Dendrochilum latifolium var. macranthum

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Pietro Puccio

 

multi

Dendrochilum latifolium var. macranthum è un’epifita delle Filippine con corto rizoma strisciante e pseudobulbi conici di 3-8 cm. Recano una sola foglia lunga anche 50 cm con un picciolo di 20 cm © Giuseppe Mazza

La specie è originaria delle Filippine dove vive sugli alberi delle foreste umide fino a circa 1600 m di altitudine.

Il nome del genere è la combinazione dei sostantivi greci “δένδρον” (dendron) = albero e “χεῖλος” (cheilos) = labbro, con riferimento alla sua natura epifita e al labello prominente; il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo latino “latus, a, um” = largo e del sostantivo “folium, ii” = foglia, quello della varietà è la combinazione dell’aggettivo greco “μακρός” (macrόs) = grande e del sostantivo “ἄνθος” (anthos) = fiore, con ovvio riferimento.

Nomi comuni: necklace orchid (inglese).

Il Dendrochilum latifolium var. macranthum (Schltr.) H.A.Pedersen (1997) è una specie epifita con corto rizoma strisciante da cui si originano pseudobulbi conici, di 3-8 cm di lunghezza e 1-1,5 cm di diametro, con all’apice una foglia, su un picciolo lungo 10-20 cm, ellittico-lanceolata con apice appuntito, lunga 20-50 cm e larga 4,5-8 cm, coriacea. Infiorescenze racemose, su un peduncolo eretto, lungo 10-45 cm, che si sviluppano contemporaneamente al nuovo pseudobulbo ed alla nuova foglia, bruscamente ricadenti, lunghe 15-35 cm, portanti una moltitudine di fiori distici ravvicinati, di circa 1,5 cm di diametro, intensamente profumati, con sepali e petali giallo verdastri e labello giallo arancio. Brattee floreali appuntite, lunghe 10 mm e larghe 7 mm, sepali lanceolati con apice appuntito, lunghi circa 11 mm, petali ellittico-lanceolati con apice appuntito, lunghi circa 8 mm e larghi 2 mm, labello trilobato, lungo 4 mm, con lobi laterali triangolari, lunghi circa 1 mm, e lobo mediano obovato con apice ottuso e margine irregolarmente crenato, lungo 3,5 mm e largo 2 mm.

Si riproduce per seme, in vitro, e per divisione alla fine della fioritura.

Specie di facile coltivazione, tra le più grandi del genere, che forma in breve tempo larghi cespi, richiede una esposizione leggermente ombreggiata, temperature medio-alte, 22-32 °C, in estate, leggermente più fresche in inverno, con minime notturne non inferiori a 13 °C, elevata umidità e, fondamentale, una buona ventilazione. Innaffiature frequenti dalla primavera all’autunno, più diradate in inverno lasciando asciugare parzialmente il composto prima di ridare acqua, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Concimazioni ogni due settimane dalla primavera all’autunno utilizzando un prodotto idrosolubile bilanciato, con microelementi, a ¼ di dose di quella riportata sulla confezione.
Viene solitamente coltivata in vasi o canestri con composto che può essere costituito da frammenti di corteccia (bark) di fine pezzatura, carbone e sfagno. I rinvasi vanno effettuati, quando necessari, dopo la fioritura all’apparire delle nuove radici.

Infiorescenze racemose, su un peduncolo eretto, che si sviluppano contemporaneamente al nuovo pseudobulbo ed alla nuova foglia, bruscamente ricadenti, lunghe 15-35 cm. Portano una moltitudine di fiorellini distici ravvicinati, di circa 1,5 cm di diametro, intensamente profumati, con sepali e petali giallo verdastri e labello giallo arancio © Giuseppe Mazza

Infiorescenze racemose, su un peduncolo eretto, che si sviluppano contemporaneamente al nuovo pseudobulbo ed alla nuova foglia, bruscamente ricadenti, lunghe 15-35 cm. Portano una moltitudine di fiorellini distici ravvicinati, di circa 1,5 cm di diametro, intensamente profumati, con sepali e petali giallo verdastri e labello giallo arancio © Giuseppe Mazza

La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).

Sinonimi: Dendrochilum grandiflorum Schltr. (1910); Dendrochilum cagayanense Ames (1911); Dendrochilum macranthum Schltr. (1911); Dendrochilum serratum L.O.Williams (1937).

 

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