Combretum constrictum

Famiglia : Combretaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Combretum constrictum, Combretaceae

Il Combretum constrictum è un arbusto sarmentoso dell’ Africa Tropicale, alto anche 3 m. Fiammeggianti infiorescenze globose di 6-8 cm. Le radici erano localmente usate come vermifugo per bambini © G. Mazza

La specie è originaria dell’Africa Tropicale (Kenya, Mozambico, Nigeria, Somalia e Tanzania), dove cresce nelle foreste prevalentemente in prossimità delle coste e lungo i corsi d’acqua in aree periodicamente inondate.

Il nome assegnato al genere riprende quello che fu usato da Plinio Il Vecchio per designare una specie che non si è riusciti ad identificare a causa della descrizione incompleta; il nome specifico è l’aggettivo latino “constrictus, a, um” = serrato, compatto, con riferimento all’infiorescenza.

Nomi comuni: powderpuff combretum, Thailand powderpuff (inglese); liane vermifuge, petit badamier (francese).

Il Combretum constrictum (Benth.) M.A.Lawson (1871) è un arbusto semierbaceo sarmentoso, sempreverde, con corteccia biancastra, alto 1,5-3 m. Le foglie, su un picciolo lungo 0,2-0,6 cm, sono alterne, raramente opposte, coriacee, obovato-ellittiche con apice appuntito, di 4-12 cm di lunghezza e 2-6 cm di larghezza; le basi persistenti dei piccioli formano corte spine smussate ricurve. Le infiorescenze sono racemi globosi prevalentemente terminali, lunghi 6-8 cm, portanti 20-30 fiori dal calice imbutiforme con tubo lungo 6 mm e 5 lobi triangolari rosati lunghi 4 mm e larghi 3 mm, corolla a 5 petali lineari-lanceolati, lunghi 6-8 mm e larghi 1,5-2,5 mm, di colore rosso, e 8-10 stami rosso vivo lunghi 2,5 cm. Frutti sessili pressoché ellissoidi a cinque coste, di 2,5 cm di lunghezza e 1,2-1,5 cm di diametro, contenenti un solo seme. Si propaga per seme in terriccio organico con aggiunta di sabbia per un 30% mantenuto umido alla temperatura di 22-24 °C; si riproduce facilmente anche per talea, utilizzando porzioni apicali legnose lunghe 10-15 cm, e margotta.

Specie particolarmente ornamentale per le compatte infiorescenze dai lunghi stami prodotte pressoché con continuità, coltivabile in pieno sole esclusivamente nelle regioni a clima tropicale e subtropicale. Di facile coltivazione, richiede solo regolari innaffiature al momento dell’impianto, ma una volta ben radicata può sopportare brevi periodi di siccità; non è particolarmente esigente riguardo al suolo e sopporta bene le potature, può essere quindi allevata a cespuglio o come piccolo albero, utilizzabile quindi, per le dimensioni contenute, anche in piccoli giardini. Si presta bene alla coltivazione in vaso per potere essere riparata nei mesi più freddi, dove il clima non consente la permanenza con continuità all’aperto, in ambienti particolarmente luminosi, con temperature diurne di 20-24 °C e minime notturne non inferiori a 16 °C. Le innaffiature devono essere regolari in estate, più diradate in inverno, lasciando asciugare parzialmente il substrato prima di ridare acqua, e le concimazioni, dalla primavera all’autunno, effettuate preferibilmente con prodotti idrosolubili bilanciati con microelementi.

Varie parti della pianta sono impiegate nella medicina tradizionale, in particolare le radici erano utilizzate in passato come vermifughi nei bambini.

Sinonimi: Poivrea constricta Benth. (1849); Combretum infundibuliforme Engl. (1895); Combretum bussei Engl. & Diels (1907).

 

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