Phrynosoma solare

Famiglia : Phrynosomatidae

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Testo © Giuseppe Mazza

 

Il Phrynosoma solare Gray, 1845 è un insolito sauro piatto dalla coda corta, ricco di squame spinose, specialmente sul collo. Grigio-marrone con disegni e colori mutevoli, ricorda nell’insieme un rospo, e infatti il nome del genere, Phrynosoma, viene dal greco “φρῦνος” (phrynos) = rospo e “σῶμα” (soma) = corpo, mentre quello specifico, solare, deriva dall’aggettivo latino ”solaris, e” = solare, con riferimento alle lunghe spine che partono dal capo simili a raggi solari.

Zoogeografia

È presente negli Stati Uniti (Arizona e Nuovo Messico) ed in Messico (Deserto di Sonora, Sinaloa e Bassa California).

Ecologia-Habitat

Il Phrynosoma solare vive in ambienti caldi ed aridi, sassosi o sabbiosi con cactus ed altre piante xerofile, deserti infuocati dove passa le ore più calde del giorno in tane scavate nella sabbia.

Phrynosoma solare, Phrynosomatidae

Phrynosoma solare nel Deserto di Sonora. Coda corta e vistose spine difensive su tutto il corpo. Può sembrare a prima vista un rospo, come indica il nome scientifico © Giuseppe Mazza

Morfofisiologia

Lungo 8-16 cm è interamente protetto da squame spinose che oltre al capo interessano anche il dorso, irto di solidi spuntoni, i fianchi, non meno pungenti e persino le zampe e la coda. La livrea mostra una banda longitudinale chiara dorsale e, spine a parte, il colore di fondo è mutevole, come un camaleonte o gli Anolis, secondo l’umore e l’ambiente.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Come è facile immaginare, dato l’ambiente, è una specie attiva al mattino e nel tardo pomeriggio quando esce dalla tana a caccia d’insetti, soprattutto formiche che divora senza moderazione, anche 2500 a pasto.

Quando è in pericolo, se ha la fortuna di trovarsi su un fondo sabbioso, s’interra completamente con rapidi movimenti laterali del corpo sparendo alla vista del predatore, un po’ come quando, nelle tiepide giornate invernali, affiora dalla sabbia solo col capo per scaldarsi senza rischi prima d’interrompere il digiuno.

Phrynosoma solare, Phrynosomatidae

Lo stesso soggetto pochi minuti dopo. Può insabbiarsi, gonfiarsi, spruzzare sangue dagli occhi o fingersi morto ma per vivere la prima carta da giocare è quella mimetica © Giuseppe Mazza

Altrimenti si gonfia per sembrare più grosso, rizzando le spine e simulando attacchi a testa bassa, o schizza sangue dall’odore sgradevole in faccia ai predatori, con impressionanti e ripetuti getti fino a 1 m di distanza, che partono dai pori delle palpebre inferiori e sembrano uscire dagli occhi. Se poi anche questo espediente non funziona, l’ultima carta da giocare è irrigidirsi fingendosi morto e a volte riesce a farla franca.

Nei mesi freddi il Phrynosoma solare va in letargo nel sottosuolo. In primavera s’accoppia e durante l’estate le femmine depongono 10-30 uova in una sorta di camera-nido scavata in fondo a un tunnel, lungo circa 30 cm, con l’apertura nascosta da un cespuglio.

Sinonimi

Phrynosoma solaris Gray,1845; Phrynosoma regale Girard, 1858; Phrynosoma (Anotasolare Crother et al., 2012.

 

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