Phyla nodiflora

Famiglia : Verbenaceae


Testo © Prof. Pietro Pavone

 

Nativa dell’America tropicale, Phyla nodiflora è una pianta erbacea perenne che forma un intricato tappeto di fusticini prostrati, lunghi 30-90 cm ed alti da 6 a 14 cm. Cresce in pieno sole su suoli umidi o stagionalmente inondati, lungo i corsi d’acqua e sulle dune costiere. Le radici sono fittoni legnosi che possono superare i 60 cm di lunghezza

Nativa dell’America tropicale, Phyla nodiflora è una pianta erbacea perenne che forma un intricato tappeto di fusticini prostrati, lunghi 30-90 cm ed alti da 6 a 14 cm. Cresce in pieno sole su suoli umidi o stagionalmente inondati, lungo i corsi d’acqua e sulle dune costiere. Le radici sono fittoni legnosi che possono superare i 60 cm di lunghezza © Giuseppe Mazza

Phyla nodiflora (L.) Greene è una specie originaria della fascia compresa fra la parte settentrionale del Sud America e gli Stati Uniti meridionali con una distribuzione secondaria, favorita dall’uomo, nelle aree tropicali e subtropicali del Vecchio Mondo, Asia, Africa e Australia.

Nomi comuni: Frutto della rana, groviglio di tacchino, fiammifero.

Il termine generico Phyla deriva dal greco “φῦλον” (phýlon) che significa “tribù”, per i fiori addensati quasi a formare una tribù, un gruppo. L’epiteto specifico nodiflora deriva dal latino “nōdus” nodo e da “flos” fiore, per la caratteristica posizione e/o disposizione dei fiori.

Phyla nodiflora cresce su suoli umidi o stagionalmente inondati, nelle pianure alluvionali, lungo le sponde dei laghi, dei fiumi, sulle dune costiere. Nei luoghi di origine si riscontra dal livello del mare fino a oltre 1000 m di altezza.

Phyla nodiflora

Ottima tappezzante per prati poco calpestati, come molte Verbenaceae è una specie ricca di virtù medicinali © Giuseppe Mazza

È una pianta erbacea perenne che forma un intricato tappeto di fusticini prostrati, coperti di peli da giovani, un po’ carnosi, lunghi 30-90 cm e alti da 6 a 14 cm. Le radici sono fittoni legnosi, di solito 50-60 cm di lunghezza, talvolta anche più, che possono formarsi dai nodi del fusto, ascellari alle foglie, formando un esteso apparato radicale.

Le foglie sono piccole, leggermente carnose, opposte, sessili o su breve picciolo, spatolate, oblanceolate o obovate, lunghe 5-40 mm, larghe 4-20 mm, subacute all’apice, col margine seghettato nella metà superiore, intero in quella inferiore.

Possono essere abbastanza canescenti, cioè avere un aspetto verde grigiastro a causa di una copertura di peli sulla loro superficie. Nelle zone a clima tropicali le foglie sono persistenti.

I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, raggruppati in corte spighe, dense, subglobose o, durante la fioritura, brevemente ovoidali. Ricordano un po’, in piccolo, quelli della più nota Lantana camara.

Il calice è persistente, membranoso, profondamente diviso con lobi lunghi 1,5–2 mm, ialini o color viola scuro e leggermente dentati.

La corolla è gamopetala, color rosa malva o bianca con gola gialla, spesso bianca e viola nella stessa infiorescenza (a volte viola in bocciolo, bianca quando aperta) lunga circa 2,5 mm.

Il tubo è lungo 2 mm e alla bocca largo 1,5 mm con il labbro superiore bilobato ed eretto e il labbro inferiore lungo il doppio, trilobato con il lobo mediano oblungo.

P. nodiflora fiorisce da aprile a estate inoltrata e attira diversi lepidotteri come Eurema daira, Calephelis virginiensis, Phyciodes phaon, ecc. e diversi imenotteri come Apis mellifera, Augochloropsis metallica, Halictus poeyi, Lasioglossum lepidii, ecc.

I frutti sono schizocarpi, lunghi 1,5–2 mm, glabri, sferoidali, racchiusi nel calice persistente che, a maturità, si separano in due mericarpi indeiscenti con un seme ciascuno. La fruttificazione avviene, di norma, a ottobre.

