Gmelina macrophylla

Famiglia : Lamiaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Gmelina macrophylla, Lamiaceae

La Gmelina macrophylla cresce spontanea in Nuova Guinea dove può raggiungere i 35 m d’altezza. Infiorescenze terminali a pannocchia di 15-30 cm con corolle bianco-rosate e vistose drupe obovoidi non commestibili che superano spesso i 2 cm © Giuseppe Mazza

La specie è originaria dell’Australia (Queensland) e Nuova Guinea dove vive ai margini delle foreste pluviali o in aree paludose fino a circa 500 m di altitudine.

Il genere fu dedicato da Linneo al medico e botanico tedesco Johann Georg Gmelin (1709-1755); il nome specifico è la combinazione dell’ aggettivo greco “μακρός” (macrόs) = grande, lungo e del sostantivo “φύλλον” (phyllon) = foglia, con ovvio riferimento.

Nomi comuni: grey teak, white beech (inglese).

La Gmelina macrophylla (R. Br.) Benth. (1870) è un arbusto o albero alto fino a circa 35 m con tronco eretto, di 10-50 cm di diametro, dalla corteccia grigiastra fessurata verticalmente. Le foglie, su un picciolo scanalato lungo 1-3 cm, sono semplici, opposte, oblungo-ovate con margine intero e apice ottuso o appuntito, lunghe 10-35 cm e larghe 8-22 cm, coriacee, di colore verde scuro superiormente, verde pallido o grigio verde inferiormente, dotate nella pagina inferiore di due ghiandole nettarifere poste in prossimità del picciolo ai lati della nervatura centrale.

Infiorescenze terminali a pannocchia, lunghe 15-30 cm, portanti numerosi fiori subsessili ermafroditi, di colore bianco, bianco-rosato o rosa porpora, con calice campanulato leggermente lobato, lungo 0,5 cm, provvisto di ghiandole nettarifere nerastre sulla superficie esterna, persistente e leggermente ingrossato in frutto. Corolla tubulosa bilabiata, lunga 1,5-2,5 cm, labro superiore bilobato, lobi oblunghi di circa 0,8 cm di lunghezza e 0,4 cm di larghezza; labro inferiore trilobato, lobi laterali oblungo-ovati, lunghi 0,5-0,8 cm e larghi 0,4 cm, lobo centrale oblungo, di circa 1 cm di lunghezza e 0,5 cm di larghezza, di colore rosa intenso o malva con macchia gialla alla base.

I frutti sono drupe obovoidi troncate all’apice, di 1,2-2,3 cm di lunghezza e 0,8-2 cm di diametro, inizialmente di colore verde, poi rosa-rosso lucido a maturità, con polpa bianca che si ossida velocemente all’aria, di sapore amaro non commestibile, e endocarpo legnoso contenente 1-5 semi.

Si riproduce per seme in terriccio organico con aggiunta di sabbia o perlite per un 30% mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C. Specie ornamentale per il fogliame e le colorate infruttescenze, ma pressoché sconosciuta al di fuori delle aree di origine, adatta a parchi e giardini delle zone a clima tropicale e subtropicale umido, richiede una esposizione in pieno sole o una leggera ombreggiatura e terreni drenanti, preferibilmente sabbiosi, ricchi di sostanza organica, mantenuti pressoché costantemente umidi.

Il legno, di buona qualità, durevole e a grana piuttosto grossa, è utilizzato nelle costruzioni, per pavimenti e pannelli, per parti interne di imbarcazioni, mobili e oggetti artigianali.

Sinonimi: Vitex macrophylla R.Br. (1810); Vitex dalrympleana F.Muell. (1864); Ephialis simplicifolia Sol. ex Seem. (1865); Gmelina dalrympleana (F.Muell.) H.J.Lam (1919).

 

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