianta sono infatti variamente utilizzate dai nativi nella medicina tradizionale.

Sinonimi: Orellana orellana (L.) Kuntze (1898); Bixa orleana Noronha (1790); Bixa tinctaria Salisb. (1796); Bixa americana Poir. (1804); Bixa purpurea Sweet (1826); Bixa odorata Ruiz & Pav. ex G.Don (1831); Bixa acuminata Bojer (1837); Orellana americana (Poir.) Kuntze (1891); Orellana americana var. leiocarpa Kuntze (1891); Bixa upatensis Ram.Goyena (1909); Bixa orellana f. leiocarpa (Kuntze) J.F.Macbr. (1941); Bixa orellana var. leiocarpa (Kuntze) Standl. & L.O.Williams (1961); Bixa katangensis Delpierre (1970).

 

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