Hippocampus bargibanti

Famiglia : Syngnathidae

PEPPINO.gif
Testo © Giuseppe Mazza

 

Il Cavalluccio marino pigmeo (Hippocampus bargibanti) supera eccezionalmente di poco i 2 cm ed è stato scoperto solo nel 1969

Il Cavalluccio marino pigmeo (Hippocampus bargibanti) supera eccezionalmente, di poco, i 2 cm ed è stato scoperto solo nel 1969 © François Libert

Il muso è corto, e vive nell’Indo-Pacifico occidentale perfettamente mimetizzato fra le ramificazioni di gorgonie del genere Muricella

Il muso è corto, e vive nell’Indo-Pacifico occidentale perfettamente mimetizzato fra le ramificazioni di gorgonie del genere Muricella © François Libert

Il Cavalluccio marino pigmeo o Cavalluccio marino di Bargibant (Hippocampus bargibanti Whitley, 1970) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Syngnathiformes ed alla famiglia dei Syngnathidae, quella dei pesci ago e dei cavallucci marini, specie prevalentemente marine ma con qualche rappresentante anche nelle acque dolci e salmastre.

Una coppia. La femmina è quella snella mentre il maschio ha il ventre rigonfio per il grande marsupio destinato all’incubazione delle uova. Mentre negli altri ippocampi e molto più piccolo, posto accanto alla coda, qui è in proporzione enorme

Una coppia. La femmina è quella snella mentre il maschio ha il ventre gonfio per il marsupio destinato all’incubazione delle uova. Mentre negli altri ippocampi e molto più piccolo, posto accanto alla coda, qui è in proporzione enorme © Karen Honeycutt

Il genere Hippocampus nasce dal greco antico “ἵππος” (hippós), cavallo, e “κλίσις” (kampé), curvatura, con allusione alla schiena di questo mitico cavallo con la coda di pesce, raffigurato insieme a tritoni, draghi ed altri mostri marini nel corteo di Poseidone.

Il termine specifico bargibanti, di Bargibant in latino, ricorda Georges Bargibant, il ricercatore della Nuova Guinea che lo scoprì per caso in laboratorio, nel 1969, attaccato alla gorgonia del genere Muricella che stava sezionando.

Zoogeografia

Hippocampus bargibanti vive nell’Indo-Pacifico occidentale. Partendo verso Levante dall’Indonesia e dalla Malesia, lo troviamo lungo le coste dell’Australia, in Papua Nuova Guinea, alle Isole Salomone, Vanuatu e in Nuova Caledonia.

A Nord, dopo le Filippine, raggiunge le isole Ryukyu, Ogasawara e il Giappone.

Ecologia-Habitat

Il Cavalluccio marino pigmeo è una specie stanziale presente fra 16 e 40 m di profondità, mimetizzata fra i rami delle gorgonie.

Esistono due variazioni di colore: la forma grigio pallido o viola, con tubercoli rosa o rossi, che si trova in genere su Muricella plectana, e quella gialla, con tubercoli arancione, è associata a Muricella paraplectana.

I giovani sono meno selettivi, e nei primi tempi, durante la crescita, si ancorano spesso provvisoriamente ad altre specie.

Esistono due forme. Quella grigio pallido o viola vive su Muricella plectana. I tubercoli, rosa o rossi, imitano i polipi chiusi dell’ospite e il corpo il fusto

Esistono due forme. Quella grigio pallido o viola vive su Muricella plectana. I tubercoli, rosa o rossi, imitano i polipi chiusi dell’ospite e il corpo il fusto © Alex Varani

La forma gialla con tubercoli arancione imita invece Muricella paraplectana. Cacciano piccoli crostacei e zooplancton, aspirati col rapido movimento della bocca protrattile

La forma gialla con tubercoli arancione imita invece Muricella paraplectana. Cacciano piccoli crostacei e zooplancton, aspirati col rapido movimento della bocca protrattile © Paddy Ryan

Morfofisiologia

Hippocampus bargibanti supera di rado i 2 cm. Questo piccolo pesce carnoso, senza squame o placche, sarebbe un facile boccone per i predatori, ma la difesa è garantita dalla sua incredibile capacità mimetica. Presenta infatti numerosi tubercoli che imitano i polipi della gorgonia ospite, mentre il colore e il disegno del corpo richiamano il fusto.

Gli occhi sono indipendenti per una vasta visione dei dintorni o valutare le distanze con una perfetta vista bioculare

Gli occhi sono indipendenti per una vasta visione dei dintorni o valutare le distanze con una perfetta vista bioculare © Giorgio Marco

Rispetto ad altre specie di cavallucci marini, il muso è molto corto, ed i tubercoli del capo formano una curiosa corona.

Sulle guance e accanto agli occhi si notano minuscole spine.

