Nepenthes sumatrana

Famiglia : Nepenthaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Specie molto rara, a rischio estinzione, Nepenthes sumatrana è endemica della regione settentrionale e occidentale di Sumatra

Specie molto rara, a rischio estinzione, Nepenthes sumatrana è endemica della regione settentrionale e occidentale di Sumatra © François Mey

Nepenthes sumatrana (Miq.) Beck (1895) è una pianta carnivora della famiglia Nepenthaceae endemica della regione settentrionale e occidentale di Sumatra (Arcipelago Indonesiano). È nota soprattutto sulle colline intorno a Sibolga, dove fu raccolta per la prima volta nel febbraio 1856 da Johannes Elias Teijsmann (1808 -1882).

Inizialmente questa pianta fu descritta da Friedrich Miquel nel 1858 come varietà di Nepenthes boschiana Korth. In seguito, Odoardo Beccari (1843-1920) nel 1886 la ritenne una varietà di Nepenthes maxima Reinw. ex Nees. Studi successivi, tuttavia, hanno provato che queste due specie non sono presenti a Sumatra.

Günther Beck von Mannagetta und Lerchenau (1856-1931) fu il primo a chiamarla con la sua attuale combinazione binomiale ritenendola, però, una varietà di Nepenthes maxima.

Ascidio inferiore dalla tipica forma ovata nella metà sottostante e cilindrica in quella sovrastante. Le larghe ali aiutano le prede striscianti a salire, attratte dal peristoma, che li poi fa scivolare all’interno

Ascidio inferiore dalla tipica forma ovata nella metà sottostante e cilindrica in quella sovrastante. Le larghe ali aiutano le prede striscianti a salire, attratte dal peristoma, che li poi fa scivolare all’interno © Tom Ballinger

In seguito, John Muirhead Macfarlane (1855-1943) collocò Nepenthes sumatrana in sinonimia con Nepenthes treubiana Warb., una specie originaria della Nuova Guinea.

Nel 1986, Rusjdi Tamin e Mitsuru Hotta (1935-2015) hanno riconosciuto Nepenthes sumatrana come specie distinta da Nepenthes treubiana per rilevanti differenze morfologiche.

Ad esempio Nepenthes sumatrana non ha denti sul bordo interno del peristoma, mancano i peli sui margini delle foglie e, se presenti, sono semplici e le ghiandole nettarifere del coperchio sono più grandi di Nepenthes treubiana.

Il binomio Nepenthes sumatrana è stato formalmente ripristinato da Matthew Hilary Peter Jebb (1958 -) e Martin Cheek (1960 -) nella monografia “A skeletal revision of Nepenthes (Nepenthaceae)” pubblicata sulla rivista Blumea (1997) anche se includevano questo taxon in Nepenthes longifolia Nerz & Wistuba.

Nel 2001, Charles M. Clarke nella pubblicazione “Nepenthes of Sumatra and Peninsular Malaysia”, ritiene Nepenthes sumatrana e Nepenthes longifolia due specie distinte per alcuni caratteri differenti. Inoltre, queste due specie si differenziano per la loro distribuzione altitudinale: Nepenthes sumatrana si trova da 0 a 800 m sul livello del mare, mentre Nepenthes longifolia è stata riscontrata da 300 a 1100 m.

Il nome del genere Nepenthes deriva dall’aggettivo del greco antico “νηπενθής” (nipenthos), formato dal prefisso negativo νη, “nê, non”, e il nome πένθος, penthos “tristezza, dolore”. Aggettivo usato da Omero per indicare la bevanda “Nepenthes pharmakon” che Elena, di nascosto, ha versato nel vino che Telemaco, figlio di Ulisse, e Menelao, principe di Micene e suo sposo, stavano bevendo al fine di lenire, grazie al suo effetto di cancellare i ricordi, il dolore e la nostalgia per la lontananza dal loro paese natale. Linneo nella sua opera “Species Plantarum, 1753” chiamò Nepenthes distillatoria L. una pianta proveniente dallo Sri Lanka immaginando che la vista di questa meraviglia della Natura, dopo un lungo viaggio, avrebbe fatto dimenticare le fatiche per trovarla.

