Pritchardia pacifica

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Sembra originaria delle foreste di Tonga e Fiji. Per i giardini dei tropici © Giuseppe Mazza

L’esatto luogo di origine della Pritchardia pacifica Seem. & H. Wendl. (1862) non è noto, si suppone originaria delle foreste umide di Tonga e Fiji (sud Pacifico).

Il termine generico fu dedicato al primo console britannico alle Fiji (1858) William T. Pritchard. Il nome specifico si riferisce all’area di provenienza (oceano Pacifico).

È comunemente nota come: “Fiji fan palm” (inglese); “palmier de Fiji” (francese); “palmera de Fiji” (spagnolo); “palmeira-leque-de-fiji” (portoghese); “Fiji-Fächerpalme” (tedesco).

Presenta un fusto solitario alto fino a 15 m, con un diametro di 25-30 cm, segnato delle cicatrici ravvicinate dei piccioli fogliari; le foglie, su un picciolo inerme lungo 1m, sono costapalmate, di colore verde chiaro, larghe circa 2 m, ed incise per circa un terzo della loro lunghezza in numerosi segmenti rigidi e appuntiti.

L’infiorescenza, molto ramificata, nasce tra le foglie e porta fiori ermafroditi di colore giallo, i frutti sono globosi, circa 1 cm di diametro, di colore rosso tendente al marrone scuro a maturità. Si riproduce per seme che germina in circa 2 mesi.

Specie di grande valore ornamentale e paesaggistico, è coltivabile nelle regioni tropicali, e marginalmente subtropicali, particolarmente umide, non sopportando temperature prossime a 0 °C, se non per brevissimo periodo, e la mancanza di umidità.

Sinonimi: Washingtonia pacifica (Seem. & H.Wendl.) Kuntze (1891); Eupritchardia pacifica (Seem. & H.Wendl.) Kuntze (1898); Styloma pacifica (Seem. & H.Wendl.) O.F.Cook, (1915); Pritchardia pacifica var. samoensis Becc. (1913); Pritchardia pacifica var. marquisensis F.Br. (1931).

 

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