Calyptorhynchus lathami

Famiglia : Cacatuidae

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Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo

 

Il Calyptorhynchus lathami Temminck, 1807, è un uccello appartenente all’ordine dei Psittaciformes, famiglia Cacatuidae e sottofamiglia Calyptorhynchinae.

In contrasto col nome della specie, fu in realtà scoperto e studiato dal biologo zoologo olandese DrSc Coenraad Jacob Temminck, che ne portò in patria alcune coppie, dai suoi viaggi in Australia. Lo descrive nella sua opera “Observations sur la classification méthodique des oiseaux et remarques sur l’analyse d’une nouvelle ornithologie élémentaire” Dufour, Amsterdam, Paris 1817, pubblicata mentre era il direttore scientifico del Museo di Storia Naturale di Leiden, in Olanda, dedicando la specie al suo amico John Latham, biologo naturalista inglese, impiegato della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, che aveva conosciuto nelle sue campagne d’esplorazione delle Indie. Un modo anche per ringraziare la Compagnia che gli aveva fornito vari uccelli esotici, da lui catalogati e esposti al Museo.

Il nome italiano è Cacatua nero-lucido, in inglese Glossy-Black Cockatoo o Casuarina Black Cockatoo, per l’interesse che la specie mostra ai gustosi semi di Casuarina, grandi alberi della famiglia delle Casuarinaceae, che annovera 17 specie endemiche dell’Australia, del sud-est Asiatico e delle Isole del Pacifico Occidentale. Fra i cacatua relativamente affini al Calyptorhynchus lathami, contiamo il Calyptorhynchus funereus, di dimensioni maggiori, detto Cacatua dalla coda gialla in italiano e Yellow-tailed Black-Cockatoo in inglese, e il Calyptorhynchus banksii, detto Cacatua dalla coda-rossa di Lethami e Red-Tailed Black Cockatoo, certamente la specie più prossima per la taglia, dimorfismo sessuale, prole e habitat.

Il Calyptorhynchus lathami conta almeno tre sottospecie, nate per isolamento geografico in Australia. Come la specie principale, che è endemica di varie regione dell’Australia orientale, anche queste si trovano, con densità diversa, nella parte orientale dell’Australia ed isole limitrofe.

Possiamo distinguere:

– il Calyptorhynchus lathami lathami, la sottospecie più orientale, abbastanza rara, di casa nel sud-est del Queensland della Mallacoota a Vittoria, anche se si sono trovati gruppi isolati nella parte centrale del Queensland, nell’Eungella National Park, nella zona agricola di Riverina, nel sud-ovest del Nuovo Galles del Sud australiano, e nella foresta di Stato della Pilliga, detta anche Pilliga Scrub, ambiente semi-arido nella zona temperata del Nuovo Galles del Sud. In tutti questi ecotipi, la vita arboricola di questi uccelli è associata sempre a poche specie di alberi, appartenenti principalmente al genere Casuarina, riuniti in piccoli boschi o macchie boschive.

– il Calyptorhynchus lathami erebus, la sottospecie più comune, con una popolazione a densità maggiore della precedente, autoctona del Queensland centrale, ove colonizza piccole macchie boschive di Casuarina.

Le coppie di Calyptorhynchus lathami sono stabili per tutta la vita © Giuseppe Mazza

Le coppie di Calyptorhynchus lathami sono stabili per tutta la vita © Giuseppe Mazza

– il Calyptorhynchus lathami halmaturinus, la sottospecie a maggior rischio d’estinzione, collocata dalla IUCN, nella red list of Threatened Endangered Species. È endemica della Kangaroo Island, la terza isola australiana per dimensioni dopo la Tasmania e l’isola di Melville, dove è confinata nella parte nord-ovest con appena 100 unità, come risulta dagli ultimi censimenti della IUCN e del WWF. Il ciclo biologico del Calyptorhynchus lathami halmaturinus è strettamente legato a tre piante autoctone appartenenti alla famiglia delle Casuarinaceae e delle Myrtaceae.In particolare, per le Casuarinaceae, l’ Allocasuarina verticillata, un albero alto anche 10 m, detto in Australia Drooping Sheoak e presente per lo più all’interno dell’isola, e l’ Allocasuarina littoralis, il Black Sheoak che raggiunge gli 8-15 m e cresce sia lungo le coste che nella parte più interna, detta Inland. Le femmine nidificano nelle tane scavate in questi alberi dai mammiferi, che si trovano quindi spesso in competizione, e sia i maschi che le femmine si nutrono dei loro coni riproduttivi. Li afferrano coi loro piedi zigodattili e li frammentano, separando con la lingua carnosa i semi di cui si nutrono Inutile dire che in questa complicata operazione molti semi cadono al suolo, dando inizio a nuovi cicli vitali per la pianta. La propagazione, specie se l’animale è disturbato, può avvenire anche ad una certa distanza dall’albero, e questi cacatua, con la loro propagazione zoomofila, giocano quindi un ruolo ecologico essenziale per le regioni orientali dell’Australia. La terza specie di piante utilizzata, quella appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, è l’Eucalyptus cladocalyx, detta in Australia Sugar Gum. I Calyptorhynchus lathami halmaturinus si nutrono infatti delle bacche che produce. La variazione nella densità di popolazione di queste tre specie vegetali, indotta dall’uomo col disboscamento, i fuochi, e lo sfruttamento agricolo dei terreni limitrofi, che provoca sbilanciamenti nella fertilità del suolo, in termini di sali minerali, azoto e acqua disponibile, per non parlare della competitività delle specie coltivate, si riflette negativamente sul ciclo vitale di questi uccelli che vedono alterata la loro ecologia, con effetti catastrofici sulla densità di popolazione. Carenza di risorse trofiche, e carenze di posatoi naturali ed alberi per nidificare, che ne ritardano e limitano la riproduzione.