L’epiteto specifico fa riferimento a Sumatra, areale di origine del taxon.

Nepenthes sumatrana cresce su substrati di arenaria nelle foreste di pianura umide a Dipterocarpus (Dipterocarpaceae, Malvales), su ripide scogliere e pendii di colline e creste, in ombra screziata, mentre raramente si rinviene in aree aperte.

Gli ascidi inferiori sono gialli, arancioni, rosa carne o rossi, a volte con screziature rossastre. L’interno è bianco crema o giallo, spesso con grandi macchie rosse o viola

Gli ascidi inferiori sono gialli, arancioni, rosa carne o rossi, a volte con screziature rossastre. L’interno è bianco crema o giallo, spesso con grandi macchie rosse o viola © François Mey

Il disboscamento per l’agricoltura e le piantagioni hanno ridotto fortemente il numero d’individui con il conseguente rischio di estinzione. Infatti, secondo la Lista Rossa IUCN, lo stato di conservazione di questa specie è classificato dal 2013 “in pericolo critico” (Critically Endangered CR).

È da rilevare anche che il suo areale è ancora incerto anche per la difficoltà di distinguerla in campo dalle affini Nepenthes beccariana e Nepenthes longifolia. Si potrebbe anche confondere con Nepenthes rafflesiana.

Ciò rende difficoltosi tutti i progetti volti alla sua conservazione. Tuttavia si ritiene che Nepenthes sumatrana potrebbe trovarsi in altre regioni di Sumatra e poiché non è possibile esaminare tutte le località dell’isola, recentemente è stato avanzato un approccio, mediante il ricorso alla modellizzazione dell’habitat, che certamente è un metodo alternativo e valido per individuare la presenza di una specie in aree inesplorate.

Man mano che le piante crescono dal tronco basale si possono formare germogli e rosette basali che generano un altro tipo di ascidi inferiori. Questi sono più alti dei precedenti (fino a 20 cm e larghi 10 cm) generalmente di forma cilindrica, con una leggera costrizione appena sotto il peristoma. Anche loro servono a intrappolare prede striscianti

Man mano che le piante crescono dal tronco basale si possono formare germogli e rosette basali che generano un altro tipo di ascidi inferiori. Questi sono più alti dei precedenti (fino a 20 cm e larghi 10 cm) generalmente di forma cilindrica, con una leggera costrizione appena sotto il peristoma. Anche loro servono a intrappolare prede striscianti © François Mey

Al fine di prevedere habitat idonei a Nepenthes sumatrana è stato fatto uno studio basato su un algoritmo di massima entropia (MaxEnt) che ha preso in considerazione tre variabili biofisiche importanti: carbonio organico del suolo, precipitazioni annuali e pendenza. I risultati hanno indicato che esistono habitat idonei nella catena montuosa Bukit Barisan, lunga 1.700 km, situata sulla costa occidentale di Sumatra che si snoda dall’estremo sud (Lampung) alla parte più settentrionale dell’isola (Aceh).

Lo studio ha prodotto una mappa predittiva di ben tredici aree idonee alla crescita di questa specie. Le aree sono: Barumun Wildlife Reserve, Wan Abdul Rahman Grand Forest Park, Semidang Bukit Kabu, Bukit Tiga Puluh National Park, Cut Nyak Dien Grand Forest Park, Riserva naturale di Dolok Sibual-Buali, Parco naturale di Rimbo Panti, Parco naturale di Gunung Marapi, Parco naturale di Bukit Kaba, Riserva naturale di Hutan Pinus, Riserva naturale di Rimbo Panti, Riserva naturale di Siranggas e Parco nazionale di Batang Gadis.

Grazie a questi risultati sarà possibile eseguire ricerche in campo mirate.

