Carapa guianensis

Famiglia : Meliaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Di casa nei Caraibi e Sud-America tropicale nelle foreste pluviali e lungo i fiumi fino a circa 1200 m d'altitudine, la Carapa guianensis è un albero di 20-50 m con radici tabulari e tronco di 0,6-1,5 m di diametro © Giuseppe Mazza

Di casa nei Caraibi e Sud-America tropicale nelle foreste pluviali e lungo i fiumi fino a circa 1200 m d’altitudine, la Carapa guianensis è un albero di 20-50 m con radici tabulari e tronco di 0,6-1,5 m di diametro © Giuseppe Mazza

La specie è originaria del Belize, Brasile, Colombia, Cuba, Costa Rica, Ecuador, Grenada, Guadalupe, Guatemala, Guyana, Guyana Francese, Honduras, Martinica, Nicaragua, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Saint Vincent e Grenadine, Suriname, Trinidad e Tobago e Venezuela dove abita nelle foreste pluviali sempreverdi, semidecidue e paludose, rappresentando a volte la specie dominante, prevalentemente lungo le rive di corsi d’acqua, dal livello del mare fino a circa 1200 m di altitudine.

Il nome del genere è quello utilizzato dai Kali’na (anticamente chiamati dagli europei Galibi), popolazione indigena delle coste caraibiche dell’America del Sud; il nome specifico latino “guianensis” = della Guyana fa riferimento al luogo di origine dell’esemplare tipo su cui è stata descritta la specie.

Nomi comuni: andiroba, Brazilian mahogany, crabwood, royal mahogany (inglese); andiroba, carapa, bois rouge (francese); andiroba, andiroba branca, andiroba-do-igapó, andiroba-saruba, canapé carapa, carapinha, castanha-mineira, iandiroba, iandirova, nandiroba (portoghese-Brasile); andiroba, andiroba vermelha, cabrima de guiana, caobilla, cedro cóbano, cedro macho, mazabalo (spagnolo); Läuseholz (tedesco).

La Carapa guianensis Aubl. (1775) è un albero deciduo o semideciduo, alto 20-50 m, con tronco eretto cilindrico, di 0,6-1,5 m di diametro, provvisto alla base di radici tabulari (radici appiattite simili a contrafforti che contribuiscono al sostegno di grandi alberi) alte fino a 2,5 m, dalla corteccia grigiastra o bruno grigiastra irregolarmente fessurata.

Le foglie, su un picciolo lungo 30 cm, sono alterne, paripennate, lunghe 30-60 cm, con 4-9 coppie di foglioline opposte o sub opposte, oblungo-ovate con margine intero e apice appuntito, lunghe 10-30 cm e larghe 4-7 cm, coriacee, di colore verde intenso lucido superiormente, opaco inferiormente. Infiorescenze a pannocchia ascellari o subterminali, erette, lunghe 20-60 cm, con fiori unisessuali subsessili sulla stessa infiorescenza, di circa 1 cm di diametro, fragranti, con calice verde chiaro con 4(5) lobi lunghi circa 1 mm, 4(5) petali di colore bianco o crema, da obovati a ellittici, di circa 5 mm di lunghezza, e tubo staminale lungo circa 3 mm.

Il frutto è una capsula legnosa deiscente sub globosa, quadrangolare, di 9-14 cm di diametro, a 4 lobi, contenente 2-4 semi angolati per lobo di colore bruno chiaro e di sapore particolarmente amaro; i semi galleggiano e sono dispersi prevalentemente dall’acqua.

Si riproduce per seme, che deve essere fresco avendo una breve durata di germinabilità, in terriccio ricco di sostanza organica mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione di circa tre settimane, i tempi possono essere ridotti a una settimana previa scarificazione, e per talea.

Foglie oblungo-ovate che raggiungono i 30 cm ed infiorescenze erette di 20-60 cm. Il legno duro, di colore da rosa chiaro a bruno-rossiccio, che scurisce col tempo, è durevole e facile da lavorare. Viene usato spesso in sostituzione del mogano. L’olio che si ricava dai semi è utilizzato dall’industria cormetica ed ha virtù medicinali © Giuseppe Mazza

Foglie oblungo-ovate che raggiungono i 30 cm ed infiorescenze erette di 20-60 cm. Il legno duro, di colore da rosa chiaro a bruno-rossiccio, che scurisce col tempo, è durevole e facile da lavorare. Viene usato spesso in sostituzione del mogano. L’olio che si ricava dai semi è utilizzato dall’industria cormetica ed ha virtù medicinali © Giuseppe Mazza

Albero imponente di veloce crescita adatto esclusivamente alle regioni tropicali e subtropicali umide con elevata piovosità annua, richiede pieno sole per crescere al meglio, o leggera ombreggiatura, e non è particolarmente esigente riguardo ai suoli, anche paludosi, ma preferisce quelli ricchi di sostanza organica; viene spesso utilizzato nei luoghi di origine come ornamentale.

Il legno, di colore da rosa chiaro a bruno-rossiccio, che scurisce col tempo, è duro, resistente, durevole, facile da lavorare e resistente alle termiti, che può essere utilizzato in sostituzione del mogano (Swietenia macrophylla) per mobili di pregio, nelle costruzioni delle abitazioni per infissi, pavimenti, scale e tramezzi, e per parti interne di imbarcazioni e veicoli.

L’olio estratto dai semi è utilizzato nell’industria cosmetica, dei saponi, per candele inodori insetto-repellenti e localmente per illuminazione; insieme alla corteccia ed alle foglie è impiegato da tempi remoti nella medicina tradizionale, in particolare delle tribù amazzoniche, per le malattie della pelle e come analgesico, antinfiammatorio, antipiretico e antibatterico.

Sinonimi: Persoonia guareoides Willd. (1799); Carapa latifolia Willd. ex C.DC. (1878); Granatum guianense (Aubl.) Kuntze (1891); Guarea mucronulata C.DC. (1917); Carapa macrocarpa Ducke (1922).

 

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