La vista è ottima. Gli occhi possono muoversi indipendentemente, come i camaleonti, per una completa visione dei dintorni, o fornire una vista bioculare perfetta per valutare le distanze.

La coda è prensile, fatta per attaccarsi saldamente al supporto o alla compagna durante l’accoppiamento.

Le pinne sono ridotte al minimo, la dorsale reca 13-15 raggi molli e le pettorali 10.

Come si può facilmente immaginare, il Cavalluccio marino pigmeo è quindi un pessimo nuotatore. Si sposta lentamente alla verticale con rapide oscillazioni della dorsale e una volta trovata la sua gorgonia non l’abbandona più.

Sembra che le nozze avvengano solo su queste due specie di Muricella e così, alla fine, una ramificazione ben piazata può ospitare anche 28 coppie, generalmente stabili.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Hippocampus bargibanti si nutre d’animali vivi che si muovono nei dintorni o vengono trasportati dalle correnti.

Caccia anfipodi, copepodi ed altri crostacei microscopici, senza lasciarsi sfuggire, al passaggio, le uova e le larve portate dalle correnti, aspirate dal rapido movimento della bocca protrattile.

Il periodo riproduttivo del Cavalluccio marino pigmeo è molto ampio. In Australia per esempio, a parte l’inverno, gli accoppiamenti avvengono tutto l’anno.

Un giovane alla ricerca della sua gorgonia. Il maschio può partorire, a più riprese, anche 34 avannotti già autosufficienti

Un giovane alla ricerca della sua gorgonia. Il maschio può partorire, a più riprese, anche 34 avannotti già autosufficienti © Silke Baron

I maschi possiedono una grande tasca incubatrice ventrale, un marsupio ricco di capillari sanguigni per ossigenare le larve.

A differenza degli altri ippocampi che portano questa tasca alla base della coda, nel minuscolo Hippocampus bargibanti, osservato in mare mentre partoriva 34 piccoli, occupa quasi tutto il ventre e il rigonfiamento si nota anche se non è colmo d’uova.

Questo, più grandicello, ha trovato la sua Muricella paraplectana dove passerà tutta la sua vita. Le ramificazioni di una Muricella posso ospitare anche 28 coppie

Questo, più grandicello, ha trovato la sua Muricella paraplectana dove passerà tutta la sua vita. Le ramificazioni di una Muricella ben esposta alle correnti posso ospitare anche 28 coppie © Michael Fineberg – divingaround.asia

Le femmine sono invece molto più snelle, salvo un modesto gonfiore accanto alla coda per la presenza delle uova nel periodo riproduttivo.

Queste, come accade per tutti gli ippocampi, vengono poi introdotte con l’ovopositore nella tasca del maschio al momento della fecondazione.

La gestazione dura in media due settimane e gli avannotti, già autonomi e molto simili agli adulti, vengono espulsi un po’ alla volta con contrazioni successive.

La resilienza della specie è buona, ed è possibile un raddoppio delle popolazioni in meno di 15 mesi.

Ne deriva un indice di vulnerabilità decisamente basso, che segna oggi, nel 2022, appena 10 su una scala di 100.

Nella “lista rossa” delle specie a rischio il Cavalluccio marino pigmeo è tuttavia presente, etichettato con prudenza come “data deficient”.

Non si hanno infatti dati precisi sulla vita di questo minuscolo animale per la difficoltà d’osservarlo in mare e possibili confusioni con altri ippocampi nani relativamente simili, anche se associati ad ambienti o specie diverse.

Per esempio, Hippocampus colemani che in genere abita le praterie sommerse; Hippocampus waleananus che frequenta i coralli molli; Hippocampus satomiae presente su alcionari e idrozoi; Hippocampus pontohi ugualmente legato agli idrozoi o Hippocampus minotaur che si distingue per il collo più largo, taurino, come indica il nome scientifico.

E non a caso l’intero genere Hippocampus appare nell’Appendice II della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) che ne limita e regola il commercio internazionale.

Quest’altro sta invece adeguando i tubercoli all’altra specie. Anche figura nella lista rossa come “data deficient” Hippocampus bargibanti non pare attualmente in pericolo

Questo sta invece adeguando i tubercoli all’altra specie. Anche se figura nella lista rossa come “data deficient” Hippocampus bargibanti non pare attualmente in pericolo © Christian Kullenbo

Anche se attraente, tuttavia, Hippocampus bargibanti non è braccato dall’uomo perché non può vivere in acquario. I numerosi tentativi in merito, condotti da mani sapienti nei grandi acquari pubblici, si sono infatti conclusi tutti miseramente, con la morte dei cavallucci e delle gorgonie che li ospitavano.

 

→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.

→ Per apprezzare la biodiversità degli Osteichthyes, i PESCI OSSEI, e trovare altre specie, cliccare qui.