Diplodus cervinus

Famiglia : Sparidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

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Il Sarago faraone (Diplodus cervinus ) ha una grande diffusione ma è relativamente raro © Giuseppe Mazza

Il Sarago faraone (Diplodus cervinus Lowe, 1838), appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, al vasto ordine dei Perciformes ed alla famiglia degli Sparidae.

Il nome del genere deriva dal greco “diplous” = due, e “odous” = dente, quindi “doppio dente” con riferimento ai doppi incisivi, particolarmente evidenti.

Il nome della specie viene dal latino “cervus” = cervo, e quindi “cervinus” = del cervo, cervino, per le vistose bande verticali che evocano il colore di questo mammifero.

Zoogeografia

Presente un tempo solo nel Mediterraneo meridionale, oggi, col riscaldamento climatico, ha colonizzato tutto il bacino, e dopo lo Stretto di Gibilterra, si ritrova a nord sulla costa atlantica fino al Golfo di Biscaglia, ed a sud fino al Senegal, Madera e Canarie incluse.

Poi c’è una interruzione, e saltate le acque più calde, riappare in Sud Africa. Qui alcuni parlano della sottospecie Diplodus cervinus omanensis Bauchot & Bianchi, 1984, contrapposta a quella del Mediterraneo, il Diplodus cervinus cervinus Lowe, 1838, e si parla anche di un Diplodus cervinus hottentotus Smith, 1844, presente, dopo il Capo di Buona Speranza, sulle coste dell’Oceano Indiano.

Ecologia-Habitat

Prende il nome dalle bande verticali, color pelle di cervo, che in mare appaiono spesso dorate © Giuseppe Mazza

Prende il nome dalle bande verticali, color pelle di cervo, che in mare appaiono spesso dorate © Giuseppe Mazza

Il sarago faraone vive in acque profonde, nel coralligeno, fra i 30-300 m, ma è stato visto anche in quelle basse, come gli altri saraghi.
I giovani infatti nuotano in pochi metri d’acqua, frequentando le praterie di Posidonia (Posidonia oceanica), ma poi scendono sempre più in basso, dove vivono in piccoli gruppi nelle riserve marine o isolati quando l’industria della pesca li perseguita.

Morfofisiologia

Può raggiungere 55 cm e quasi 3 kg, ma in genere supera di raro i 35 cm.

Il corpo è alto, compresso lateralmente, ed il profilo del muso ricorda un po’ quello del Diplodus puntazzo, anche se molto meno concavo. La bocca, leggermente protrattile, è piccola con labbra carnose e solide mascelle d’ugual taglia ma dentatura diversa: 10-12 incisivi sopra e 8 sotto, seguiti in entrambi i casi da file di molari.

La pinna dorsale, unica, mostra 11-12 raggi spinosi e 12-14 molli; l’anale 3 spinosi e 11-12 inermi; e le ventrali recano una sola spina con 5 raggi molli. Le pettorali sono lunghe ed acuminate, la caudale legger- mente forcuta. Il corpo è grigio argenteo, con riflessi dorati, e le famose cinque bande dal colore cervino. All’attacco delle pettorali c’è una macchia nera e ugualmente scura è la parte supe- riore del muso e quella fra gli occhi.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Onnivoro, il sarago faraone si nutre di piccoli crostacei, molluschi ed alghe.

Vive in acque profonde, nel coralligeno, fra i 30-300 m © Giuseppe Mazza

Vive in acque profonde, nel coralligeno, fra i 30-300 m © Giuseppe Mazza

Si riproduce solo una volta all’anno con uova pelagiche, nel Senegal fra gennaio e marzo, ma a parte questo sulla sua vita sessuale si sa ben poco.

Niente da stupirsi visto che si tratta di un animale relativamente raro, certamente minacciato, che non è ancora entrato nella famosa “Red List” degli animali in pericolo solo per vasta diffusione e la mancanza di dati.

Pesca a parte, pare che, secondo le zone, il tempo minimo per raddoppiare la popolazione vada da 4,5 a 14 anni.

L’indice di vulnerabilità della specie segna attualmente 55 su una scala di 100.

Sinonimi

Charax cervinus Lowe, 1838; Diplodus trifasciatus Rafinesque, 1810; Sargus cervinus Lowe, 1838; Sargus trifasciatus Rafinesque, 1810.

 

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