Nepenthes sumatrana ha fusti, gialli, verdi o grigi, rampicanti, subcilindrici, lunghi fino a 15-18 m, 0,9 cm spessi, con internodi di 20 cm. La lamina delle foglie è verde, oblunga o lanceolata, occasionalmente ovata nelle piante giovani, lunga fino a 55 cm e larga circa 9 cm. Il margine è bordato da corti peli bruno-rossastri. I viticci, che possono raggiungere i 60 cm, sono gialli, verdi o, se esposti al sole, rossastri. L’apice della foglia è acuto, ottuso, arrotondato o emarginato, mentre la base è attenuata, con picciolo alato, lungo fino a 8 cm, che avvolge il fusto e che talvolta si prolunga sotto la sua inserzione diventando decorrente.

Le piante adulte sono in prevalenza prive di peli, solo raramente se ne possono trovare di colore grigio o marrone ma si staccano facilmente.

Una particolarità propria di Nepenthes sumatrana è data da due tipi di ascidi inferiori.

Le piante giovani producono ascidi di forma ovata nella metà inferiore e cilindrica in quella superiore. Sono alti fino a 14 cm e larghi 6 cm con ali larghe fino a 10 mm, bordate da filamenti stretti, lunghi fino a 6 mm. Il peristoma è cilindrico, largo fino a 8 mm e rivestito da sottili nervature distanziate fino a 0,3 mm l’una dall’altra. La parte anteriore del peristoma è rialzata per formare una corta cresta. Il coperchio è orbicolare oppure ovato, con base cordata, spesso con margini ondulati. Lo sperone non è ramificato ed è lungo fino a 15 mm.

Non meno variopinti ascidi superiori, sono alti fino a 30 cm e larghi 15 cm. La loro base, in corrispondenza del viticcio, si curva bruscamente all’indietro e le ali sono ridotte a creste strette. Il coperchio secerne un abbondante nettare molto fragrante per attirare le prede volanti a complemento di quelle striscianti catturate dagli ascidi inferiori

Non meno variopinti ascidi superiori, sono alti fino a 30 cm e larghi 15 cm. La loro base, in corrispondenza del viticcio, si curva bruscamente all’indietro e le ali sono ridotte a creste strette. Il coperchio secerne un abbondante nettare molto fragrante per attirare le prede volanti a complemento di quelle striscianti catturate dagli ascidi inferiori © François Mey

Man mano che le piante crescono dal tronco basale si possono formare germogli e rosette basali che generano un altro tipo di ascidi inferiori.

Questi sono alti fino a 20 cm e larghi 10 cm e sono di forma ovata oppure cilindrica, con una leggera costrizione appena sotto il peristoma. Le ali sono larghe fino a 12 mm, bordate di filamenti di circa 10 mm, e scendono lungo la parte anteriore. Il peristoma è largo fino a 14 mm.

La colorazione di entrambi i tipi di ascidi inferiori può essere gialla, arancione, rosa carne o rosso, a volte con screziature rossastre. L’interno è bianco crema o giallo, spesso punteggiato da grandi macchie rosse o viola. Il peristoma è giallo, arancione o rosso, striato con bande di colore viola.

Una caratteristica distintiva della specie è la presenza di ascidi superiori interamente infundibolari e peristoma cilindrico che si espande anteriormente, verso la palpebra, con due alte sporgenze. Nelle trappole di questa specie sono state trovate formiche, larve di zanzare, grilli, blatte, ragni e piccoli insetti della famiglia Rhyparochromidae

Una caratteristica distintiva della specie è la presenza di ascidi superiori interamente infundibolari e peristoma cilindrico che si espande anteriormente, verso la palpebra, con due alte sporgenze. Nelle trappole di questa specie sono state trovate formiche, larve di zanzare, grilli, blatte, ragni e piccoli insetti della famiglia Rhyparochromidae © François Mey

Quando le piante si allungano e si arrampicano generano gli ascidi superiori che sono interamente infundibolari, alti fino a 30 cm e larghi 15 cm. Tuttavia, forma e dimensioni possono variare. Infatti, alcuni possono avere forma d’imbuto, altri allungata.

