Ephippiorhynchus senegalensis

Famiglia : Ciconiidae

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Testo © Dr. Gianfranco Colombo

 

Mitteria del Senegal, Ephippiorhynchus senegalensis, Ciconiidae

La Mitteria del Senegal, detta anche Cicogna dal becco a sella o Cicogna sellata (Ephippiorhynchus senegalensis), è una vistosa cicogna dell’Africa subsahariana © G. Mazza

La Mitteria del Senegal chiamata anche Cicogna dal becco a sella o Cicogna sellata (Ephippiorhynchus senegalensis Shaw, 1800) appartiene all’ordine dei Ciconiiformes ed alla famiglia dei Ciconiidae ed è la rappresentante africana delle tre specie di questa particolare cicogna, presenti sul nostro pianeta. La specie americana è però assegnata al genere Jabiru.

Ephippiorhynchus senegalensis, Ciconiidae, Mitteria del Senegal

Vive principalmente in aquitrini paludosi, specchi d’acqua ed anse di fiumi a scorrimento lento © Giuseppe Mazza

Caratteristica principale di questo uccello è il suo becco spettacolare sul quale sono praticamente concentrati tutti i suoi connotati e che lo rendono particolare ed inconfondibile: le misure, il colore, la forma e la bellezza.

Sebbene sia di dimensioni anomale anche per una cicogna, una famiglia che d’abitudine è già dotata di un becco robusto e ben evidente, questo attrezzo non appesantisce più di tanto la sua figura anzi l’aiuta a renderla leggiadra e simpatica sia per la sua forma ma ancor più per i colori che la natura ha usato.

Non aspettiamoci di vedere nel becco di questa cicogna, i terribili ed a volte sconvolgenti rostri che ritroviamo nella Cicogna dal becco a scarpa (Balaeniceps rex) oppure in quello dell’Airone dal becco a cucchiaio (Cochlearius cochlearius) ma sicuramente ci troviamo di fronte ad uno dei più interessanti becchi del mondo alato.

Anche la sua classificazione tassonomica riprende questa caratteristica, dimostrando tacitamente che colui che ha studiato e determinato questa specie, è stato anch’esso subito colpito da questa particolarità.

L’etimologia del nome scientifico, per quanto attiene il genere Ephippiorhynchus, trae origine dal greco, con la combinazione dei due termini “ephippios” = ”sella e “rhunkhos” = becco, appunto un becco a forma di sella e dal latino il nome della specie senegalensis = del Senegal, epiteto spesso bistrattato ed affibbiato a tanti uccelli che arrivavano dall’Africa od anche generalmente da zone tropicali lontane non ben definite.

In Europa nelle varie lingue si sono sbizzarriti nel dare il proprio nome volgare a questa bella cicogna, partendo dal nome Mitteria un termine con derivazione greca da “mukter”= grugno e “rhunkhos”= becco, con significato di becco all’insù e Jabiru il nome locale in lingua tupi dato dagli aborigeni dell’Amazzonia ed usato poi principalmente per identificare la specie americana (Jabiru mycteria).

In tedesco Sattelstorch, in spagnolo Jabirú africano, in francese Jabiru d’Afrique ed in portoghese Jabiru.

Ephippiorhynchus senegalensis, Ciconiidae, Mitteria del Senegal

Il grande becco, lungo 30 cm, è davvero inconfondibile per il vivace contrasto rosso-nero e uno scudo giallo, a forma di sella, accanto agli occhi © Giuseppe Mazza

Zoogeografia

Le tre cicogne appartenenti a questo raggruppamento sono spesso chiamate cicogne maggiori o grandi cicogne e vivono rispettivamente in Africa, nell’Australasia ed in Sudamerica.

Ephippiorhynchus senegalensis, Ciconiidae, Mitteria del Senegal

In piedi supera i 150 con un’apertura alare di 230 cm. Marabut a parte, è la più grande cicogna africana © Giuseppe Mazza

La mitteria del Senegal è un uccello unicamente africano ed occupa diffusamente tutta l’area tropicale subsahariana di questo continente, spaziando dal Senegal all’Etiopia ed a sud fino a
raggiungere il Sudafrica.

