Cardamine amara

Famiglia : Brassicaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Cardamine amara

Cardamine amara è una specie perenne, erbacea, rizomatosa, con stoloni gemmanti da cui spuntano fusti ascendenti cilindrici, scarsamente ramificati, cavi e glabri. Cresce, anche con i piedi nell’acqua, lungo i ruscelli e accanto alle sorgenti alpine di gran parte d’Europa e dell’Asia occidentale fra 600 m a 2500 m d’altitudine © Giuseppe Mazza

È una specie morfologicamente molto variabile, diffusa nella maggior parte dell’Europa, inclusa la Gran Bretagna fino ai Balcani e all’Asia occidentale. Cresce presso le sorgenti, le paludi, le sponde di ruscelli e dei fossati e anche in acqua da 600 m a 2500 m circa, raramente si rinviene a quote più basse.

Il nome del genere (Cardamine) s’ipotizza possa derivare da due parole greche: kardia (= cuore) e amýno (=proteggere), per le proprietà medicinali (cardiotoniche) che anticamente si attribuivano alle piante di questo genere. L’epiteto specifico amara fa riferimento al sapore amaro, acre delle sue foglie.

Volgarmente questa specie è conosciuta con il nome di “billeri amaro” o “crescione amaro grande”.

Cardamine amara L. appartiene alla tribù Cardamineae che annovera 15 generi con la radichetta che rimane generalmente ancorata ai due cotiledoni e cresce lungo la linea di separazione degli stessi per tale motivo chiamati “cotiledoni accombenti”.

È una pianta perenne erbacea con rizoma obliquo e con stoloni gemmanti ricoperti di peli da cui si ergono fusti ascendenti, cilindrici, scarsamente ramificati, cavi e glabri. Le foglie caulinari sono alterne, imparipennate, portate da un lungo picciolo, molto ridotto nelle superiori. La lamina fogliare ha 5-7 segmenti di uguale forma, ellittiche, glabre, con margini dentati o ricurvi, color verde brillante. Le infiorescenze sono racemi apicali lassi che si allungano durante la fruttificazione.

I fiori sono regolari (attinomorfi), peduncolati, con calice formato da 4 sepali giallastri, saccati i due laterali.

Cardamine amara

Le foglie sono commestibili. Si possono usare per aromatizzare insalate e minestre, grazie al loro sapore piccante simile a quello del crescione © Giuseppe Mazza

La corolla, lunga circa 1,5 cm, ha 4 petali bianchi talora screziati di rosa o violetto disposti a croce. Gli stami sono 6, di cui 4 lunghi e 2 corti (tetradinami) e le antere hanno colore violetto. Lo stilo è unico, semplice con stimma senza rigonfiamenti laterali (capitato) su un ovario supero sincarpico bicarpellare.

La pianta fiorisce da maggio ad agosto. Il frutto è una siliqua eretta, piatta, non articolata, lunga 2-3 cm, a due valve piane con apertura nel senso della lunghezza dalla quale si liberano numerosi semi.

In Europa, all’interno di questa specie, sono riconosciute, sulla base di recenti studi tassonomici, cinque sottospecie. Quattro di esse sono diploidi (2n=16): Cardamine amara L. subsp. amara; C. amara subsp. balcanica Marhold & al.; C. amara subsp. opicii (J. Presl & C. Presl) Čelak.; C. amara subsp. pyrenaea Sennen, mentre una è tetraploide (2n=32): C. amara L. subsp. austriaca Marhold.

Queste sottospecie sono ben caratterizzate e si distinguono sia morfologicamente sia geograficamente. La sottospecie tipica, diploide C. amara subsp. amara, è la più comune e diffusa, e si rinviene in gran parte del suo areale. La sottospecie C. amara subsp. austriaca Marhold si riscontra sulle Alpi orientali e nelle aree limitrofe. Le indagini morfometriche e molecolari hanno mostrato che si tratta probabilmente un autotetraploide di C. amara subsp. amara. Questa sottospecie si riscontra, dove generalmente manca C. amara subsp. amara. Tutte e due, tuttavia, sovrappongono solo marginalmente il loro areale nella parte occidentale (Svizzera orientale) e settentrionale (Boemia meridionale). Si assomigliano molto e solo il numero cromosomico e la combinazione di diversi caratteri morfologici come il numero di foglie, la lunghezza dei sepali, la ramificazione del fusto e soprattutto il diametro dei granuli pollinici mostrano la differenza.

Cardamine amara

Fiorisce da maggio ad agosto. La corolla, lunga circa 1,5 cm, ha 4 petali bianchi disposti a croce. Gli stami hanno antere di colore violetto. Virtù medicinali © Giuseppe Mazza

Le altre sottospecie diploidi sono limitate alle catene montuose centroeuropee. C. amara subsp. opicii (J. Presl & C. Presl) Čelak. si riscontra sui monti Sudeti e sui Carpazi, C. amara subsp. balcanica Marhold, Ančev & Kit Tan è presente sulle montagne della Bulgaria sudoccidentale e della Grecia nordorientale. C. amara subsp. pyrenaea Sennen si trova sui Pirenei orientali. In Slovenia si trova C. amara con le due sottospecie C. amara subsp. amara e C. amara subsp. austriaca e quest’ultima sembra avere in questa regione il suo limite meridionale.

C. amara si riscontra anche in Finlandia che rappresenta il limite settentrionale del suo areale. C. amara è presente anche nelle regioni dell’Italia settentrionale, in Toscana e nel Molise.

Le foglie basali di C. amara, soprattutto in primavera, si utilizzavano per aromatizzare insalate e minestre, grazie al loro sapore piccante simile a quello del crescione.

In fitoterapia, in passato, si utilizzava un infuso di questa pianta come depurativo, diuretico e antianemico. Infatti, a C. amara sono riconosciute proprietà antianemiche, antiscorbutiche, diuretiche, remineralizzanti, antidiabetiche, depurative epatiche e decongestionanti dell’apparato  respiratorio.

Sinonimi: Cardamine amara subsp. barbareoides (Halácsy) Maire & Petitm.; Cardamine amara subsp. olotensis O. Bolòs; Cardamine amara subsp. siifolia Sennen; Cardamine amara var. grandiflora Bertol.; Cardamine amara var. parviflora Cadevall; Cardamine amara var. subalpina W.D.J. Koch; Cardamine bielzii Schur; Cardamine opicii J. Presl & C. Presl.

 

→ Per nozioni generali sulle BRASSICACEAE, cliccare qui.

→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle BRASSICACEAE cliccare qui.