Heliconia lingulata

Famiglia : Heliconiaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Heliconia lingulata, Heliconiaceae

Con 12-23 brattee a candelabro, l’Heliconia lingulata è di casa in Bolivia e Perù © Giuseppe Mazza

La specie è originaria della Bolivia e del Perù dove vive nelle foreste umide a basse e medie altitudini.

Il nome del genere deriva dal latino “Heliconius, a, um” = dell’Elicona, monte sacro ad Apollo ed alle Muse nella mitologia greca; il nome specifico è l’aggettivo latino “lingulatus, a, um” = dotato di una piccola lingua, con riferimento alle brattee linguiformi.

Nomi comuni: yellow fan (inglese); helicônia-amarela (portoghese – Brasile); patujú amarillo (spagnolo).

L’ Heliconia lingulata Ruiz & Pav. (1802) è una specie erbacea eretta rizomatosa, perenne, sempreverde, che forma densi cespi alti 1,5-5 m. Le foglie, su un lungo picciolo, sono basali, alterne, semplici, intere, oblunghe con apice appuntito e nervatura centrale prominente nella pagina inferiore, lunghe 1-2 m, di colore verde brillante, e basi fogliari tubolari inguainanti che formano uno pseudo fusto.

L’infiorescenza, che si erge al di sopra delle foglie su un robusto peduncolo, è una spiga terminale eretta con rachide lievemente ondulato di colore giallo e 12-23 brattee alterne, distiche, linguiformi, appuntite, coriacee, lunghe alla base 15-21 cm, gradualmente decrescenti verso l’apice, di colore interamente giallo o giallo con apice rosso porpora. Le brattee sottendono 12-16 fiori tubolari di colore giallo, lunghi circa 4 cm su un pedicello di circa 2 cm, che si aprono in successione. I fiori, a simmetria bilaterale, sono ermafroditi, con 3 sepali, di cui due fusi e uno libero, e 3 petali fusi insieme, poco differenziati tra loro, 5 stami fertili e uno staminoide opposto al sepalo libero; i fiori sono impollinati dai colibrì. I frutti sono drupe globose di colore blu a maturità contenenti 1-3 semi lunghi circa 0,8 cm.

Si riproduce per seme, preventivamente scarificato e tenuto in acqua per 3 giorni per ammorbidire il tegumento, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea o agriperlite per un 30%, mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione variabili, da qualche settimana ad alcuni mesi e prima fioritura dopo 3-4 anni, ma solitamente e facilmente si ricorre alla divisione dei rizomi.

Specie di grande valore ornamentale e paesaggistico per il fogliame lussureggiante, le grandi infiorescenze ed il lungo periodo di fioritura, coltivabile nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido, in pieno sole o leggera ombreggiatura, su suoli ricchi di sostanza organica, acidi o neutri, drenanti, mantenuti pressoché costantemente umidi, ma senza ristagni.

Dove il clima non consente la permanenza all’aperto durante i mesi invernali può essere coltivata in vasi capienti per essere riparata in serre o giardini d’inverno spaziosi e luminosi, utilizzando un terriccio organico particolarmente drenante e aerato, con elevati tassi di umidità ambientale e alte temperature, ideali 24-26 °C con valori minimi non inferiori a 15 °C, occasionali e repentini abbassamenti di temperatura al di sotto di questi valori possono danneggiare la parte aerea, ma la pianta è in grado di riprendersi ed eventualmente fiorire la stagione successiva. Le innaffiature devono essere regolari e abbondanti in estate, evitando i ristagni, causa di facili marciumi, più diradate in inverno, lasciando parzialmente asciugare il substrato prima di ridare acqua, con concimazioni effettuate preferibilmente con prodotti bilanciati a lento rilascio con aggiunta di microelementi.

Le infiorescenze recise, della durata di 8-10 giorni, sono utilizzate nelle composizioni floreali.

Sinonimi: Bihai lingulata (Ruiz & Pav.) Griggs (1904); Heliconia weberbaueri Loes. (1916).

 

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