Dendrobium lineale

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Il Dendrobium lineale è una specie epifita o litofita della Nuova Guinea © Giuseppe Mazza

La specie è originaria della Nuova Guinea dove cresce nelle foreste prevalentemente lungo le coste e le rive dei corsi d’acqua, dal livello del mare fino a circa 800 m di altitudine.

Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “βίος” (bios) = vita, con riferimento alle numerose specie del genere che vivono sugli alberi; il nome specifico è l’aggettivo latino “linealis, e” = provvisto di linee, con riferimento alle numerose linee sul labello.

Nomi comuni: Morobe shower orchid (inglese).

Il Dendrobium lineale Rolfe (1889) è una specie epifita o litofita, piuttosto variabile per colore dei fiori, con pseudobulbi eretti cilindrici assottigliati verso l’apice, generalmente di 0,6-1 m di altezza, ma che nei vecchi esemplari possono raggiungere 2 m, e 1,5-3 cm di diametro, con foglie persistenti alterne, distiche, oblungo-labceolate, coriacee, rigide, di colore verde intenso.

Infiorescenze racemose dai nodi superiori degli pseudobulbi maturi, erette o ricurve, lunghe fino a circa 80 cm, portanti numerosi fiori di 4-6 cm di diametro generalmente di colore bianco oppure sfumati di rosa, giallo, viola o porpora con labello striato di porpora.

Sepali lineari con apice appuntito e retroflesso, i sepali laterali, fusi insieme alla base della colonna, formano una sorta di sperone (mentum) lungo circa 1 cm.

Petali spatolati eretti e parzialmente ritorti, labello trilobato con lobi laterali eretti ai lati della colonna e lobo mediano obovato con margini ondulati ed apice appuntito.

Si riproduce per seme, in vitro, e divisione, da effettuare alla ripresa vegetativa, con ciascuna sezione provvista di almeno 3-4 pseudobulbi.

Specie fiorifera, piuttosto rara in coltivazione, con fiori profumati di lunga durata, fino a 2 mesi, richiede elevata luminosità, anche qualche ora di luce solare diretta, temperature medio-alte in estate, 22-32 °C, mediamente più fresche in inverno, con minime non inferiori a 15 °C, elevata umidità, 70-80%, e costante ventilazione.
Le innaffiature devono essere regolari ed abbondanti durante tutto il periodo vegetativo, evitando ristagni all’apice delle nuove vegetazioni, particolarmente sensibili al marciume, leggermente più diradate in inverno fino alla ripresa vegetativa. Per le innaffiature e nebulizzazioni utilizzare acqua piovana, da osmosi inversa o demineralizzata; le concimazioni, opportunamente distribuite in modo da evitare accumulo di sali, vanno fatte durante il periodo vegetativo preferibilmente con prodotti bilanciati idrosolubili, con microelementi, a ¼ di dose di quella consigliata sulla confezione.

Specie rara in coltivazione, con infiorescenze dal colore variabile, lunghe anche 80 cm, e fiori profumati di 4-6 cm che possono durare 2 mesi © Giuseppe Mazza

Specie rara in coltivazione, con infiorescenze dal colore variabile, lunghe anche 80 cm, e fiori profumati di 4-6 cm che possono durare 2 mesi © Giuseppe Mazza

Viene preferibilmente coltivata in vasi o canestri, date le dimensioni che può raggiungere, con composto particolarmente drenante e aerato, per permettere alle radici di asciugarsi velocemente dopo ogni innaffiatura, che può essere costituito da frammenti di corteccia (bark) e carbone di media pezzatura con eventuale aggiunta di inerti per migliorare il drenaggio. Trapianti e rinvasi vanno effettuati quando strettamente necessari alla ripresa vegetativa, segnalata dall’apparire delle nuove radici. La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).

Sinonimi: Dendrobium veratrifolium Lindl. (1843); Callista veratrifolia Kuntze (1891); Dendrobium cogniauxianum Kraenzl. (1891); Dendrobium augustae-victoriae Kraenzl. (1894); Dendrobium imperatrix Kraenzl. (1895); Dendrobium grantii C.T.White (1940). Dendrobium veratroides Bakh.f. (1963); Durabaculum veratrifolium M.A.Clem. & D.L.Jones (2002).

 

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