Euphorbia viguieri

Famiglia : Euphorbiaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria del Madagascar centrosettentrionale dove vive nelle foreste aperte costiere prevalentemente su rocce calcaree.

Il genere prende nome da Euphorbus, medico personale del re di Numidia, Giuba II (52 a.C.-23 d.C.), che gli dedicò queste piante in un trattato che ne descriveva le virtù medicamentose; la specie è dedicata al botanico e raccoglitore francese René Viguier (1880-1931).

Nomi comuni: Viguier’s spurge (inglese).

L’ Euphorbia viguieri Denis (1921) è una specie decidua molto variabile con fusto singolo angolato, generalmente non ramificato, verde, alto fino a circa 80 cm con un diametro fino a 3 cm, su cui sono evidenti le cicatrici ellittiche biancastre, traccia delle foglie cadute, disposte su 5-6 file verticali con ai lati robuste spine biancastre, lunghe 1,5-2 cm, piatte alla base e suddivise verso l’apice in numerose spine sottili.

L’Euphorbia viguieri è una succulenta decidua del Madagascar © Giuseppe Mazza

L’Euphorbia viguieri è una succulenta decidua del Madagascar © Giuseppe Mazza

Le foglie sono semplici, ovate, di colore verde brillante, lunghe 6-15 cm e larghe circa 3 cm, raggruppate all’apice.

I ciazi, le tipiche infiorescenze delle Euphorbiaceae, sono circondati da due brattee (ciatofilli) di colore rosso vivo, e sono a loro volta riuniti in cime ascellari subsessili o su un peduncolo lungo fino a circa 10 cm; i ciazi possono essere unisessuali, anche su piante differenti, o bisessuali.

Il frutto è una capsula a tre logge, contenente ciascuna un solo seme che a maturità viene espulso e scagliato a distanza.

Si riproduce per seme in terriccio calcareo particolarmente drenante, la germinazione ha luogo in 2-3 settimane alla temperatura di 22-24 °C.

Sono state descritte 4 varietà, oltre alla Euphorbia viguieri var. viguieri, che presenta infiorescenze peduncolate e ciazi unisessuali, che si distinguono principalmente per la diversa lunghezza del peduncolo ed i ciazi bisessuali, ma su cui non tutti concordano ritenendoli solo ecotipi:

Euphorbia viguieri var. ankarafantsiensis Ursch & Leandri (1955).

Euphorbia viguieri var. capuroniana Ursch & Leandri (1955).

Euphorbia viguieri var. tsimbazazae Ursch & Leandri (1955).

Euphorbia viguieri var. vilanandrensis Ursch & Leandri (1955).

Specie molto ornamentale e di relativa facile coltivazione, molto apprezzata dai collezionisti di succulente, può essere coltivata all’aperto nelle zone a clima tropicale e subtropicale stagionale, non sopportando temperature prossime a 0 °C, in pieno sole, preferibilmente, o leggera ombreggiatura, su suoli calcarei perfettamente drenanti.

In vaso va coltivata in posizione quanto più luminosa possibile in terriccio calcareo con aggiunta di sabbia grossolana o pietrisco per migliorare il drenaggio, con temperature minime invernali superiori a 12 °C; le innaffiature devono essere regolari in estate, durante il periodo vegetativo, ma lasciando asciugare il substrato prima di ridare acqua, sospese del tutto in inverno.

Tutte le parti della pianta sono considerate tossiche, evitare il contatto della linfa con gli occhi e la bocca.

La specie è iscritta nell’appendice II della Cites (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).

 

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