Porroglossum muscosum

Famiglia : Orchidaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria della Colombia, Ecuador e Venezuela dove cresce nelle foreste umide tra 1500 e 2700 m di altitudine.

Il nome del genere è la combinazione dell’avverbio greco “πόρρω” (porro) = in avanti, innanzi, e del sostantivo greco “γλῶσσα” (glossa) = lingua, con riferimento alla posizione del labello; il nome specifico è l’aggettivo latino “muscosus, a, um” = muscoso, coperto di muschio, con riferimento alla lunga peluria sul peduncolo.

Nomi comuni: sensitive orchid (inglese).

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Epifita o litofita nelle umide foreste in quota della Colombia, Ecuador e Venezuela, il Porroglossum muscosum tende a formare cespi, partendo da un rizoma strisciante con tanti piccoli fusti che recano una sola foglia di 5-12 cm. Infiorescenze su peduncolo peloso, come indica il nome specifico, con pochi fiori che si aprono in successione © Giuseppe Mazza

Il Porroglossum muscosum (Rchb.f.) Schltr. (1920) è una specie cespitosa con rizoma strisciante, solitamente epifita, a volte litofita, con fusti eretti, lunghi 1-4 cm, portanti all’apice una foglia da oblunga a oblanceolata con apice appuntito, lunga 5-12 cm e larga 1-2 cm, spessa, carnosa, rugosa superiormente, di colore verde scuro.
Infiorescenza racemosa eretta, su un peduncolo lungo 10-25 cm ricoperto da una fitta e lunga peluria, portante pochi fiori, che si aprono singolarmente in successione, con sepali verdastri o bruno chiaro, petali biancastri o bruno chiaro e labello bianco soffuso di porpora, esistono anche individui di colore giallo (foto). Sepali ovati uniti alla base, lunghi circa 0,7 cm, con una appendice carnosa filiforme all’apice di 1-2 cm di lunghezza, petali lanceolati lunghi circa 0,5 cm e larghi 1-2 mm, e labello carnoso obovato, di circa 0,5 cm di lunghezza e 0,4 cm di larghezza, finemente ciliato ai margini.

Il labello del fiore è mobile e scatta come una trappola per incollare i sacchi pollinici al pronubo di turno © Giuseppe Mazza

Il labello ha la singolare caratteristica di essere particolarmente sensibile alle sollecitazioni (seismonastia), quando un insetto vi si posa, si alza all’inizio lentamente, per un tempo brevissimo per consentirgli di entrare completamente nella “trappola”, poi scatta spingendolo contro la colonna e imprigionandolo, all’insetto rimane solo una via obbligata da cui può sfuggire e lo fa trascinando con sé i pollinidi, posandosi su un altro fiore il meccanismo si ripete e i pollinidi vengono depositati sullo stigma. Dopo 20-30 minuti dallo stimolo il labello ritorna nella posizione normale. Il labello presenta anche il fenomeno della nictinastia, la notte si alza e richiude sulla colonna, per tornare all’alba del giorno dopo ad abbassarsi per essere pronto a ricevere l’insetto impollinatore. Questi fenomeni hanno una certa affinità con quello, ad esempio, ben noto della sensibilità della Mimosa pudica. Si riproduce per seme, in vitro, e per divisione.

La principale attrattiva di questa orchidea, per altro raramente coltivata, è il particolare meccanismo di impollinazione che da sempre ha attirato l’attenzione degli studiosi. Richiede una posizione ombreggiata, temperature intermedie, 16-28 °C, con valori minimi notturni in inverno non inferiori a 12 °C, elevata umidità atmosferica e costante ventilazione. Innaffiature regolari, in modo da mantenere il substrato costantemente umido, ma senza ristagni, causa di marciumi, utilizzando acqua piovana, demineralizzata o da osmosi inversa. Concimazioni mensili, dalla primavera all’autunno, con prodotto bilanciato idrosolubile, con microelementi, a ¼ della dose consigliata sulla confezione. Può essere montata su tronchi, pezzi di corteccia o zattere di sughero o di radici di felci arborescenti rivestiti di uno strato di muschio, o coltivata in vasi o canestri con frammenti di corteccia (bark) e carbone vegetale di media pezzatura e muschio. Trapianti e rinvasi vanno effettuati alla ripresa vegetativa.

La specie è iscritta nell’appendice II della CITES (specie per la quale il commercio è regolamentato a livello internazionale).

Sinonimi: Masdevallia muscosa Rchb.f. (1875); Masdevallia xipheres Rchb.f. (1876); Scaphosepalum xipheres (Rchb.f.) Schltr. (1920); Porroglossum xipheres (Rchb.f.) Garay (1967).

 

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