Kopsia fruticosa

Famiglia : Apocynaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Decorativa, ma avvelenava le punte delle frecce. Oggi medicinale © Mazza

Decorativa, ma avvelenava le punte delle frecce. Oggi medicinale © Mazza

La Kopsia fruticosa (Roxb.) A.DC. (1844) è originaria del Myanmar

Il genere è dedicato al politico e botanico olandese Jan Kops (1765-1849); il termine specifico latino “fruticosa” = ricca di germogli, fa riferimento al portamento cespitoso.

Nomi comuni: “shrub-vinca”, “pink kopsia”, “kopsia merah”, “pink gardenia” (inglese); “vinca-arbustiva”, copsia (portoghese).

Arbusto o piccolo albero sempreverde, alto fino a 3-4 m, presenta foglie opposte ellittiche di colore verde chiaro lucido, lunghe fino a circa 20 cm e larghe 8 cm. Le infiorescenze sono terminali con fiori del diametro di 5-6 cm dai petali oblunghi di colore bianco rosato o rosa, tendente al rosa scuro o rosso al centro, che ricordano quelli del Catharanthus roseus più noto col suo sinonimo Vinca rosea, da cui uno dei nomi comuni. I frutti sono drupe ellissoidi, lunghe 2,5 cm circa, contenenti un solo seme. Si riproduce per seme, talea e margotta.

Specie molto diffusa ed apprezzata nel paese di origine, ed in genere nel sudest asiatico, per le sue caratteristiche ornamentali e le proprietà medicinali sfruttate nella medicina tradizionale; come molte altre Apocynaceae infatti tutte le parti della pianta contengono sostanze potenzialmente tossiche (le foglie erano utilizzate dalle popolazioni indigene per avvelenare le punte delle frecce), alcune delle quali interesano anche la medicina “ufficiale”. La specie è coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale, preferibilmente in posizione parzialmente ombreggiata e su suoli ricchi e drenanti; si adatta anche alla coltivazione in vaso.

Sinonimi: Cerbera fruticosa Roxb. (1819); Calpicarpum roxburghii G.Don (1837); Kopsia roxburghii (G.Don) Pharm. ex Wehmer (1911); Kopsia vinciflora Blume (1826); Tabernaemontana rosea Ten. (1845); Tabernaemontana longiflora Rusby (1920).

 

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