Non è uccello comunissimo od avvistabile in folti gruppi in quanto conduce una vita piuttosto solitaria e quasi sempre condivisa unicamente col partner anche se frammisto ad altre specie ma la sua diffusione è ampia ed il territorio occupato vastissimo.

Come tutti i ciconiformi questa specie è strettamente legata all’ambiente acquatico ed evita sistematicamente le aree secche od inaridite, cercando, durante l’avvicendamento delle stagioni piovose, i luoghi allagati ed acquitrinosi. È quindi considerata specie sedentaria e soggetta solo a stagionali e brevi erratismi.

L’ Ephippiorhyncus asiaticus o Becco a sella asiatico, è la specie propria del sudest asiatico ed il già nominato Jabiru (Jabiru mycteria) la controparte sudamericana.

Ecologia Habitat

Questo uccello non ama le dense foreste né tantomeno le zone stabilmente aride ma vive principalmente in acquitrini paludosi, sponde di fiumi ed anse con acque a scorrimento lento, laghi e specchi d’acqua anche di ridotte dimensioni. D’abitudine frequenta luoghi aperti con grandi visuali ma non è raro trovarli in piccoli corsi d’acqua cespugliosi ed occultati, dove trascorre la sua vita alquanto solitaria. Ama la quiete ma non manca di intrupparsi con altre specie di uccelli in luoghi dove il cibo risulta abbondante ma, come si suole dire, preferisce stare a distanza dagli altri uccelli spesso molto più invadenti.

Ephippiorhynchus senegalensis, Ciconiidae, Mitteria del Senegal

Si nutre principalmente di pesci, immergendo l’enorme becco che chiude a scatto appena trova una preda, ma anche di crostacei, anfibi, rettili, piccoli mammiferi, uccelli ed insetti, in particolare locuste © G. Mazza

Contrariamente alle apparenze, questa cicogna è di carattere dolce ed amichevole e non mostra di trarre vantaggio dalle sue notevoli dimensioni anzi spesso viene disturbata ed anticipata nella cattura di prede da altre specie in particolare ardeidi, notoriamente più aggressivi ed invasivi della
nostra mitteria.

Morfofisiologia

Le dimensioni della mitteria del Senegal sono notevoli e nelle aree in cui vive è superata di misura solo dal Marabut (Leptoptilos crumenifer) un ciconide considerato a sua volta uno dei più grossi uccelli volanti. La sua struttura è però molto più elegante, sottile ed allungata con corpo affusolato ben proporzionato, un passo molto elegante quasi regale, zampe sottili ed allungate e molto più colorata.

Supera in lunghezza i 130 cm con un’apertura alare di 230 ed un peso variabile che può arrivare ai 6 kg. Ritto in piedi sulle lunghissime zampe raggiunge un’altezza superiore ai 150 cm.

I colori fondamentali della livrea sono il bianco ed il nero. Collo e testa totalmente neri, petto e corpo bianco candido e copertura alare ancora di colore nero corvino.

Ad ali aperte evidenzia sia dal lato superiore che inferiore, remiganti bianche e copritrici nere, mostrandosi in volo come un uccello bicolore. Sul petto mostra una piccola macchia di pelle nuda di color rosso vivo che tende ad iscurirsi durante la nidificazione.

Caratteristica di questa cicogna è però il becco, praticamente una variopinta tavolozza di colori fantastici, abbinati in modo fantasioso. Alla base è di colore rosso vivido, interrotto a circa metà della lunghezza, da una larga fascia nera per poi proseguire di nuovo e fino in punta, col medesimo rosso della parte iniziale. Sullo specchio frontale a ridosso dell’attaccatura alla testa, il becco è adornato da uno scudo (la sella) di colore giallo vivido ben visibile anche da lontano ed in netto contrasto con gli altri due colori.

