Magnolia grandiflora

Famiglia : Magnoliaceae

marco-2.gif
Testo © Prof. Marco Devecchi

 

Magnolia grandiflora, Magnoliaceae

Largamente coltivata in parchi e giardini la Magnolia grandiflora è originaria del sud-est degli Stati Uniti d’America. La sua introduzione in Europa risale agli inizi del XVIII secolo con esemplari maestosi presenti in giardini storici © Giuseppe Mazza

Il genere Magnolia, appartenente alla famiglia delle Magnoliaceae comprende oltre una ottantina di specie, arboree e arbustive, diffuse nell’emisfero boreale, principalmente nel nord America e nel continente asiatico in Cina, Giappone e Corea.

La denominazione del genere è da attribuire alla dedica da parte dello studioso svedese Linneo al direttore del Giardino Botanico di Montpellier Pierre Magnol che introdusse la pianta in Europa ed operò attivamente in campo scientifico nella seconda metà del XVII secolo.

Accanto alla più nota Magnolia grandiflora L., sono ampiamente coltivate anche altre specie di particolare interesse ornamentale per l’eleganza del portamento e la decoratività delle fioriture.

Si ricordano, al riguardo, nel novero delle specie più propriamente arboree: la Magnolia obovata Thunb. originaria del Giappone e caratterizzata da foglie di grandi dimensioni con fiori piacevolmente profumati di colore bianco, prodotti ad inizio periodo estivo; la Magnolia acuminata (L.) L. a fogliame caduco, proveniente dal Nord America con fioriture di colore giallo nel periodo tardo-primaverile inizio estivo; la Magnolia campbellii Hook.f. & Thomson, anch’essa caducifoglia e diffusa in natura nelle regione montuose dell’Himalaya, di dimensioni imponenti potendo superare i 30 metri con appariscenti fiori prodotti all’inizio della stagione primaverile prima dell’emissione delle foglie di diversa gradazione cromatica di rosa tra l’interno e l’esterno della corolla; la Magnolia sargentiana Rehder & E.H.Wilson, di taglia più contenuta rispetto alle precedenti, originaria delle regioni del Sichuan e dello Yunnan in Cina con appariscenti fioriture color rosa di notevole valore ornamentale ed  infine Magnolia denudata Desr., diffusa in natura  nelle regioni centrali della Cina, con fiori bianchi intensamente profumati a forma di campana, che si aprono prima dell’emissione delle foglie ad inizio primavera.

Nell’ambito delle Magnolie di piccola taglia a portamento arbustivo possono essere ricordate la Magnolia liliiflora Desr. a foglie decidue, alta alcuni metri con fiori gradevolmente profumati di colore bianco-rosato nella parte interna e rossastro esternamente; la Magnolia stellata (Siebold & Zucc.) Maxim. originaria dell’Asia orientale, a portamento arbustivo, con foglie decidue e copiose fioriture intensamente profumate di colore bianco e, in talune selezioni, anche di colore rosa; la Magnolia soulangeana Soul.-Bod. a foglia caduca, di altezza maggiore delle precedenti potendo superare anche i 5-6 metri di altezza con abbondati ed appariscenti fioriture nel periodo primaverile.

La specie più nota e largamente coltivata nei parchi e giardini è la Magnolia grandiflora, a fogliame persistente, originaria del sud-est degli Stati Uniti d’America, la cui introduzione in Europa risale agli inizi del XVIII secolo.

Magnolia grandiflora, Magnoliaceae

Questa spettacolare pianta, presente nel chiostro della basilica di Sant’Antonio di Padova, è stata piantata nel 1810. Decisamente vigorosa ad oltre 200 anni d’età, raggiunge i 24 m d’altezza con un tronco di 134 cm © Giuseppe Mazza

Alcuni esemplari particolarmente vetusti, anche di dimensioni monumentali, sono presenti in molti parchi e giardini storici in tutta Europa e in molti Orti botanici tra i quali quello di Pisa.

L’epiteto specifico “grandiflora” fa riferimento ai fiori di grandi dimensioni piacevolmente profumati che rendono molto appariscente e decorativa la pianta per prolungati periodi tempo. Dimensionalmente, si tratta di un albero maestoso che a maturità può superare anche una ventina di metri di altezza, con una crescita molto lenta che si traduce comunemente in una marcata longevità anche di alcuni secoli.

È attualmente disponibile a livello vivaistico una selezione di taglia nana, nota come ‘Little Gem’ particolarmente adatta alla realizzazione di piccoli giardini, così da evitare nel tempo l’effettuazione di drastici e mutilanti interventi di potatura che purtroppo spesso si osservano in molte sistemazioni a verde non correttamente progettate con questa splendida ma vigorosa pianta arborea.