La loro base, in corrispondenza del viticcio, si curva bruscamente all’indietro. Le ali sono ridotte a creste strette. L’apertura dell’ascidio è obliqua e spesso sollevata davanti. Il peristoma è cilindrico, largo fino a 10 mm, ed è rivestito da sottili nervature alte fino a 0,3 mm, distanziate fino a 0,3 mm l’una dall’altra.

Il peristoma è spesso sollevato bruscamente nella parte anteriore dell’apertura per formare una cresta corta e ampia. Il nettare è secreto abbondantemente sulla superficie inferiore del coperchio ed è molto fragrante. L’ascidio esternamente può essere verde, giallo, arancione o rosso, mentre internamente bianco crema, giallo chiaro o arancione, spesso macchiato di rosso scuro o viola.

Particolare di un’infiorescenza femminile sorretta da un lungo peduncolo e con un rachide generalmente più corto delle infiorescenze maschili. I pedicelli recano 1-2 fiori, regolari col perianzio formato da 4 tepali liberi

Particolare di un’infiorescenza femminile sorretta da un lungo peduncolo e con un rachide generalmente più corto delle infiorescenze maschili. I pedicelli recano 1-2 fiori col perianzio formato da 4 tepali liberi © François Mey

Il peristoma è giallo, verde, arancione, rosso o viola e spesso striato di giallo chiaro o rosso brillante.

La funzione di entrambi i tipi di ascidi inferiori è quella di intrappolare prede striscianti, prevalentemente prive di ali, mentre quelli superiori attirano prede che volano.

Negli ascidi di Nepenthes sumatrana sono stati trovati diversi artropodi, in particolare: formiche (Formicidae), larve di zanzare (Culicidae), grilli (Gryllidae), blatte (Ectobiidae), ragni (Araneidae) e piccoli insetti della famiglia Rhyparochromidae.

Alcuni autori ritengono che i due tipi distinti di ascidi inferiori siano un adattamento specifico come risposta allo stress nutritivo che caratterizza l’habitat in cui la pianta cresce. Infatti, per una più efficiente cattura delle prede, Nepenthes sumatrana ha il peristoma mediamente sviluppato, poca cera, e liquido dell’ascidio piuttosto viscoso in grado di immobilizzare le prede catturate.

I fiori sono raggruppati in infiorescenze a racemo lunghe fino a 90 cm. Il loro peduncolo è lungo fino a 20 cm e il rachide fino a 70 cm.

Le infiorescenze femminili hanno un peduncolo più lungo, fino a 30 cm, e un rachide, generalmente più corto, meno di 40 cm.

I fiori sono portati da pedicelli lunghi 0,5-0,8 cm, con 1 o 2 fiori. Le brattee sono spesso assenti. I tepali sono ovali e lunghi fino a 6 mm.  I frutti, lunghi 44-56 mm e larghi 3,5 mm, sono capsule loculicide con 4 valve. I semi sono fusiformi, lunghi fino a 26 mm e larghi 0,75.

Nepenthes sumatrana raramente s’ibrida in natura. Sono, tuttavia, noti ibridi naturali che la coinvolgono come: Nepenthes beccariana × Nepenthes sumatrana, Nepenthes eustachya × Nepenthes sumatrana, Nepenthes gracilis × Nepenthes sumatrana, Nepenthes mirabilis × Nepenthes sumatrana.

Nepenthes sumatrana è una pianta a crescita rapida che ama il caldo e l’ombra ed è molto ricercata dai collezionisti. Il mercato specializzato offre sia semi sia cloni ottenuti da piante in coltura. Per la sua coltivazione è necessario un terrario che dovrà ricreare le condizioni della pianura tropicale con umidità sopra l’80% e temperature costanti sia di giorno sia di notte, in genere 25-28 °C.

Sinonimi: Nepenthes sumatrana (Miq.) Beck ex Tamin & M.Hotta; Nepenthes boschiana var. sumatrana Miq.; Nepenthes maxima var. sumatrana (Miq.) Becc.; Nepenthes spinosa Tamin & M.Hotta; Nepenthes sumatrana (Miq.) Beck ex Tamin & M.Hotta; Nepenthes treubiana Danser.

 

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