Hydriastele macrospadix

Famiglia : Arecaceae


Testo © Alessandro Marini

 

Hydriastele macrospadix

Nativa delle Isole Salomone Hydriastele macrospadix raggiunge i 40 m d’altezza © Giuseppe Mazza

Hydriastele macrospadix (Burret) W.J.Baker & Loo è originaria dell’Arcipelago delle Isole Salomone nell’oceano Pacifico meridionale, dove cresce nelle foreste pluviali delle pianure e degli altopiani, soprattutto nelle Isole Bouganville e Santa Isabella.

Il nome del genere Hydriastele deriva dal prefisso greco “ὕδρο” (hýdro), relativo all’acqua e da “στήλη” (stéle), colonna, con riferimento ai fusti eretti e slanciati degli esemplari che crescono in prossimità dell’acqua.

Quello della specie, macrospadix, nasce dai termini greci “μακρόϛ” (macrós), grande e “σπάδιξ” (spàdix), spadice, con riferimento alle dimensioni dell’infiorescenza.

Nome comune: Solomon Nymph Palm (inglese); Kanana, Kuritu, Niniu (dialetti dell’Arcipelago delle Isole Salomone).

Hydriastele macrospadix è una specie a fusto singolo, dritto e sottile, che raggiunge i 40 m d’altezza con un diametro di 25 cm. È di colore grigio chiaro, segnato dagli anelli corrispondenti alle cicatrici delle foglie cadute.

La corona fogliare, larga fino a 5 m, ha forma sferica ed è composta da 20-25 foglie pennate molto arcuate di colore verde scuro, lunghe fino a 2 m, portate da piccioli di circa 50 cm.

Il rachide fogliare e il picciolo sono coperti di scaglie marrone scuro fino alla guaina che prosegue il picciolo e avvolge completamente il fusto. La guaina è ricoperta di un sottile strato di cera ed è lunga circa 90 cm. Di colore verde chiaro tendente al biancastro, è ben visibile nella parte alta del fusto.

Le foglie pennate sono composte da circa 30 pinnule regolarmente inserite sul rachide in due piani simmetrici che formano una V.

Le pinnule sono lanceolate e rigide, lunghe 80-100 cm e larghe 2,5-3,5 cm, di colore verde scuro superiormente e verde glauco inferiormente, ed hanno l’apice troncato e dentellato, pendente verso il basso.

Hydriastele macrospadix è una specie monocaule. L’infiorescenza emerge in corrispondenza degli anelli sul fusto, sotto la guaina. È lunga 50-90 cm e porta 10-25 rachille prive di brattee peduncolari, lunghe 25-35 cm, larghe circa 2 mm. Le rachille sono glabre, pendenti verso il basso e portano circa 150 triadi di fiori, ciascuna composte da un fiore femminile e due maschili, di colore rosso o rosa.

Il frutto, di colore rosso brillante, ha forma ovoidale, lungo circa 16 mm e largo 8 mm. Contiene un solo seme che presenta l’endosperma ruminato, solcato cioè da linee di colore diverso.

Hydriastele macrospadix si distingue dalla più nota Hydriastele begunii e da tutte le altre specie del genere per l’endosperma ruminato del seme e per le pinnule con l’apice troncato e dentellato.

Hydriastele macrospadix

La corona fogliare, larga anche 5 m, ha forma sferica con foglie molto arcuate lunghe fino a 2 m. Le pinnule sono lanceolate e rigide, i frutti rossi © Giuseppe Mazza

Hydriastele macrospadix è considerata una palma di notevole valore estetico ed è ricercata da orti botanici e collezionisti, seppure non sia ancora molto diffusa in coltivazione. Può crescere nei climi tropicali, subtropicali e anche temperati caldi, dove però la temperatura non scenda mai a 0 °C. Condizioni di freddo prolungato possono provocare il declino e persino la morte della pianta.

Essendo originaria della foresta pluviale predilige esposizioni ombreggiate da giovane, ma da adulta preferisce il pieno sole. Cresce bene in terreno da acido a leggermente alcalino, ben drenato e mantenuto costantemente umido perché non sopporta la siccità. Ha una discreta tolleranza all’aerosol salino. Si riproduce per seme, che germina in 3-4 mesi alla temperatura di 26-28 °C. Il tasso di crescita è veloce.

Nelle isole di origine le popolazioni native usano i fusti come assi per i pavimenti delle case e come rivestimenti.

Sinonimi: Paragulubia macrospadix Burret; Gulubia macrospadix H.E. Moore (Burret).

 

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