Da un punto di vista dei caratteri esteriori connotanti la Magnolia grandiflora, si segnala come il tronco presenti una colorazione grigio-brunastra che assume tonalità rossastre nei rami più giovani.

Col tempo il ritidoma si sfalda in placche di piccole dimensioni. Le foglie molto grandi, di consistenza coriacea e di forma nel complesso ellittica raggiungono una lunghezza di una trentina di centimetri e una colorazione brillante verde intensa nella pagina superiore e rugginosa in quella inferiore connotata da una evidente tomentosità.

Le foglie permangono sulla piante per circa due anni. Il ricambio fogliare avviene pressoché costantemente, anche se in misura più accentuata nel periodo caldo estivo. Questo fatto comporta un impegno manutentivo costante nella rimozione delle foglie secche cadute a terra nel caso in cui le piante di magnolia vengano coltivate lungo viali e camminamenti o specchi d’acqua e piscine.

Laddove le foglie non vengano rimosse, sul terreno si formano strati consistenti di foglie la cui decomposizione avviene con lentezza, tale da rendere difficoltosa la crescita di altre piante erbacee, anche in relazione all’ombra fitta proiettata a terra dalla chioma dell’albero.

Magnolia grandiflora, Magnoliaceae

Fiori profumati, dai grandi petali bianchi, creano effetti suggestivi di contrasto col verde intenso e lucente delle foglie che permangono sulla pianta per circa due anni © Giuseppe Mazza

In particolare, risulta problematica la possibilità di realizzazione e mantenimento del prato al di sotto delle magnolie di grandi dimensioni. Progettamente si dimostra molto interessante la coltivazione delle magnolie come esemplari singoli isolati al limitare dei prati così da poterne godere in pieno la maestosità e bellezza soprattutto in occasione delle fioriture.

I fiori della M. grandiflora, considerati in termini evolutivi ancora primitivi, sono solitari, ermafroditi e ad impollinazione entomogama. Si manifestano vistosamente a pratire dal mese di maggio/giugno grazie ai loro grandi petali bianchi che creano effetti suggestivi di contrasto con il colore verde intenso e lucente delle foglie.

La piacevolezza delle fioriture è anche legata all’intenso aroma emanato che ricorda il profumo del limone.

Magnolia grandiflora, Magnoliaceae

In termini evolutivi la struttura del fiore mostra caratteri primitivi. Le infruttescenze peduncolate sono a forma di pigna con semi rossi © Giuseppe Mazza

Successivamente alla fioritura, ha luogo la formazione di infruttescenze peduncolate a forma di pigna. I semi a maturazione presentano una vivace colorazione rosso intensa.

L’apparato radicale della Magnolia grandiflora è robusto e ben sviluppato, manifestando una preferenza per terreni profondi, acidi e ben drenati. Qualora la coltivazione avvenga in suoli calcarei a reazione alcalina la crescita risulta difficoltosa e stentata con frequente comparsa di estesi ingiallimenti fogliari.

Climaticamente sono favorevoli le località fresche e piovose soprattutto nel periodo estivo come, ad esempio, i rilievi prealpini del nostro Paese. Pur potendo prosperare anche nei contesti mediterranei più caldi ed asciutti, spesso, le piante trovano condizioni poco favorevoli per la crescita, anche per tempi lunghi, dopo la messa a dimora.

Magnolia grandiflora, Semi magnolia

Ciascun frutto a maturità si apre e presenta all’interno 2-6 semi rossi o rosa pendenti, legati a un cordoncino funicolare che li fa oscillare per attirale l’attenzione degli uccelli © Giuseppe Mazza

Un aspetto interessante emerso da esperienze maturate nella progettazione del verde riguarda la discreta resistenza all’inquinamento nelle realtà urbane di queste piante.

L’esposizione ottimale è il pieno sole o in subordine la mezz’ombra. La gestione agronomica delle piante in giardino prevede l’effettuazione di periodiche irrigazioni nei primi anni dal trapianto nella stagione estiva, evitando sempre possibili ristagni idrici. La concimazione deve essere effettuata preferenzialmente con fertilizzanti organici nel corso dei primi anni dalla messa a dimora. A livello vivaistico la moltiplicazione avviene per talea prelevata durante la stagione estiva, o per margotta, propaggine, innesto o talvolta anche con la semina.

Nel linguaggio dei fiori la magnolia trova un legame interessante con i temi virtuosi della bellezza e della fermezza d’animo.

 

→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle MAGNOLIACEAE cliccare qui.