Calliandra tergemina var. emarginata

Famiglia : Fabaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La Calliandra tergemina var. emarginata è un arbusto di 1-3 m che ai tropici è in boccio quasi tutto l'anno © Giuseppe Mazza

La Calliandra tergemina var. emarginata è un arbusto di 1-3 m che ai tropici è in boccio quasi tutto l’anno © Giuseppe Mazza

La varietà è originaria del Belize, Colombia, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Panama e Venezuela, dove cresce nelle foreste sulle rive dei fiumi, nelle vallate e sulle pendici dei monti, fino a circa 1000 m di altitudine.

Il nome generico è la combinazione dei termini greci “kàllos” = bellezza e “anér, andrós” = uomo, maschio, con riferimento agli stami appariscenti; il nome specifico è l’aggettivo latino “tergeminus, a, um” = triplice, con riferimento alle tre coppie di foglioline di cui è composta la foglia; il nome della varietà è il participio passato del verbo latino “emarginare” = togliere i margini, utilizzato in botanica per indicare un organo con apice incavato.

Nomi comuni: dwarf powderpuff plant, powderpuff plant (inglese); barba de cabro, guamuchilillo, pata de venado, tabardillo (spagnolo).

La Calliandra tergemina var. emarginata (Willd.) Barneby (1998) è un arbusto inerme sempreverde alto 1-3 m con fusti cilindrici piuttosto sottili. Le foglie, su un picciolo lungo 0,5-3 cm, sono alterne, bipennate, con una coppia di foglioline obovato-oblique, asimmetriche rispetto alla nervatura mediana, con apice arrotondato, ottuso o leggermente emarginato, lunghe 2,5-6 cm, e una fogliolina alla base, poco sopra la biforcazione, lunga 1-2,5 cm; le foglie sono inizialmente di colore arancio, poi verde intenso lucido.

Infiorescenze ascellari a capolino, di circa 5 cm di diametro, su un peduncolo lungo 1,5-3 cm, costituite da una moltitudine di fiori ermafroditi sessili posti a stretto contatto uno con l’altro, con corolla tubolare lunga circa 0,7 cm e stami di colore rosso, più o meno intenso, lunghi 2,5-3 cm. I frutti sono legumi piatti bruscamente appuntiti all’apice (apiculati), lunghi 5-10 cm e larghi circa 0,7 cm, di colore bruno, contenenti 6-8 semi piatti di colore castano scuro, da ovali a ellittici, di circa 0,6 cm di lunghezza e 0,3 di larghezza, che si aprono a maturità improvvisamente proiettando i semi a distanza di alcuni metri. Si riproduce per seme, preventivamente tenuto per un giorno in acqua, su substrato sabbioso e ricco di humus alla temperatura di 20-24°C, con tempi di germinazione di 1-3 settimane e prima fioritura a partire dal secondo anno di età, e per talea semilegnosa in estate. Specie di grande effetto ornamentale per il fogliame e la copiosa e appariscente fioritura che ai tropici si protrae per quasi tutto l’anno.

Spettacolari infiorescenze ascellari a capolino di 5 cm di diametro © Giuseppe Mazza

Spettacolari infiorescenze ascellari a capolino di 5 cm di diametro © Giuseppe Mazza

Coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale in pieno sole o leggera ombra. Resiste, con danneggiamento del foglia- me, fino a circa -2 °C e fino a circa -5 °C, per brevissimo periodo, a livello radicale, rivegetando in primavera.
Richiede suoli ricchi di sostanza organica, drenanti e regolarmente innaffiati nei periodi di secco. Per le dimensioni contenute e la crescita relativamente lenta è utilizzabile anche in piccoli giardini; sopporta abbastanza bene le potature per un portamento più compatto. Coltivabile con successo anche in vaso, per la decorazione di cortili, patii e terrazze, oltre che per interni luminosi, dove il clima non consente la coltivazione in permanenza all’aperto, con innaffiature frequenti e abbondanti in estate, distanziate, ma senza fare asciugare completamente il substrato in inverno, temperature minime non inferiori a +15 °C, e concimazioni preferibilmente con prodotti a lenta cessione in primavera. Per le sue caratteristiche viene spesso utilizzata come bonsai.

Sinonimi: Inga emarginata Willd. (1806); Mimosa emarginata Poir. (1810); Inga canescens Cham. & Schltdl. (1830); Mimosa tetraphylla Sesse & Moc. (1831); Inga tetraphylla G.Don (1832); Inga semicordata Bertol. (1840); Calliandra canescens Benth. (1844); Calliandra emarginata (Willd.) Benth. (1844); Calliandra seemannii Seem. (1853); Calliandra tetraphylla (G.Don) Benth. (1875); Feuilleea canescens Kuntze (1891); Feuilleea emarginata Kuntze (1891); Feuilleea seemannii (Seem.) Kuntze (1891); Feuilleea tetraphylla Kuntze (1891); Calliandra rupestris Brandegee (1905); Calliandra purpusii Brandegee (1915); Calliandra langlassei Harms (1921); Calliandra mexicana Brandegee (1922); Anneslia canescens Britton & Rose (1928); Anneslia cruziana Britton & Rose (1928); Anneslia deamii Britton & Rose (1928); Anneslia emarginata (Willd.) Britton & Rose (1928); Anneslia juchitana Britton & Rose (1928); Anneslia langlassei Britton & Rose (1928); Anneslia mexicana Britton & Rose (1928); Anneslia rupestris Britton & Rose (1928); Anneslia seemannii (Seem.) Britton & Rose (1928); Anneslia sinaloana Britton & Rose (1928); Anneslia yucatanensis Britton & Rose (1928); Calliandra cruziana Standl. (1929); Calliandra deamii (Britton & Rose) Standl. (1929); Calliandra yucatanensis (Britton & Rose) Standl. (1929); Calliandra sinaloana Standl. (1933); Calliandra tolimensis Uribe (1942); Calliandra uribei Killip & Dugand (1944).

 

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