P. nodiflora è un’erba medicinale importante e ampiamente utilizzata in diverse parti del mondo. Nella medicina popolare le parti aeree della pianta trovano impiego come antidolorifiche, antibatteriche, emmenagoghe, parassiticide, refrigeranti, febbrifughe, raffreddanti, nel trattamento di ferite, asma e perdita di coscienza. L’infuso di foglie e steli teneri è dato ai bambini per l’indigestione e alle donne dopo il parto. Nella medicina Ayurveda la pianta è usata come afrodisiaco, diuretico e per il trattamento di malattie cardiache, ulcere, bronchiti, febbri, raffreddore, dolori alle articolazioni del ginocchio e nella litiasi. L’analisi fitochimica di P. nodiflora ha mostrato la presenza di flavonoidi, steroidi, glicosidi, alcaloidi, terpenoidi, chinoli, chinolo glucosidi, fenilpropanoidi, resina, sostanze volatili, tannini e fenoli. Di conseguenza, in larga parte, si confermano gli effetti già noti alla medicina popolare.

Da un punto di vista ornamentale P. nodiflora è una pianta adatta a formare prati a basso calpestio, in particolare nelle aree tropicali.

Phyla nodiflora

I fiori ermafroditi, raggruppati in corte spighe, sono presenti da aprile a estate inoltrata © Giuseppe Mazza

Il governo degli Stati Uniti suggerisce il suo impiego come tagliafuoco nelle aree soggette a incendi, comprese gli spazi intorno agli edifici perché brucia con difficoltà.

Per la bellezza dei colori dei suoi fiori è coltivata anche in vaso. Cresce in qualsiasi terreno ben drenato, anche se umido, ma in posizione soleggiata e moderatamente fertile. All’ombra la pianta cresce vegetativamente ma fiorisce poco, tollera le basse temperature fino a -7 °C per un breve periodo.

La propagazione di questa specie si attua mediante semi, da farsi in serra e in primavera in vasi individuali; dopo due anni le piantine vanno messe a dimora in tarda primavera o all’inizio dell’estate. Si può anche moltiplicare per mezzo dei rizomi radicati ai nodi delle foglie.

È una pianta rustica resistente alle malattie fungine ad eccezione del marciume radicale che insorge se il terreno non è ben drenato e gli apporti idrici sono eccessivi, in questa circostanza teme anche l’attacco di afidi e cocciniglie che colonizzano i nodi dei fusti. Per mantenere il prato sempre efficiente e pulito è opportuno eliminare le erbe infestanti che spuntano tra le piante quando ancora non è fitto.

Sinonimi: Bertolonia crassifolia Raf.; Blairia nodiflora (L.) Gaertn.; Diototheca repens (Bertol.) Raf.; Lantana larranagae Moldenke; Lantana repens Sessé & Moc.; Lantana sarmentosa Spreng. ex C.B.Clarke; Lippia aegyptiaca Carrière; Lippia fruticosa (Mill.) K.Kenn. ex R.W.Sanders; Lippia incisa (Small) Tidestr.; Lippia incisa (Small) E.D. Schulz; Lippia litoralis Phil.; Lippia nodiflora (L.) Michx.; Lippia nodiflora Cham.; Lippia nodiflora var. acutifolia Kuntze; Lippia nodiflora f. brevipes Kuntze; Lippia nodiflora var. minor Gillies & Hook.; Lippia nodiflora var. repens (Bertol.) Schauer; Lippia nodiflora f. repens (Bertol.) Knoche; Lippia nodiflora var. sarmentosa (Willd.) Schauer; Lippia nodiflora var. tarraconensis Sennen; Lippia nodiflora var. vulgaris Walp.; Lippia repens (Bertol.) Spreng.; Lippia sarmentosa (Willd.) Spreng.; Phyla chinensis Lour.; Phyla fruticosa (Mill.) K.Kenn. ex Wunderlin & B.F.Hansen; Phyla incisa Small; Phyla nodiflora var. antillana Moldenke; Phyla nodiflora f. copiapina Acevedo; Phyla nodiflora var. incisa (Small) Moldenke; Phyla nodiflora var. longifolia Moldenke; Phyla nodiflora var. minor (Hook.) N. O’Leary & M.E. Múlgura; Phyla nodiflora var. nodiflora; Phyla nodiflora var. sericea Moldenke; Phyla nodiflora var. texensis Moldenke; Piarimula chinensis (Lour.) Raf.; Platonia nodiflora (L.) Raf.; Verbena capitata Forssk.; Verbena cuneata Willd. ex Spreng.; Verbena elliptica Willd. ex Spreng.; Verbena fruticosa Mill.; Verbena globiflora Nocca ex Spreng.; Verbena lanata Willd. ex Walp.; Verbena nodiflora L.; Verbena repens Bertol.; Verbena sarmentosa Willd.; Zappania crassifolia (Raf.) Raf.; Zappania nodiflora (L.) Lam.; Zappania nodiflora Pers. ex Baker; Zappania repens (Bertol.) Bertol.; Zappania suberosa Spreng.

 

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