Kobus defassa

Famiglia : Bovidae

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Testo © Dr. Gianni Olivo

 

Kobus defassa, Bovidae, Cobo defassa

Un Kobus defassa maschio, con le sue vistose corna © Giuseppe Mazza

Quanto scritto per il Cobo dall’ellisse (Kobus ellipsyprimnus), quanto a descrizione fisica, vale per il Cobo defassa (Kobus defassa Ogilby, 1863), ordine Artiodactyla. La sola notevole differenza sta nello specchio anale bianco, tipico del defassa che nell’ ellipsyprimnus è sostituito dal disegno ellittico che gli da il nome.

Zoogeografia

La distribuzione geografica di questo bovide (Bovidae), a parte quella sottile striscia in cui i due areali si sovrappongono, è, invece, nettamente distinta, e separata da quella linea grossomodo Nord-Sud rappresentata dalla Rift valley, ad Ovest della quale è presente il Cobo defassa, che occupa, tra l’altro, una superficie nettamente maggiore.

Tale area si estende dal Senegambia a tutta quella fascia sub-sahariana rappresentata dai paesi del Golfo di Guinea, ma limitatamente ad una striscia a metà strada tra la costa, nella cui foresta è assente ed il sahel, la zona di transizione arida che fa da anticamera al deserto.

In pratica, è rappresentato esclusivamente nella savana umida tra foresta pluviale e savana arida, dove l’acqua è sempre presente e dove può trovare vegetazione fitta e verde. Tanto più l’habitat è arido tanto più rade e rare sono le zone adatte ad ospitare questi erbivori.

Più ad Est l’area di presenza si estende a quasi tutta l’Africa centrale equatoriale, ad esclusione della parte occupata dalla vera foresta pluviale e dal bacino del Congo ed affluenti, poi nella regione dei Grandi laghi, in Rwanda, Burundi ed Uganda, infine in Kenya, Tanzania, Angola e Zambia, un’area, insomma, che è abbondantemente almeno cinque volte più ampia di quella del cobo dall’ellisse.

Habitat-Ecologia

Anche l’habitat e le abitudini ricalcano quelle dell’altra sottospecie: stretta dipendenza dall’acqua e da zone di vegetazione fitta, territorialità e sedentarietà, preferenze alimentari (si tratta prevalentemente di un “grazer”, che bruca le erbe dal terreno), tuttavia il “browsing” (presente a volte anche nella specie ellipsyprimnus) è, forse, nel defassa, ancor più praticato e non è fatto raro vederlo strappare foglie dai rami dei cespugli, soprattutto in certi periodi dell’anno.

Kobus defassa, Bovidae, Cobo defassa

Due femmine al pascolo. Di solito è mattutino o serale, ma anche notturno © Giuseppe Mazza

Etologia-Biologia Riproduttiva

La riproduzione, soprattutto nelle aree francamente equatoriali, non ha stagionalità, mentre nelle zone tropicali pare più legata alla stagione delle piogge, come accade nel caso del cobo dell’ellisse, d’altro canto, anche quest’ultimo può riprodursi tutto l’anno, nella fascia dell’Equatore, il che dimostrerebbe che la differenza sta più nella situazione geografica che non nella specie.

Le due specie possono incrociarsi e l’accoppiamento risulta fertile.

Il cobo tende ad avere orari di attività variabili in funzione dell’ambiente e del “disturbo” rappresentato da predatori, attività umane e fattori climatici. Di solito le ore preferite per la pastura sono il primo mattino ed il tardo pomeriggio, mentre le ore centrali sono spese al riparo, ruminando e, talvolta, facendo brevi puntate per assumere altro cibo.

La pastura notturna è tutt’altro che rara e spesso si osserva un picco dopo la mezzanotte o tra mezzanotte e le tre del mattino. In questi casi, a volte la pastura del mattino è ritardata od addirittura saltata.

Il “linguaggio del corpo” rappresenta un importante mezzo di comunicazione delle intenzioni e dello stato del singolo individuo. Atteggiamenti di imposizione e di intimidazione sono, generalmente, un avvicinarsi a zampe tese e con collo e testa sollevati, presentazione di lato, per apparire più grandi, scuotimento delle corna, il voltare la testa in direzione opposta, l’incornare oggetti, arbusti eccetera.

Kobus defassa, Bovidae, Cobo defassa

Indifferenza fra specie. Questa femmina attraversa tranquillamente un branco di pellicani © Giuseppe Mazza

La sottomissione è indicata invece dal “champing”, un mordicchiare sottomesso, come quello del cane che gioca o che cerca di ripristinare un rapporto amichevole dopo essere stato punito o ripreso, un abbassare la testa o, al contrario, un sollevarla, quasi ad esporre la gola in segno di sottomissione (mi rimetto alla tua clemenza).

Segni precedenti l’accoppiamento sono, nel maschio, una postura eretta simile all’imposizione, uno spingere i quarti posteriori della femmina, a volte con il naso od il muso, mentre nella femmina è frequente il “champing”, come per la sottomissione, una postura caratteristica, con collo atteggiato “a collo di cigno”, un abbassare la testa, urinare a seguito del corteggiamento, tutti segni di accettazione della corte del maschio.

Anche in questa specie, il piccolo è quasi subito capace di seguire la madre e si affida, per la propria sicurezza, non tanto all’immobilità in qualche riparo, quanto in una pronta fuga.

Nomi comuni: inglese: Defassa waterbuck; tedesco: Hirschantilope; francese: Cob defassa; uganda: Ensama; swahili: Kuru.

 

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