Macadamia tetraphylla

Famiglia : Proteaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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La Macadamia tetraphylla si ibrida facilmente con la Macadamia integrifolia © Giuseppe Mazza

La specie è originaria dell’Australia (New South Wales nordorientale e Queensland sudorientale) dove cresce lungo le coste nelle foreste pluviali subtropicali su pendii collinari fino a circa 450 m di altitudine.

Il genere è dedicato al medico, chimico e uomo politico australiano (scozzese di nascita) John Macadam (1827-1865); il nome specifico è la combinazione dei termini greci “tettares” = quattro e “phyllon” = foglia, con riferimento alle foglie spesso disposte in verticilli di quattro.

Nomi comuni: macadamia nut, prickly macadamia, Queensland-nut, rough-leaved Queensland nut rough-shelled macadamia, rough-shelled Queensland-nut (inglese); si ye ao zhou jian guo (cinese); macadamia à coque ridée, macadamier, noisetier d’Australie, noix de macadamia, noix du Queensland, noyer du Queensland (francese); macadâmia, nogueira-macadâmia, noz de macadâmia (portoghese); nogal de Australia, nuez australiana, nuez de macadamia (spagnolo); Macadamianuß, rauhschalige Macadamia (tedesco).

La Macadamia tetraphylla L.A.S. Johnson (1954) è un arbusto o albero sempreverde molto ramificato, alto 3-20 m, con tronco cilindrico e corteccia bruno-grigiastra liscia o leggermente fessurata.

Le foglie, sessili (privi di picciolo) o subsessili, disposte solitamente in verticilli di 4, raramente 3 o 5, sono semplici, coriacee, di forma da oblunga a oblanceolata, di 7-25 cm di lunghezza e 2-4,5 cm di larghezza, con apice più o meno appuntito e margini spinoso-dentati, di colore verde scuro lucido mentre quello delle foglie giovani va dal bronzeo al purpureo.

Infiorescenze ascellari semplici, lunghe 8-35 cm, ricoperte da un denso tomento bruno giallastro, portanti fiori ermafroditi con perianzio tomentoso, lungo 0,6-1,5 cm, generalmente di colore da rosa a porpora, impollinati da insetti, in particolare api.

Frutto globoso di 2-3,5 cm di diametro con mesocarpo carnoso e fibroso di colore grigioverde tendente al bruno, che spesso si apre alla maturazione, ed endocarpo legnoso particolarmente duro, rugoso, di colore bruno lucido, contenente generalmente un solo seme globoso di 1,5-2 cm di diametro, più scuro di quello della Macadamia integrifolia, edule.

Si riproduce per seme, che ha una durata di germinabilità fino a circa sei mesi, preventivamente tenuto in acqua per 24 ore, in terriccio sabbioso ricco di sostanza organica mantenuto umido alla temperatura di 22-25 °C.

I frutti sono meno pregiati ma come portainnesto resiste meglio al freddo ed alle malattie © Giuseppe Mazza

I frutti sono meno pregiati ma come portainnesto resiste meglio al freddo ed alle malattie © Giuseppe Mazza

Germina in 1-4 mesi e impiega 7-12 anni per entrare in produzione; per conservare un data varietà ed accorciare i tempi di entrata in produzione si ricorre all’innesto su piante di circa un anno di età, con la prima fioritura dopo 2-3 anni, e alla margotta.

Si ibrida facilmente con la Macadamia integrifolia. La specie è meno sfruttata commercialmente della Macadamia integrifolia, anche se si adatta a climi più freschi, avendo i semi un contenuto di olio e caratteristiche organolettiche inferiori, il maggiore impiego è come suo portainnesto per la maggiore resistenza alle malattie.

Le esigenze di coltivazione e i processi cui vengono sottoposti i frutti sono praticamente identici a quelli della Macadamia integrifolia, cui si rimanda. Per la chioma e le infiorescenze ornamentali, e in particolare per la nuova vegetazione molto decorativa per il suo colore, viene a volte utilizzata in parchi e giardini nei paesi tropicali e subtropicali. La specie è ormai rara in natura, per lo sfruttamento del territorio, e considerata a rischio di estinzione nel prossimo futuro.

 

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