Latania verschaffeltii

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Latania verschaffeltii, Arecaceae

Ad altissimo rischio d’estinzione in natura, la Latania verschaffeltii è una specie dioica endemica dell’isola di Rodrigues, la più piccola dell’arcipelago delle Mascarene © Giuseppe Mazza

La specie è endemica di Rodrigues (Mauritius) dove è presente una residua popolazione, con un numero limitato di individui, in una vallata nella zona settentrionale dell’isola in prossimità della costa.

Il nome generico deriva dalla corruzione francese, latanier, del nome indigeno; la specie è dedicata all’orticoltore belga Ambroise Colette Alexandre Verschaffelt (1825-1886) che per primo la introdusse in Europa.

Nomi comuni: yellow latan, yellow rattan palm (inglese); latanier, latanier de Rodrigues, latanier jaune (Rodrigues).

La Latania verschaffeltii Lem. (1859) è una specie dioica a fusto solitario, eretto, rugoso e grigiastro, con le tracce ellittiche dell’attaccatura delle foglie cadute disposte a spirale, fino a 15 m di altezza, negli esemplari più vecchi in natura, e 25-30 cm di diametro, leggermente dilatato alla base.

Latania verschaffeltii, Arecaceae

Nelle piante giovani il picciolo, le venature ed i margini dei segmenti sono di un brillante colore giallo arancio © Giuseppe Mazza

Le foglie, su un picciolo lungo 1,2-1,8 m, sono costapalmate, di 1,5-1,8 m di lunghezza, suddivise in segmenti lanceolati con apice acuminato, lunghi 60-90 cm e larghi 5-8 cm, uniti alla base per circa metà o poco meno della loro lunghezza, di colore verde chiaro.

Nelle piante giovani picciolo, venature e margini dei segmenti sono di un brillante colore giallo arancio, nelle adulte il picciolo è rivestito da un denso tomento lanoso di colore bianco grigiastro.

Infiorescenze maschili e femminili su individui diversi, tra le foglie (interfogliari), lunghe 1,2-1,8 m, con ramificazioni di secondo ordine, le maschili con 5-15 rachille di varia lunghezza all’apice delle ramificazioni primarie e fiori infossati, lunghi circa 0,6 cm, con 26-32 stami. Infiorescenze femminili con 2-3 rachille all’apice delle ramificazioni primarie con fiori globosi di circa 1 cm di diametro. I frutti sono drupe obovate bruno verdastre a maturità, di 5-6 cm di lunghezza e 3,5 cm di diametro, contenenti 1-3 semi a mandorla, lunghi 4-5 cm e larghi 1,8-2,2 cm.

Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per 3 giorni, posto in terriccio sabbioso mantenuto umido alla temperatura di 28-30 °C, con tempi di germinazione a partire da 2-3 mesi.

Palma a crescita piuttosto lenta poco diffusa in coltivazione, nonostante le sue indubbie caratteristiche ornamentali, utilizzabile nelle zone a clima tropicale, subtropicale e marginalmente in quelle temperato calde più miti, in posizione riparata, dove temperature intorno a 0 °C sono eccezioni di breve durata. Richiede pieno sole e si adatta a diversi tipi di suoli, da leggermente acidi ad alcalini, con preferenza per quelli sabbiosi, mantenuti pressoché costantemente umidi. Le piante giovani, con i loro piccioli e le venature dal colore brillante, sono un ottimo soggetto da coltivare in vaso per la decorazione di serre e interni spaziosi e luminosi, con temperature invernali preferibilmente non inferiori a 18 °C.

Le foglie sono ancora ampiamente impiegate come copertura delle abitazioni e le fibre ricavate per realizzare numerosi oggetti artigianali di uso comune.

La presenza nella piccola isola solo di qualche centinaio di individui adulti, in gran parte debilitati par la indiscriminata raccolta delle foglie, malgrado sia stata regolamentata dalle autorità locali, e la quasi assenza di nuove generazioni, per la presenza di ratti, suini e animali da pascolo, rendono incerta la sua sopravvivenza in natura, per tale motivo è stata inserita nella lista rossa della IUCN (International Union for Conservation of Nature) tra le specie ad altissimo rischio di estinzione nel prossimo futuro (“Endangered”).

Sinonimi: Latania aurea B.S.Williams (1870); Latania flavescens Pynaert (1898); Cleophora verschaffeltii (Lem.) O.F.Cook (1941).

 

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