Zoogeografia

Fino alla prima metà dello scorso secolo, il Calyptorhynchus lathami viveva lungo tutta l’Australia nord orientale. Oggi è confinato in poche aree, dalla costa dell’Eungella National Park alla parte orientale del Queensland, fino alla Mallacoota nella regione di Vittoria. Nelle altre regioni australiane dov’era autoctono, si è estinto per il disboscamento e l’agricolturaIn natura subiscono anche la competizione di alcune vespe, che uccidono i pulli con le loro punture velenose, ma non è in sé una causa sufficiente a determinarne l’estinzione. La IUCN l’ha inserito nella lista rossa delle specie a rischio di estinzione, la CITES ne vieta il commercio.

Habitat-Ecologia

Gli habitat di questi uccelli sono molto vari. Vanno dalle foreste lungo le coste dell’Australia orientale, alle foreste asciutte di Eucalipti, alle foreste a macchie boschive dell’interno (inland), o a quelle presenti lungo fiumi e ruscelli. Sono attratti da piante appartenenti ai generi Casuarina e Allocasuarina, sia per la costruzione dei nidi che per i semi, su cui si basa principalmente il loro regime alimentare. Il Calyptorhynchus lathami vive generalmente in gruppi formati da 2-10 membri conspecifici, che possono convivere con specie affini, come il Calyptorhynchus funereus o il Calyptorhynchus banksii, visto che non sono molto aggressivi, anche se proteggono i loro nidi e le aree dove è localizzato il cibo. Come abbiamo detto, usano i grandi tronchi d’albero, anche morti e caduti al suolo, per la costruzione dei nidi.

Morfofisiologia

Il Calyptorhynchus lathami è il più piccolo di tutti i Cacatua neri. I maschi misurano 46-50 cm di lunghezza, e le femmine sono un po’ più piccole. L’apertura delle ali raggiunge i 90 cm, e il peso oscilla tra i 400-600 g. Presentano il classico robusto becco ricurvo di colore nero, una cresta erettile tipica dei Cacatuidae a mobilità volontaria, ma di dimensioni minori rispetto gli altri membri della famiglia. Il colore nero è il preponderante su tutto il corpo, sia nei maschi che nelle femmine, anche se nel maschio la testa è marrone cioccolato e la coda presenta brillanti macchie rosso-fiamma sulle timoniere. Le femmine hanno la testa di un marrone più scuro, timoniere con strisce giallo-arancio, e soprattutto una sorta di collare giallo, assente nei maschi, che è senza dubbio un carattere marcante del dimorfismo sessuale. Il piede è zigodattilo, adatto alla vita arboricola.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Il Calyptorhynchus lathami è una specie monogina (monogama). Le coppie che si formano sono stabili, e mantengono i legami per tutta la vita. La femmina prepara il nido nelle cavità degli alberi morti o a largo tronco. L’esatto numero di uova deposte non è conosciuto, ma sembra siano 3 o 4, covate esclusivamente dalla femmina. A una settimana dalla deposizione, questa può uscire per nutrirsi per brevi periodi, ma in genere il maschio pensa al suo sostentamento, come per i pulli, che nascono dopo 20-24 giorni d’incubazione. Anche la madre, recuperate le forze, aiuta poi il compagno a nutrire i piccoli, per circa 4 settimane, finché sono autonomi nel volo e nella ricerca del cibo. La prole abbandona il nido in settembre-ottobre, quando i genitori s’accoppiano per la successiva stagione degli amori.

 

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