Famiglia : Muntingiaceae

Testo © Pietro Puccio

I frutti del Muntingia calabura sanno di zucchero filato © Giuseppe Mazza
Il genere è dedicato al medico e botanico olandese Abraham Munting (1626-1683); il termine specifico è uno dei nomi con cui è nota localmente la specie.
Nomi comuni: “calabur-tree”, “cotton candy berry”, “glade mallow”, “glademallow”, “Jamaica-cherry”, “jam tree”, “manzanil”, “Panama-berry”, “Singapore cherry”, “sirsen”, “strawberry-tree” (inglese); “bois de soie marron”, “bois d’orme”, “bois ramier”, “cerisier de Panama” (francese); “acuruco”, “bersilana”, “bolaina yamanaza”, “bolina”, “cacaniqua”, “capolin”, “capulín blanco”, “capulin de comer”, “cedrillo”, “chirriador”, “chitató”, “guácimo”, “guinda”, “hembra”, “iumanasa”, “jonote”, “mahaujo”, “majagua”, “majagüillo”, “majagüito”, “memiso”, “memizo”, “mullacahuayo”, “nigua”, “niguito”, “niguo”, “palman”, “pasito”, “tapabotija”, “yunanasa” (spagnolo); “calabura”, “pau de seda” (portoghese); “Jamaika-kirsche”, “Panama-beere”, “Singapur-kirsche” (tedesco).
Albero sempreverde di rapida crescita, alto fino a 10-12 m, dai rami che tendono a disporsi orizzontalmente, o verso il suolo, e dalle foglie ovato-lanceolate, piuttosto rugose al tatto, con apice appuntito e margini seghettati, lunghe 8-12 cm e larghe 3-5 cm, di colore verde scuro superiormente, verde grigiastro inferiormente.

Fiore di Muntingia calabura © Giuseppe Mazza
È una tipica pianta pioniera, si adatta a qualsiasi tipo di suolo, anche povero, è può sopportare periodi di siccità. Parti della pianta vengono variamente utilizzate nella medicina tradizionale.
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