Famiglia : Euphorbiaceae

Testo © Pietro Puccio

La Jatropha gossypiifolia è un arbusto perenne a vita breve © Giuseppe Mazza
Il nome del genere deriva dalla combinazione dei termini greci “iatrόs” = medico e “trophé” = alimento, con riferimento alle proprietà medicinali attribuite alle specie appartenenti al genere; il nome specifico è la combinazione del nome del genere Gossypium (cui appartengono le specie che forniscono il cotone) e del termine latino “folium” = foglia, con riferimento alla somiglianza della forma delle foglie.
Nomi comuni: bellyache bush, black physicnut, cotton-leaf physicnut, figus nut, wild cassava (inglese); faux manioc, le lèpre, médicinier bâtard, médicinier noir, médecinier sauvage, médecinier rouge, pourghère rugueuse (francese); erva purgante, mamoninha, peão-roxo, pião-roxo, pinhão-roxo, raiz-de-tiu, piñón negro (portoghese – Brasile); higuereta cimarrona, piñón negro, purga del fraile, tautuba, túatúa (spagnolo).
La Jatropha gossypiifolia L. (1753) è un arbusto perenne a vita breve, sempreverde, che si comporta da deciduo nei climi aridi e al di fuori delle zone tropicali e subtropicali, molto ramificato, alto fino a circa 3 m, ma che solitamente non supera 1,5 m.
La corteccia è liscia e verde e tende a squamarsi in sottili strati grigi; la linfa è di colore da arancio rosato a brunastro.
Le foglie, su un picciolo lungo 6-12 cm fornito di peli ghiandolari, sono alterne, lunghe 4 – 12 cm e larghe 4-16 cm, divise in 3-5 lobi di forma da obovata a oblanceolata, con lobo centrale più lungo e acuto all’apice e bordi leggermente dentati, glabri o provvisti di peli ghiandolari.
Le nuove foglie sono di un appariscente rosso porpora intenso. Le infiorescenze sono cime portanti fiori unisessuali di colore rosso vivo, di circa 1 cm di diametro, quelli femminili sono isolati all’apice degli assi principali, quelli maschili disposti lateralmente, la fioritura è pressoché continua, ma si intensifica tra fine estate e inizio autunno. Il frutto è una capsula deiscente (che si apre spontaneamente a maturità) a tre lobi di circa 1 cm di diametro e 1,3 cm di lunghezza, di colore verde tendente al bruno a maturità, contenente generalmente tre semi ellissoidi lunghi 7-8 mm di colore bruno. Si riproduce per seme che germina in pochi giorni; la specie si autodissemina facilmente, tanto da essere considerata una pericolosa infestante, specie nelle zone tropicali.
Di indubbio valore ornamentale, per il fogliame lucido, inizialmente violetto scuro, poi verde intenso, è coltivabile in pieno sole nelle zone tropicali, subtropicali e marginalmente in quelle temperato calde, brevi abbassamenti di temperatura intorno a -3 °C danneggiano la parte aerea; può resistere a lunghi periodi di siccità.

Decorativa, infestante ai tropici, la Jatropha gossypiifolia è tossica, con proprietà medicinali © Giuseppe Mazza
La quantità di semi ingeriti che danno effetti tossici dipende fortemente dalla risposta personale, da pochissimi semi a qualche decina, naturalmente i bambini sono i più esposti con la possibilità di effetti tossici anche a seguito della ingestione di un solo seme, con dolori addominali e diarrea sanguinolenta. La specie è ampiamente utilizzata nella medicina tradizionale sia nei luoghi di origine che in quelli, Asia e Africa, in cui si è naturalizzata. L’olio estratto dai semi è un potente emetico e purgativo e malgrado le sue proprietà irritanti per la pelle, viene utilizzato in varie dermatiti, mentre la linfa per cicatrizzare ferite per le sue proprietà emostatiche; anche le foglie e la corteccia hanno proprietà purgative.
Sono stati condotti vari studi, con risultati promettenti, sulle proprietà antitumorali e in altri campi della medicina di varie sostanze estratte dalla pianta. Infine l’olio, che veniva utilizzato nelle lampade, potrebbe avere un interessante uso come biocombustibile.
Sinonimi: Manihot gossypiifolia (L.) Crantz (1766); Adenoropium gossypiifolium (L.) Pohl (1826); Jatropha elegans Kl. (1853).
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