Cussonia spicata

Famiglia : Araliaceae


Testo © Pietro Puccio

 

multi

Un albero molto decorativo che può raggiungere i 15 m, ed un rimedio alla malaria © Giuseppe Mazza

La Cussonia spicata Thunb. (1780) è originaria dell’Africa (Botswana, Kenia, Malawi, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Sud Africa, Sudan, Swaziland, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe) e Isole Comore dove cresce in aree aperte rocciose, savane ed ai margini delle foreste.

Il genere è dedicato al botanico francese Pierre Cusson (1727-1783); il nome specifico deriva dal latino “spicatus” = che ha spighe, con riferimento alle infiorescenze.

Nomi comuni: “cabbage-tree”, “common cabbage tree”, “lowveld cabbage”, “tree spiked cabbage tree” (inglese); “kiepersol” (afrikaans); “cussonia en épis” (francese); “arbol de la col” (spagnolo); “kohlbaum” (tedesco).

Albero sempreverde o semideciduo, molto ramificato nei vecchi esemplari, dalla corteccia di colore grigiastro nei rami giovani, giallastro e profondamente fessurata in quelli vecchi, alto fino a circa 15 m, con il fogliame concentrato in densi globi all’apice dei rami.

Le foglie, fino a circa 70 cm di diametro, di colore verde scuro o verde bluastro, su piccioli lunghi fino a 60 cm, sono palmato-composte con 5-9 lobi lunghi fino a 30-35 cm irregolarmente pennati e profondamente incisi a metà nervatura, con foglioline lunghe 6-15 cm e larghe 4 cm dai margini generalmente dentati; nella fase giovanile le foglie possono essere più o meno intere.

Le infiorescenze sono terminali a pannocchia con fiori giallo-verdastri riuniti in 8-12 spighe compatte, lunghe fino a 20 cm, a forma di candelabro. I frutti sono ovoidi di colore porpora a maturità di circa 6 mm di diametro.

Si riproduce per seme, che ha una germinabilità di breve durata, nel qual caso fiorisce a partire dagli otto anni di età, e per talea. Specie a crescita veloce molto decorativa per la forma della chioma e delle foglie, adatta a climi tropicali, subtropicali e marginalmente temperato caldi, sopportando temperature fino a -3/-4°C per breve periodo, da piantare isolata per esaltarne le caratteristiche e comunque lontano da muri, recinzioni, condotti fognari ecc. avendo un apparato radicale molto aggressivo e superficiale. In vaso va coltivata in substrati sabbiosi e drenanti in posizione luminosa a temperature che è bene non scendano sotto 12-14°C; le annaffiature devono essere moderate durante il periodo vegetativo e diradate in inverno. Per il fusto che può assumere facilmente forme contorte e le radici succulente è un soggetto apprezzato dai collezionisti di caudiciformi e per realizzare bonsai.

La specie è una importante fonte di cibo per la fauna locale e le foglie sono anche utilizzate come foraggio per il bestiame; le radici succulente sono eduli e utilizzate in situazioni di emergenza e parti della pianta sono impiegate nella medicina tradizionale, in particolare il decotto di corteccia nel trattamento della malaria e le foglie in caso di indigestione.

Sinonimi: Cussonia quercifolia Colla (1824); Cussonia triptera Colla (1824); Cussonia calophylla Miq. (1844); Cussonia kraussii Hochst. (1844); Cussonia boivinii Drake (1897).

 

→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle ARALIACEAE cliccare qui.