Ephippiorhynchus senegalensis, Ciconiidae, Mitteria del Senegal

Maschio accanto al nido. Specie monogama, ha un carattere dolce e remissivo. Sceglie grossi alberi dove accumula una notevole quantità di rami e fuscelli arredati poi con materiale più soffice. Non si riproduce regolarmente tutti gli anni e depone solo due uova, covate da entrambi i coniugi per circa 7 settimane © Gianfranco Colombo

Un becco così colorato e così massiccio che supera i 30 cm di lunghezza, non può certo passare inosservato, tanto più nella sua forma appuntita e rivolta dolcemente all’insù che lo rende nel medesimo tempo simpatico e gentile.

Sulla gola pendono due piccoli barbigli, ridotti nella dimensione ma ben evidenti, anch’essi giallo vivido e facilmente visibili per il contrasto col sottostante nero.

Il colore degli occhi differisce secondo il genere, essendo bruno scuro quello dei maschi e giallo brillante quello delle femmine. È rilevata anche una piccola differenza nelle dimensioni e nel peso a favore del maschio.

Occhi molto penetranti in quanto anch’essi in contrasto col nero corvino della testa.

Anche le zampe non mancano di attrattiva pur essendo nel complesso nero grigiastre ma abbellite da ginocchia e piedi di un bel colore rosato. Ha tarsi estremamente lunghi al contrario delle dita che risultano piccole e piuttosto sottodimensionate per la sua stazza.

I giovani mostrano già da subito le prime tracce di questa livrea ma con colori e sfumature di gran lunga attenuate.

Come tutte le cicogne, durante il volo tiene il collo ben steso in avanti con il becco leggermente rivolto in basso.

Etologia-Biologia riproduttiva

Come è accaduto con tanti uccelli africani con particolari caratteristiche, vedi l’ibis sacro (Threskiornis aethiopicus), il falco sacro (Falco cherrug), con il capovaccaio (Neophron percnopterus), anche questa cicogna, nell’antico Egitto rientrava nella sacralità e veniva correntemente riportata nei loro geroglifici.

Ephippiorhynchus senegalensis, Ciconiidae, Mitteria del Senegal

Il dimorfismo sessuale è minimo. Qui due giovani: in alto una femmina con l’iride dell’occhio che diventerà giallo brillante e in basso un maschio che si distingue per l’iride colore marrone scuro © Gianfranco Colombo

La mitteria del Senegal è specie monogama che vive in coppie molto affiatate mantenendo durante il periodo riproduttivo un’attenzione spasmodica per il partner. Condizione che viene trasmessa anche alla prole alla quale viene dedicata una cura molto particolare ed attenta. In effetti questa cicogna depone un numero di uova ridotto per cui sembra che il basso numero e la conseguente e naturale necessità di un buon risultato nella riproduzione sia ripagato da un maggiore affetto dato durante la crescita.

È specie alquanto silenziosa se non quando in fase di corteggiamento o, sempre dal nido, durante la cura dei piccoli. Come tutte le cicogne pratica il bill-clattering il tipico rumore ottenuto sbattendo fortemente e ripetutamente le due mandibole ma emette anche bassi grugniti in ambito di coppia.

Per nidificare sceglie grossi ed alti alberi dove accumula una notevole quantità di rami e fuscelli che poi arreda con materiale più soffice. Nidifica solitaria e mai in colonie neppure miste con altri uccelli, solo raramente si possono vedere due nidi vicini. Non è costante e non nidifica tutti gli anni. Il nido è spesso usato per più anni raggiungendo misure sempre maggiori per l’apporto continuo di nuovo materiale

Depone 1 o 2 uova di color bianco che vengono covate da entrambi i partner, per circa 7 settimane ma ne occorrono abitualmente altre 10/13 prima che i piccoli lascino definitivamente il nido. Raggiungono la maturità sessuale verso il terzo anno ed hanno una prospettiva di vita ventennale.

La mitteria si nutre principalmente di pesci che cattura immergendo l’enorme becco che richiude a scatto non appena incontra la preda. La sua dieta include abitualmente crostacei, anfibi, rettili ma anche piccoli mammiferi, uccelli ed insetti, in particolare locuste.

Questa cicogna vive bene in cattività avendo un carattere dolce e remissivo per cui risulta presente in moltissimi zoo di tutto il mondo. Non è considerata specie a rischio.

Sinonimi

Mycteria senegalensis Shaw, 1800.

 

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